Hoop Johnny Johnny C.6

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Era pomeriggio, Freddie e Brian si stavano facendo le coccole sul divano, mentre John dormiva sulla poltrona, assieme ai gatti di Freddie.

La porta si spalancò improvvisamente, e un Ragazzino biondo fece il suo ingresso.

"Ciao" disse John con voce ancora impastata dal sonno.

"Ciao Johnny, ciao anche a voi brutti stronzi!" salutò Roger in modo amichevole.

Il bassista provò ad alzarsi, ma ricadde esausto sulla poltrona.

"Il piccolo Deaky è ancora stanco per ieri sera eh!" disse il batterista con la sigaretta in bocca.

Dovete sapere, che quando Freddie tornò a casa, rimase sconcertato, nel vedere Brian, con tantissimi lividi e cerotti sparsi per il viso e il corpo.

Aveva il naso rotto, non sembrava neanche più un naso, ma una lampada di lava.

Il cantante si mise a urlare "cos'è successo al mio tessssoro?!" e Brian, non fece nulla di speciale, disse solamente "Roger mi ha stuprato".

Il batterista continuava a negare tutto, ma Freddie, che non ci vedeva più dalla rabbia, così saltò addosso al biondo.

John, vedendo che il più grande stava facendo male al batterista, provò a mettersi fra loro per non farli uccidere a vicenda.

Il risultato? Le prese anche Deaky.

Il problema era, che il bassista non aveva mai fatto a botte, quindi era veramente a pezzi.

Il biondo si avvicinò a John, che stava dormendo beatamente fra i gatti, poi prese un bicchiere d'acqua, e, mentre stava per buttarlo al bassista, Freddie urlò
"NON PROVARE A SPAVENTARE I MIEI GATTI, BRUTTO VACCARO CHE NON SEI ALTRO!".

A Roger venne un infarto, così fece un passo indietro e pestò la coda a Romeo, poi, il batterista perse l'equilibrio, rovesciò l'acqua su Tom e cadde sul bassista, svegliandolo.

"Venite da papino tesorini miei!" urlò il cantante ai gatti infortunati, facendo segno con le mani ai gatti.

"Da quanto sei fuori?" Chiese Deaky al biondo, mentre provava a tirare via Delilah dai suoi bellissimi capelli.

"È stato via tutta mattina" disse scocciato Brian, che era seduto a cavalcioni sulle gambe di Fred.

"E John ha dormito tutta la mattina, invece di lavare i piatti. Siete degli scansafatiche tutti e due." aggiunse il cantante, mettendo Romeo sulla sua testa, e Tom su quella del riccio.

"In fondo, tu e John siete uguali, Rog" disse Brian, provando a imitare la voce del biondo.

"Ma che merda con le gambe sei?!" urlò il batterista al chitarrista molto scocciato e arrabbiato.

"In fondo siete fatti l'uno per l'altro voi due" sbuffò il riccio, accarezzando il petto peloso di Fred.

Roger non ci vide più dalla rabbia, così sfilò dal piede di John la ciabatta con lo zoccolo, e la tirò a Brian, ma fallì miseramente, colpendo Tom.

"Oh! Basta far del male ai miei gatti! Hai rotto i coglioni" sbottò Freddie, alzandosi in piedi, spostando Brian e i gatti.

"Sai Rog? Hai sempre avuto una pessima mira" beffeggiò Deaky, ridacchiando

"Tu stai zitto!" ordinò il biondo, alzandosi dal corpo del bassista.

Il riccio incitò i due in piedi a combattere, urlando ripetutamente "rissa", e John ripeteva "entrano in due, ne esce solo uno!".

I due volevano picchiarsi, ma non volevano dare la soddisfazione ai loro amici scapestrati.

Così, a malincuore, Freddie e Roger, decisero di abbracciarsi.

"Ma così non è divertente!" sì lamentò John sbuffando.

"Vieni Fred, andiamo a fare shopping!" disse Brian, alzandosi e prendendo il cantante per un braccio.

