Odissea in Catene

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19 Aprile 2019

Dedicata a chi che, correndo, è caduto mille e mille volte, trovando sempre il coraggio di rialzarsi e di correre più veloce di prima, noncurante del dolore. Dedicata a chi, dopo aver rivolto uno sguardo fugace al percorso fatto, sorride e passa oltre. Dedicata non a chi crede che alla fine della corsa ci sia un punto da raggiungere, ma a chi fa di ogni passo compiuto un traguardo.

Una copia autografa di questa poesia è stata lasciata nel monastero di San Corrado di Fuori, in provincia di Siracusa.

Pensieri disperdo
su terra malmessa,
lunga strada di brace
cosparsa d'armi.
Io, stolta,
me ne andrò
proprio allora.

Stille di sangue
versate in bicchieri,
che hanno iniziato
a cadere come
stelle già da ieri.
Colpitemi al cuore
e scandite le ore.

Tagliatemi le ali,
ma non le congetture.
Lascerò la macchina
delle mie paure
e giuro
che dimenticherò
casa mia dov'è.

Col sole negli occhi,
vedrò tutte le cose.
Voglio alzare il velo là,
dove s'interrompe,
per imparare
a immaginare
senza torture.

S'è infranto
l'orizzonte vetrato.
So solo che
mi basterà poco
per naufragare
in questo amato
mare di pianto.

Ogni tanto perdo
e perdo me stessa,
e tu sarai capace
di perdonarmi
una volta
che ti avrò
persa ancora?

Mentre isso
l'ancora impiccata
alla mia anima,
tu lanciala:
lasciala
sprofondare
nell'abisso.

Near Noir - Grimorio di PoesiaWhere stories live. Discover now