Stuck

1.6K 111 6
                                    

"Dannazione Jarvis, non posso muovermi. Attiva l'espulsione, per favore" ordinò Tony da dentro al prototipo della sua nuova armatura.

"Certo, signor Stark. L' espulsione sarà effettuata in dieci minuti"

"Così tanto? Sai che non ho tutta quella pazienza" si lamentò il genio.

"Non è colpa mia, signore. Ha programmato lei quest'armatura, evidentemente deve ancora lavorarci"

J.A.R.V.I.S. captò un movimento provenire dal corridoio, così avvisò il miliardario:
"il Capitano sta per raggiungere questa stanza, potrà rendere la sua attesa meno noiosa"

"Rogers sta venedo qui?" sbuffò Tony, poi continuò: "non voglio parlare con lui al momento, fallo andare via e non dirgli che sono bloccato qui dentro"

Steve Rogers fece il suo ingresso nel laboratorio.

"Captain Rogers! Posso aiutarla?" chiese gentilmente J.A.R.V.I.S.

"Jarvis? Dov'è Tony? Ho bisogno di parlargli"

"Sono spiacente, Capitano, ma ho paura di non poterglielo dire. Il signor Stark non vuole essere disturbato al momento." cercò di troncare il discorso, l'intelligenza artificiale.

"Capisco..." Steve si portò le dita sul ponte del naso, chiuse gli occhi e li strofinò "ieri abbiamo litigato e ora non vuole vedermi. Sembra quasi che provi gusto nel provocarmi, ma so che lo fa per scherzare.
Non so come scusarmi per aver perso le staffe, lui è il mio unico amico in questo nuovo mondo e Dio solo sa se sarà mai qualcosa di più..."

Iron Man era sconvolto.

J.A.R.V.I.S. si affrettò a dire "Capitano, non sarebbe meglio se continuassimo questa conversazione in salotto? Almeno può sedersi, se vuole le preparo un thè"

Uno strano rumore interruppe la voce robotica, era Tony, stava picchiettando la mano da dentro l'armatura dove era incastrato.
Voleva sentire ciò che Steve aveva da dire nei suoi confronti, non voleva che se ne andasse.
Il soldato fu attirato da quel suono, così si avvicinò al corpo di metallo.

"È una nuova tuta?" domandò, gentile.

"Si, signore. Ma è ancora instabile"

"Peccato, è davvero bella"

Il biondo allungò una mano verso il casco e lo accarezzò dolcemente
"È calda come Tony..."

Avvicinò il viso verso il metallo e ne ispirò l'odore "e profuma anche come lui."

Steve poggiò delicatamente le labbra sopra l'armatura, all'altezza della bocca, e chiuse gli occhi.
Tony era completamente paralizzato, era rosso in viso e riusciva a malapena a respirare.
Poteva vedere le palpebre abbassate del Capitano attraverso i fori presenti sull'elmo della tuta.
Steve sospirò e abbracciò Iron Man.

"Dio, ma che sto facendo" sussurrò sconsolato, poi si allontanò.

"Jarvis, non è che anche questo potrebbe rimanere solo tra di noi?" chiese, grattandosi imbarazzato la nuca con una mano.

"Certo, Capitano. Come se io non avessi visto nulla"

"Meglio che me ne vada, grazie Jarvis.
Spegni le luci, per favore.
Non sprechiamo energia elettrica" e così si congedò.

Una volta uscito dalla stanza le luci si abbassarono, mostrando solo l'azzurro degli occhi e del reattore della tuta dove ancora giaceva Tony.

J.A.R.V.I.S. avvisò il filantropo, che era molto turbato :" Signore, se il suo respiro non si farà di nuovo regolare nei prossimi quindici secondi mi vedrò costretto a chiedere al Capitano di tornare indietro e aiutarla"

"Jarvis..." fece Tony, piano, cercando di metabolizzare ciò che era appena successo.

"Si, signore?"

"Cosa voleva dire con «anche questo»?"

"Mi spiace deluderla, ma è confidenziale.
Non sono tenuto a rivelarglielo"

Stony & Superfamily || Immagina e One shotsWhere stories live. Discover now