Cap.11~ Io ti avevo avvisato.

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"Di cosa dobbiamo parlare Zayn?"urali infastidita mentre mi mollava lì sul pavimento della sua camera. Inutile dirvi che era stato lui a "rapirmi" perché sicuramente l'avevatr capito già.

"Di te e Tomlinson." Sbottò con respiro affannato per la corsa.

Lo guardai con un sopracciglio alzato e sguardo interrogativo e lui vedendo che non avevo assolutamente capito un cavolo continuò:

"Che ci trovi di bello in Tomlinson? È brutto e gli occhi sono agghiaccianti. Ti tratta male parecchie volte e non ti ha assistito durante la notte. È un fottuto assassino di merda... e oltretutto non lo sapevi nemmeno. È un bastardo" urlò più parlando con sé stesso che con me.

Le sue parole mi procuravano una fitta al cuore, due, tre, quattro.

A un certo punto non ne potevo più e gli mollai un ceffone sua guancia che gli provocó una reazione istintiva, e si mise la mano sopra al punto diventato rosso dal tocco della mia mano.

"Come ti permetti di dire questo, Zayn Jawaad Malik? Come puoi?!" gli urlai per poi respirare profondamente e continuare:

"Louis è il ragazzo più bello del mondo non è affatto brutto! I suoi occhi non sono agghiaccianti: quel colore innaturale mi scioglie ogni volta che mi guarda. Non mi ha assistito durante la notte perché è andato in iperventilazione a causa mia! È non è affatto un assassino. Non lo è e non lo sarà mai perché non avete prove che sia stato lui ad ucciderla" urlai a quel moro a cui tenevo ma che ora non osavo neanche più guardare.

"Non sarai mai come Louis, Malik. Perché lui è vero con me. Il mio appartiene a lui ora. E fin dal primo momento il mio cuore è appartenuto solo a Louis William Tomlinson. E mi dispiace tanto se non riesci ad accettarlo." sputai e me ne andai sbattendo sua porta mentre lo sentivo urlare il mio nome.

Evidentemente avevo un po' esagerato ma non mi importava: chi si credeva di essere? Cosa poteva saperne lui di Louis? Lui mi diceva la verità, ne ero certa. Mi sentii afferrare le spalle e rabbrividii:"Non sai niente di lui Payne!"

Era Zayn. Ancora. Mi dimenai e scampai alla sua presa dicendogli antipatica:"So molto di più di quanto tu sappia." e scappai disgustata da quel ragazzo.

"Valery Payne, io ti amo." urlò con voce spezzata

Mi si raggelò il sangue nelle vene. Era la prima persona che me lo diceva. Albert non me l'aveva detto, Louis non me l'aveva detto ma evidentemente Zayn Malik aveva molto più coraggii di tutti gli individui in questo college messi insieme. Mi avvicinai a lui un pochino poi mi fermai e lo guardai negli occhi.

"Zayn, sarò sincera con te. Io non ti amo. Amo Louis. E lo sai bene... mi dispiace."

"Ok." fece alzando le spalle e scappando nella sua camera. Che imbecille... che razza di risposta è? Ma che ne sapeva lui dell'amore?!

Ma una domanda si fece sempre più insistente tra i miei pensieri:

Cos'altro dovevo sapere sul conto di Louis homilionidisegreti Tomlinson?

Mi incamminai spedita verso la palestra vuota della scuola e mi sedetti sugli spalti. Non sapevo dove altro stare sola a pensare.

"Le piace lo sport signorina Payne?" era il Preside. Merda. Speriamo che non mi becco un richiamo.

"N-no signor Preside... È-è che io avevo il bisogno di stare da sola a pensare..." le lacrime mi tradirono e mi ritrovai a piangere disperatamente con il Preside che mi dava continue pacche dietro la schiena e che, nel frattempo, si era seduto accanto a me.

"Sa, signorina Payne, le consiglio di riposarsi un po'. Vedo che non sta parecchio bene e sono disposto a farle un permesso di due o tre giorni dalle lezioni. Con la speranza che si possa rimettere un po' " disse facendomi l'occhiolino e uscendo dalla palestra.

No. Non potevo riposarmi ora.

