Life is a scream in the silence

537 53 43
                                    

"Crescendo si scopre che tutto ha un limite. Persino l'amore. E noi che lo credevamo grandioso, indistruttibile.
Ma l'amore è una ferita che non guarisce mai, sempre sul punto di riaprirsi. Basta un niente perché s'infetti."

Dopo due ore di pianti disperati e un bicchiere e mezzo dello scotch  più costoso di Jungkook, la rabbia si era calmata lasciando il posto a  un senso di impotenza

Ops! Esta imagem não segue nossas diretrizes de conteúdo. Para continuar a publicação, tente removê-la ou carregar outra.

Dopo due ore di pianti disperati e un bicchiere e mezzo dello scotch più costoso di Jungkook, la rabbia si era calmata lasciando il posto a un senso di impotenza. Il moccioso mi aveva tenuto stretto e promesso che l'avremmo superata. Ma più cercavo di credergli, più mi sembrava impossibile. Camminava nel salotto, guardando di continuo il suo telefono come se si stesse trattenendo dall'agire da un momento all'altro. Sembrava volermi dire qualcosa.

Avevo gli occhi gonfi, mi stavo detergendo le palpebre con un batuffolo di ovatta imbevuto di camomilla. Nell'altra mano avevo il bicchiere di Scotch quasi vuoto. Il ghiaccio tintinnava contro il vetro seghettato ad ogni mio movimento.

- Lo rovino - mormorò all'improvviso.

In circostanze diverse avrei provato pietà per la persona che voleva annientare, ma non quel giorno. Fa' pure, pensavo. Ma dentro di me, sentivo che non c'era niente da fare. Anche se ero stanco, sapevo che Eric non avrebbe mai investito tutti quei soldi permettendo ai suoi avvocati di lasciarmi un appiglio per riprendermi una parte della mia attività. No, avrebbe tenuto conto di tutti i dettagli. Proprio come fanno gli uomini d'affari.

- A che serve? Ha già sprecato a sufficienza il nostro tempo -. Mi strinsi nelle spalle in modo impercettibile data la mia posizione accasciata sul divano. Crogiolarsi nella pena era più facile che reagire.

- Perché se lo merita -.

- Sono affari - dissi sottovoce, ripetendo le parole di Jinwoo, ma non c'era nulla di divertente o carino nella posizione in cui mi aveva lasciato. E lo odiavo per questo. Portai il bicchiere alle labbra, pur sapendo che il mio odio diminuiva mentre continuavo a bere.

Jungkook si abbassò e mi prese il bicchiere. - Hai bevuto abbastanza -.

Colpii il divano con l'altra mano. - Ho una lunga lista nera adesso, non costringermi ad aggiungere anche te -. Presi un altro sorso di Scotch, un sorso che ne valeva due. Poi mi asciugai gli angoli della bocca con il polso.

- Sarai sulla tua lista nera domani se non rallenti. Ti porto dell'acqua -.

Sprofondai sul divano, completamente sconfitto. Volevo continuare a bere finché avessi smesso di pensare a quella giornata. Dato che non potevo cancellare per sempre il viso di Reiko dalla mia mente, lo avrei voluto almeno oscurare per qualche ora. Il cuore crepitante di rimorso e stanchezza.

Jungkook tornò poco dopo con un bicchiere d'acqua. Io arricciai il naso, ma lo presi, ubbidendo. Lui si sedette sul tavolino di fronte a me, bloccandomi le gambe con le sue. - Posso ricomprarlo - affermò, mentre mi massaggiava i muscoli tesi delle gambe.

The Sunny is rising again ☀️JikookOnde histórias criam vida. Descubra agora