Tela Bianca // Taejin

Capitolo 5

Quasi inconsciamente, Taehyung si era lentamente avvicinato al viso di Seokjin, sentendo la pelle pizzicare dalle scosse elettriche che si formavano tra i loro corpi.
Stava giusto chiedendosi se proseguire o tirarsi indietro che la mano impegnata ad accarezzargli la guancia, scattò fulminea alla sua nuca, insinuandosi tra le ciocche grigie e attirandolo a sé.

Le loro labbra si scontrarono in un impatto deciso e il minore godette di quel contatto con i soffici lembi di pelle del castano, sentendo anche la temperatura corporea salire a livelli estremi, tanto che ebbe paura di potersi sciogliere da un momento all'altro.
Seokjin inspirò a fondo il suo profumo che portava con sé gli aromi di legno e pittura, trovandolo insolito ma piacevole.

Lambì il suo labbro inferiore, alla ricerca del calore accogliente della sua bocca che non faticò a trovare.
Taehyung gli diede il benvenuto non esitando neanche per un istante, lasciando già dall'inizio il via libera a quell'angelo sul proprio misero corpo che, in confronto al suo, nulla valeva.
I loro respiri ancora impregnati del sapore di caffè si mischiarono, aggrovigliandosi e formando qualcosa di nuovo e accattivante.

Il minore decise di azzardare, portando la mano destra libera a sfiorare la pelle delicata del suo zigomo, tracciandone i confini come se si trovasse ancora davanti alla tela e dovesse disegnarne il contorno.
Si studiarono per una manciata di istanti, il necessario per prendere un po' più di confidenza con la presenza dell'altro e concedendosi di andare oltre, approfondendo il bacio e mutandolo in qualcosa di più passionale e meno superficiale.

Seokjin trovava delizioso il modo in cui la pelle di Taehyung vibrava appena sotto al suo tocco che riusciva a lasciare tracce infuocate sull'epidermide levigata.
Avrebbe giocato a quello sfiorarsi appena all'infinito, solo per godere dell'effetto che riusciva a dare a quel giovane ed attraente sconosciuto, se non fosse stato che il castano desiderava esplorare ben più delle semplici gote.

Si separò dalla bocca dell'altro per lasciar scivolare le labbra lungo la linea definita della mandibola, soffermandosi ogni tanto giusto per pressare un poco sulla pelle, continuando a divertirsi con le reazioni esagerate del grigio.
Arrivato al collo, gli intervalli tra un bacio e l'altro si accorciarono mentre le labbra si dilungavano maggiormente ad ogni contatto, a volte osando assaggiarne una piccola parte, catturandola in un docile morso.

Taehyung sospirò rumorosamente, cedendo sulle proprie ginocchia il peso che non riusciva più a sostenere solo sui talloni, e piegò la testa per lasciare più spazio alle attenzioni del maggiore.
Assurdo, tutto quello era assurdo.
Era riuscito ad ottenere quello che voleva dalla persona più bella dell'Universo intero: era assurdo.
«Dovremmo» riuscì a sussurrare in un fiato, approfittando della pausa concessagli. «Andare di là?»

Seokjin lo guardò con una nuova luce negli occhi, increspando le labbra in un sorriso mentre portava le mani al colletto della camicia del pittore.
«Preferisco questo posto» rispose con tono altrettanto basso, iniziando a muovere le dita per liberare il primo bottone dall'asola. «Tu?» soffiò seducente, solo per stuzzicare maggiormente l'altro che di sicuro non avrebbe avuto niente in contrario.

Taehyung annuì velocemente mentre guardava il maggiore aprirgli la camicia un bottone dopo l'altro, portando alla luce il suo petto dorato e magro che divenne presto oggetto delle nuove attenzioni del castano.
Seokjin spinse il tessuto oltre le sue spalle, lasciandolo ricadere sulle braccia, e il grigio fece il resto, liberandolo in fretta dai suoi polsi e gettandola da qualche parte sul pavimento.

Il castano riprese a baciarlo, tastando con le dita le linee appena accennate dei muscoli lungo il busto del minore, saggiandone la consistenza e godendone del calore.
Ne aveva abbastanza di stare seduto, così afferrò di nuovo la sua nuca, facendolo gradualmente abbassare per portarlo sopra di lui mentre si coricava su uno dei cuscini.