Ora dovevo andare da Louis.

***

Appena fui davanti alla porta la mano mi tremava, incerta sul se premere il pulsante del campanello elettronico oppure no.

Mi decisi finalmente a bussare. Mi aprì il ragazzo dei miei pensieri.

"Hey principessa ti ho cercato dappertutto. Dov'eri?" Mi chiese sgranocchiando un cracker che mi distolse da i miei pensieri. Avevo una fame bestiale ma no, non avrei ceduto.

"Louis dobbiamo parlare." Feci seria

"Entra." scandí con occhi sbarrati.

"L-louis cosa mi nascondi?"

"Niente" mi rispose consapevole dopo secondi che sembravano infinità.

"Louis non mentirmi" singhiozzai con le lacrime agli occhi.

Sospirò profondamente e poi confessò:

"Tante cose piccola."

Mi si fermò il cuore a quelle parole. Come poteva dirmelo così?

"Dimmele allora." supplicai quasi tremante.

"Non posso..." fece lui accendendo una sigaretta e facendo fuoriuscire piccoli cerchietti di fumo grigi dalla sua bocca.

"Perché?" chiesi io non trattenendo più le lacrime.

"Perché non posso." Sputó con le lacrime agli occhi.

Non si fidava di me. Avrei voluto abbracciarlo ma tremavo. Non riuscivo a muovere nessunissima parte del mio corpo e il mio cuore perse un battito. Mi faceva quasi schifo.

"Fanculo Tomlinson." riuscii a dire e scappai disgustata.

Entrai in camera mia e vidi Wali guardarmi con disprezzo:

"Cosa c'è Waliyha?"

"Hai frantumato il cuore di mio fratello, sta malissimo Payne." fece lei singhiozzando.

"Waliyha io gli ho solo detto la verità. Io non lo amo. Ma quello che ha detto su Louis... ha ragione. È solo un idiota!" piansi sfogandomi con la faccia nel cuscino.

Una mano prese ad accarezzarmi i capelli, ovviamente la sua. Io mi tirai su e la abbracciai. Finalmente un vero abbraccio, da stamattina.

Mi sorrise dolcemente e mi aiutò a pulirmi il viso poi mi preparai e andai a lavoro.

Continuai il turno fino alle 19. Non avevo voglia di andare al college. Ma a quell'ora ero costetta. Varcai la soglia del portone e mi sedetti di fronte al lago dove la sera prima ero seduta con Louis e mille lacrime solcarono le mie pallide guance.

"Io ti avevo avvisato." disse una voce sedendosi al mio fianco.

"Harry!" esclamai tra un singhiozzo e l'altro "Perché sei qui?" Gli chiesi spontaneamente.

"Non lo so." sospirò.

"Non lo sai?" Domandai confusa.

"No." Rispose guardandomi negli occhi. Le sue iridi verdi si addolcirono dicendo:" Non mi fidavo di Louis Tomlinson, mora. Vi ho seguiti tutto il tempo."

"Perché? A cosa devo le tue attenzioni Styles?" chiesi curiosa.

"Diciamo... vendetta e rabbia di qualche tempo fa." Sputó triste.

Lo abbracciai sentendo bagnare la mia spalla da due o tre lacrime.

Rimanemmo lì in silenzio per più di tre ore e quando si fecero le 22:30 lo salutai con un bacio sulla guancia mentre lui mi fece un amaro sorriso.

Era stato lo stesso riccio a chiedermi di non venire a piangere da lui e lo stesso riccio mi aveva consolato. Harry era proprio dolce. E fu come un angelo per me in quel momento.

Mi stesi nel letto pensierosa. Harry mi aveva lasciato mille interrogativi e quindi non riuscivo a dormire: presi un cappotto e uscii. Camminai per almeno mezz'ora in mezzo al boschetto della scuola. Senza meta.

A un certo punto due grandi paia di mani mi spinsero contro un albero:

"Cosa ci fa una ragazza sola a quest'ora?" sussurrò ridendo al mio orecchio una roca voce mentre giocherellava col bottone dei miei jeans.

MERDA.

[IN REVISIONE] ANOREXIA ♡A Louis Tomlinson FanFiction♡Where stories live. Discover now