Fred si sciolse dall'abbraccio, e seguì il chitarrista, che lo trascinò fuori dalla porta.

"A quanto pare siamo rimasti soli" ruppe il silenzio Roger.
John si limitò a un mugugno, con la testa bassa.

'Cosa c'è che non va in lui?' Continuava a chiedersi il biondo.

John era sempre stato un po' strano, passava dall'essere triste, all'essere felice, e a volte spariva senza dire nulla.

"Se andassimo in camera, solo io e te?" disse in modo seducente il batterista.

Il ragazzo seduto sulla poltrona alzò la testa leggermente, facendo notare a Roger un sorrisetto pervertito, per poi sussurrare "fammi tuo" al più grande.

Il biondo non poteva resistere, John lo stava eccitando parecchio, lo voleva tra le sue braccia, voleva sentire il suo sapore, i suoi ansimi.

Ma quando Roger prese in braccio il più piccolo, quest'ultimo gli disse:"devi prima dirmi cos'hai fatto stamattina, sennò non facciamo niente".

Roger rimase spiazzato. Come poteva dirgli che aveva rubato un'altra macchina e ucciso il ragazzo che ne era alla guida.

Così il biondo, decise di rimanere bloccato e di non dire nulla.

"So che sei andato a puttane" piagnucolò Deaky, staccandosi dal corpo del batterista e sedendosi sul divano, accendendo la TV.

Roger era ancora molto eccitato, aveva voglia di fare l'amore con il bassista, ma non poteva; così rimase impalato a fissare quel ragazzo che guardava il telegiornale.

Una notizia però, attirò la sua attenzione: "ci sono stati dei progressi nell'indagine della macchina rubata, e dell'uomo trovato ai piedi di un boschetto.
L'uomo è stato riconosciuto dalla famiglia per cui lavora come autista. La famiglia ha dichiarato di aver visto l'uomo in compagnia di una ragazza bionda, e che l'autista avesse chiesto ai padroni, di accompagnare la ragazza in questione a casa, in quanto la ragazza diceva di essersi persa.
La ragazza non è stata vista di persona, perciò non si può identificare.
Si hanno anche informazioni sulla macchina, è una Rover abbastanza vecchia, purtroppo non si ha il numero di targa, sembra che la famiglia non sia riuscita a prenderla.

Il biondo diventò pallido come un morto, e in poco tempo, John se ne accorse.

"L'attacco di diarrea che Freddie ti ha mandato ti ha colpito?" chiese il bassista arrossendo.

"Hai detto qualcosa?" ribatté Roger puntando lo sguardo su Deaky.

"No nulla." sospirò John.

Il biondo non ce la faceva più. Voleva baciare il moro, così si permise di mettergli una mano sulla guancia.

"Non sai quanto ti amo" disse, per poi avvicinarsi sempre di più al viso del bassista.

John lo spinse via e prese il primo giubbotto che gli capitò in mano. Ovviamente prese il giubbottino con la pelliccia, che qualche donna di Roger aveva dimenticato, e uscì di casa.

Il batterista era rimasto solo. In quella casa si congelava, era veramente freddo.

Poi il biondo udì un'urlo, così si precipitò nel parcheggio, per vedere cos'era successo.

Roger vide John sulle ginocchia, che stava guardando la sua macchina. Qualcuno gli aveva tagliato le gomme, e aveva scritto con la vernice sulla fiancata 'attento a cosa fai'.

Il bassista si allontanò correndo dal parcheggio, lasciandosi le urla di Roger alle spalle.

Anche se non sembrava, Deaky stava iniziando a capire molte cose, e iniziava a collegare gli avvenimenti.

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Popolo! Dovete scusarmi per avervi fatto aspettare così tanto, ma non ho avuto ispirazione in questi ultimi tempi.
Comunque, domani vado al mare, quindi, forse non pubblicherò per un po'.
A presto

𝚁𝚘𝚐𝚎𝚛 𝚃𝚊𝚢𝚕𝚘𝚛 𝚁𝚒𝚌𝚎𝚛𝚌𝚊𝚝𝚘Where stories live. Discover now