[IN REVISIONE] ANOREXIA ♡A Louis Tomlinson FanFiction♡

Cap.20~... quindi, ti prego, vai via.

|Louis|

Sono Louis William Tomlinson, ma forse lo sapevate già. Probabilmente già sapete molte cose su di me quindi andrò dritto al punto, a quel giorno in cui me ne andai. Perché me ne andai? Semplice: stavo preparando una sorpresa a Valery perché volevo pagarci un week end sulla neve durante le vacanze di Natale.

Stavo cercando su internet dal cellulare qualche meta quando un messaggio mi distrae: lo apro e lo leggo e rimango letteralmente basito.

Da: Valery ❤

"Non ti amo quindi, ti prego, vai via."

Piansi un mare di lacrime. Cosa avevo fatto di male per soffrire tanto nella mia vita?

Provai a chiamarla e probabilmente schiacciò il pulsante di risposta alla chiamata senza accorgersene, sentii delle voci parlare: lei era con Zayn.

Distrutto andai verso l'armadio e riposj tutto nella valigia, andai dal Preside per chiedergli se, per motivi organizzativi familiari, potevo andare via un giorno prima.

Lui mi fece un permesso e io salii sul primo treno per Doncaster.

***

|Valery|

Lanciai il telefono dall'altra parte della stanza e incominciai a piangere come non avevo mai pianto. Incominciai a piangere fino all'ultima lacrima.

Come poteva non amarmi più? Mi aveva solo usata.

Incominciai a singhiozzare fortissimo, sempre di più. Perché era capitato a me?

"Valery che succede?" chiese Waliyha preoccupata

"Louis. L-louis h-ha detto che non mi ama più. Se ne a-andato per questo." singhiozzai a respiro mozzato

"Oh Valery." Sussurrò abbracciandomi

"Se lo acchiappo lo uccido."aggiunse

"Non c'è bisogno. Non fa niente. Me ne farò una ragione." Singhiozzai

"O almeno cercherò di farmene una ragione." Piansi ancora più forte e mi misi un pigiama infilandomi sotto le coperte.

Il cuscino si macchiò immediatamente di lacrime e trucco sciolto.

"Che ne dici di mangiare gelato insieme guardando film strappalacrime come si faceva un tempo?" Proprose Wali probabilmente cercando di farmi ridere ma io rifiutai e strinsi le gambe al petto.

Waliyha uscì dalla camera per andare a cenare e, accertandomi che lei avesse chiuso la porta mi alzai piangendo e presi il telefono rileggendo il messaggio più di trenta volte. Lo schermo si bagnò tutto di lacrime mentre io continuavo a singhiozzare. Presi il pacchetto di pillole dimagranti e ne inghiottii una, poi due, poi tre, poi quattro, poi cinque, sei, sette, otto e continuavo a non fermarmi nel prenderle. Per un attimo avevo anche sperato di morire perché la mia vita senza di lui non aveva più senso. Arrivai a dodici pillole e mi fermai perché mi venne la tachicardia.

Mi sentivo di svenire e il cuore pulsava veloce nella mia cassa toracica, sempre più veloce e sempre più forte martellando nelle mie costole.

Inizai a vedere scuro, dapprima macchie nere e poi strisce nere e il nero aumentava sempre più.

Non potevo svenire di nuovo.

Non potevo.

Non potevo.

Mi accasciai a terra priva di forze.

"Valery!" urlò Waliyha e solo ora mi accorsi che non avevo mai smesso di piangere.