Capitolo 67

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«Akira... Fermati! È morto!» mi impartisce la voce di Kakashi.

Le sue mani si stringono intorno alla mia vita e cercano in ogni modo di portarmi via da quel corpo ormai esanime. Il flusso di chakra nella mia mano sinistra cessa di colpo e il mio sharingan si disattiva.

Sono completamente esausta. Il mio corpo è ricoperto di sangue, tagli e lividi. È stata una battaglia molto più dura del previsto. Quel fuggitivo non voleva davvero saperne di arrendersi.

«È andato.» ripete più calmo posando la guancia coperta dalla maschera contro la mia tempia.

Annuisco. Le mie dita stanno tremando. Cosa diavolo mi succede? Perché sono così stanca dopo una battaglia tanto semplice?

«Certo che ci sei andata giù pesante.» osserva aiutandomi a stare in piedi.

Io mi pulisco il volto con le fasciature del braccio sinistro e recupero il fiato.

«Sono solo un po' fuori forma. Ho dovuto finirlo con un colpo secco.» replico sottovoce.

«Mmh. Io non credo che tutta questa stanchezza sia dovuta agli allenamenti poco intensi. Forse oggi hai abusato un po' troppo dello sharingan dell'anima.»

Abbasso gli occhi. So che ha ragione, ma non vedo per quale motivo dovrebbe rimproverarmi. La missione, dopotutto, è andata a buon fine.

«Abusato? Ti ricordo che Tsunade aveva detto di trovarlo e fermarlo ad ogni costo. Avevi idee migliori per scandagliare la zona?» replico.

Kakashi mi adagia contro il tronco di un albero e si appresta a far sparire il corpo, in modo che nessuno possa pensare di usarlo per scopi sconosciuti. Torna poco dopo e mi prende in braccio come un cucciolo smarrito. L'espressione sul suo volto è molto dura.

«Andiamo. È quasi giunto il tramonto e se non sbaglio poco distante da qui ci dovrebbe essere un ruscello. Piazzeremo lì la tenda.» mi dice saltando su un ramo.

Mi aggrappo al suo collo e poso la testa poco sotto la sua. Mi spiace non potermi muovere da sola, ma sarebbe una follia sottopormi a un altro sforzo dopo la fatica dei due giorni appena trascorsi. Devo riposare finché posso.

Ci fermiamo a qualche metro da un piccolo corso d'acqua che scende direttamente dalle montagne alla nostre spalle. Kakashi mi aiuta a sedermi su una roccia sporgente e poi mi sfila lo zaino, estraendo la tenda componibile.

«Ti dispiace se mi do una sciacquata veloce?» dico accennando al ruscello.

Kakashi scuote la testa e mi fa cenno di procedere mentre lui si concentra sul nostro rifugio per la notte. Mi tolgo i sandali, la giacca, la maglietta e i pantaloni e poso i piedi sui ciottoli levigati sul letto del corso. L'acqua gelida mi fa rabbrividire. Sarà meglio che mi affretti a lavare via tutto il sangue rappreso dalla mia pelle. Non vedo l'ora di uscire e asciugarmi.

Sento Kakashi ridere divertito.

«Stai tremando.» osserva fermando un laccio a terra con un kunai.

«Molto divertente. Sai, l'idea di tornare a Konoha completamente imbrattata non mi entusiasma particolarmente.»

Lui torna a lavoro come se nulla fosse, mentre io mi inginocchio per pulire anche la ferita fresca che mi percorre il torace.

Maledetto. Quel ninja da strapazzo è riuscito a cogliermi alla sprovvista con quella sua katana ricurva.

Posiziono le mani a coppa e mi lavo anche la schiena, facendo attenzione a non bagnare troppo i capelli. Mi abbasso leggermente le spalline del reggiseno mentre mi sciacquo nuovamente il petto, sperando che quel pervertito di Kakashi abbia almeno la decenza di non spiarmi.

«Ehi, Akira, come...?» domanda comparendo all'improvviso da dietro la tenda.

Ti pareva. Mormoro un'imprecazione e mi appresto a sistemarmi.

«Cosa volevi chiedermi, guardone?» chiedo leggermente irritata.

«Sai per caso come si monta questa corda?» riprende poco dopo con un tono più dolce.

«Dammi un minuto.» commento alzandomi nuovamente in piedi e uscendo dal ruscello.

Inizio a tremare. L'aria fredda non è per niente d'aiuto. Afferro la giacca e la infilo senza chiuderla per poi abbassarmi a fianco a Kakashi e mostrargli come assicurarla.

Lui mi fissa colpito e poi lo vedo togliersi lo zaino e cercare qualcosa all'interno.

«Tieni.» mi dice gettandomi una coperta di cotone di colore giallino.

«E tu? Non vuoi lavarti?» domando sorpresa.

«Guarda che non è un regalo permanente. Mi aspetto che tu me la restituisca non appena sarò fuori.» precisa con uno sguardo penetrante.

«Peccato che io non abbia portato con me un cambio pulito. Non pensavo che avrei ridotto i miei vestiti in quello stato pietoso.» sospiro avvolgendomi nell'indumento.

«C'è anche un cambio in questo zaino.» mi risponde lui lasciandomelo tra le mani.

Lo fisso stupita. Non immaginavo che avrebbe fatto così tanto per me.

«E tu come farai?»

«Laverò i vestiti che ho adesso. Spero che siano asciutti per domattina.» commenta duramente.

Si alza e inizia a spogliarsi senza esitazione.

«Se ti becco a spiarmi giuro che te la faccio pagare cara.» aggiunge poi iniziando a togliersi i boxer.

Mi volto dall'altra parte e lo ascolto mentre si cala in acqua. Stringo a me la coperta e poi tiro fuori il cambio di cui mi ha parlato poco fa. Si tratta di una maglia blu scuro e un paio di pantaloni della tuta dello stesso colore. Da quando conosce anche altri colori oltre al nero e al grigio?

Mi infilo nella tenda e dopo essermi tolta la biancheria intima indosso il nuovo cambio.

«Ho fatto. Ti lascio qui fuori la coperta.» lo avverto allungando un braccio verso l'apertura che mi divide dall'esterno.

«Grazie per quello che hai fatto.» aggiungo poi a voce bassa, provando inutilmente a far svanire il rossore che mi decora le guance.

Lo vedo comparire poco dopo, la coperta avvolta intorno alla vita e i capelli gocciolanti che gli bagnano il petto muscoloso.

«Ti stanno bene.» commenta riferendosi ai vestiti.

«Mi dispiace. Ho sporcato il completo che mi avevi comprato.» gli dico poi mostrandogli i due pezzi pregni di sangue.

«Non ti preoccupare. Ne hai molti altri, mi pare di ricordare.» scherza con un pizzico di malizia.

«Sbaglio o sotto lì sei nuda?» aggiunge poi con uno sguardo molto più profondo.

Incrocio le braccia e inclino la testa verso il basso, ma non riesco minimamente a nascondere i segni dell'imbarazzo.

«Idiota!» bofonchio a disagio.

Spazio autrice

Allora, alla fine ieri sera ho deciso l'ordine in cui pubblicherò le mie prossime storie:

1. "momenti" (Itachi)
2. "cuore nero" (Sasuke)
3. "gocce di rugiada" (Naruto)
4. "l'ultimo tramonto" (Neji)
5. "il cuore del deserto" (Gaara)
6. "il labirinto proibito" (Shikamaru)

Vi ricordo che siete liberi di proporre altri personaggi per il futuro!

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