Soulmates

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In un mondo in bianco e nero, solo chi ha già visto la propria anima gemella può percepire i colori.
~~~

La guerra era finita.
L'esercito di Thanos si stava riducendo in cenere.
Iron man aveva schioccato le dita.

Steve si guardava intorno felice, i nemici si stavano trasformando in cenere, lasciando spazio solo alle rosse fiamme lasciate dalle esplosioni e all'acqua cristallina riversatasi nella valle dove una volta sorgeva il quartier generale.

Era tutto finito, ora poteva finalmente tornare indietro nel tempo e rivedere la sua Peggy.
Non stava più nella pelle, voleva ricongiungersi con la sua anima gemella.
Ormai era da quando Scott gli parlò per la prima volta di una possibile macchina del tempo che quello era diventato un pensiero fisso.
Tanto gli rimaneva solo lei, perché sapeva che Tony non l'avrebbe mai perdonato per quello che aveva fatto e poi ora la vita del genio era perfetta, aveva finalmente trovato qualcuno con cui stare, aveva trovato Pepper.
E, anche se Tony non voleva mai parlarne, Steve era certo che fosse lei la sua anima gemella.

/Flashback/

Il capitano Rogers si svegliò di soprassalto.
Sentiva tutto il corpo indolenzito, non riusciva a muoversi.

"C'è qualcuno?" chiese, con voce debole.

L'utima cosa che ricordava era il suono dei motori dell'aereo mentre cadeva in picchiata verso il ghiaccio.

Si guardò intorno, la stanza era arredata come una classica camera da letto di metà 1900.
C'era una vecchia radio che trasmetteva i risultati di una partita di football e alcuni quadri appesi alle pareti.

Lo sguardo del biondo si soffermò su una cornice in particolare, dentro alla quale vi si trovava una foto ritraente Peggy Carter, intenta a tenere in braccio un fagottino, affiancata dal signor e la signora Stark.
Fu in quel momento che il super soldato riuscì a distinguere i colori per la prima volta, non era più tutto grigio ed era sicuro che fosse merito di Peggy.

Ancora sorridente Captain America si voltò verso la sua squadra, cercando qualcuno in particolare.
D'altronde era solo merito suo se, quella settimana, Steve sarebbe potuto tornare da Margaret sano e salvo.
Quando il suo sguardo si posò sulla figura del suo compagno Steve si congelò all'istante.

Non ci aveva pensato.
L'energia delle gemme aveva fatto soffrire talmente tanto Hulk, come aveva fatto a non capire che per Iron Man i danni sarebbero stati di granlunga maggiori?

Tony era accasciato a terra, poggiato con la schiena ad una delle tante macerie causate dal crollo del quartier generale.
Era in fin di vita.
Rogers si avvicinò a passo lento e tremante, il cuore gli batteva a mille nel petto, come se volesse bucargli la cassa toracica per scappare via.

Pepper era a terra, davanti al marito.
Stava cercando di rassicurarlo, di confortarlo.

"Andrà tutto bene, noi staremo bene" disse la signora Stark.

Il genio non poteva fare altro che guardarla, mentre gli sussurrava dolci parole.

"Puoi riposare ora" finì la bionda, abbassando la testa in lacrime.

Lo sguardo del genio si spostò sulla figura di Steve, in piedi dietro a Pepper.
Tony avrebbe voluto dirgli tante cose, ma non aveva voce, non ne aveva le forze.
Così si limitò a rivolgergli un fragile sorriso.

Il capitano si stava torturando l'interno della guance, mordendole e rimordendole, cercando di farsi forza, ma non appena vide il reattore del miliardario spegnersi, crollò.

E lì qualcosa cambiò.

/Flashback/

"È davvero un piacere vederti sveglio" un uomo fece il auo ingresso nella stanza dove Steve giaceva, facendo distogliere lo sguardo del capitano dalla foto appesa al muro.

"Scusi, ma lei sarebbe...?"

"Nick Fury, agente dello Shield. Ho visto che hai subito notato gli antichi pezzi d'arredamento, quella foto è stata scattata nel 1970, alla nascita del primo genito di Howard"

Un migliaio di informazioni confuse arrivarono al cervello del suoer soldato.

"1970? Howard ha avuto un figlio?"

"Certo, il grande Tony Stark, il bambino jn foto, ma ora non è il caso di confonderti ulteriormente le idee, ti spiegherò tutto con calma, dopo che ti sarai ripreso del tutto"

Le lacrime iniziarono a solcare il viso del biondo imperterrite e Steve si lasciò cadere a terra in ginocchio.
Un verso straziato esplose fuori dalla sua bocca, attirando l'attenzione dei suoi compagni.
Rogers si porto le mani sulle labbra.
Non poteva essere vero.

Non vedeva più i colori.

Si accorse solo in quel momento di aver sempre pensato alla persona sbagliata...
Ma ormai era tardi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 17, 2020 ⏰

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