33. New York

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Erik pov

Siamo atterrati da poco all'aeroporto di New York.
Ad aspettarci c'era la sig.rina Buddy, pare sia un amica di Rossana quando ha debuttato a Brodwey e la sig.ra Smith l'ha avvertita del nostro arrivo.

Prendiamo un auto e percorriamo queste grandi strade.
Tutto sembra più grande qui. La gente si muove velocemente.
Si sente la musica.
Newyork è una città costantemente in fermento ed è molto più grande della mia.
Le strade sono più rumorose.
I palazzi sono tutti più alti, non ci sono villette con giardino.
Le strade sono tutte illuminate da grandi insegne e cartelloni pubblicitari.
Tutto è così nuovo e diverso per me.
Chissà cosa avrà pensato Sana la prima volta che è stata qui.

"Sig.rina Buddy, posso chiederle dove ci stiamo dirigendo?"
"Certo caro. Chatrine mi ha raccontato tutto e ho trovato per voi un appartamento vicino al centro di recupero. Spero vi piaccia. E mi sono permessa anche di prepararvi qualcosa da mangiare, dopo tante ore di volo sono sicura avrete fame"
"la ringraziamo." ha chiamato la sig.ra Smith per nome!
"ti prego dammi del tu. Sei un amico di Rossana, quindi sei per forza un bravo ragazzo."
"in realtà non siamo proprio amici"
"ah no? Io avevo capito che eravate molto amici"
"si... Ehm... Io e Rossana... Si... Siamo una coppia"
"ah... Quindi tu sei il fidanzato di Rossana? sei veramente un bel ragazzo. Ha scelto bene la mia bimba"
Penso di esser diventato rosso come un paperone per fortuna sono seduto sul sedile posteriore e non dovrebbe riuscire a vedermi.
Buddy continua a raccontare per tutto il viaggio in macchina di come ha conosciuto Rossana, Charse e Roby e di come si è molto legata alla sig.ra Smith.
Questa donna sembra un tipo veramente interessante.

Eccoci arrivati al nostro appartamento, è vicino allo studio in cui domani mattina incontrero colui che dovrebbe aiutarmi a guarire.
L'appartamento è più piccolo rispetto a casa mia ma comunque confortevole: 3 camere da letto, un bagno e una cucina.
Buddy l'ha pulito per noi e ci ha preparato la cena.
Sushi.
Pare che qualcuno gli ha parlato dei miei giusti.
Papà ha la stanza più grande e io lascio a Nelly quella più carina delle due rimaste, ha sacrificato anche lei tanto per me mi sembra giusto.
Buddy ci aiuta a portare le nostre valigie in camera e poi ci saluta per tornare l'indomani. È davvero gentile.

Sistemo la mia roba. Con me ho portato anche i due dinosauri, uno mi è stato regalato da mio padre da bambino mentre l'altro mi è stato regalato dalla mia Sana. Li sistemo su questa mensola insieme alla foto che abbiamo scattato il giorno della festa d'addio che mi hanno organizzato.
Non potrò mai dimenticarmi dei miei amici ed è anche per loro che sono qui. Guardarli magari mi darà la forza di restare qui ogni giorno.
Chissà perché ho portato anche la divisa della scuola, qui non mi servirà.

"Erik vieni è pronto"
"si arrivo papà"
"come ti senti figliolo?"
"non lo so"
"ti manca Sana?"
"un po'"
"vuoi chiamarla?"
"che ora sarebbero da loro?"
"loro sono 13 ore indietro. Effettivamente forse è troppo presto per chiamarla"
"si...La chiamerò domani mattina, tranquillo"

Dopo cena guardiamo un po' di tv Americana, c'è molta più pubblicità della nostra e naturalmente tutta in americano.
Decidiamo di spegnere e andare a letto. È stato un lungo viaggio.
Chiamerò Rossana domani. A quest'ora starà ancora dormendo.

Rossana _ seconda stagioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora