Brian C.12

259 21 98
                                    

"iN dE tAuN uErE Ai UaS BoOooRn LiVd A mEn Hu SaIlD tO sEeEE!" gridava Brian a squarciagola dal piano inferiore.

Roger uscì dalla camera e scese le scale velocemente, per vedere cos'era successo.

Brian, appena vide Roger, prese la tovaglia del tavolo, e la usò come mantello, poi prese il fiore che fungeva da centrotavola, assieme al bicchiere ormai perduto.

"Ferma canaglia!" urlò il chitarrista, puntando il fiore verso il biondo.

"Oh, che paura" disse Roger spostando il fiore da davanti a sé
"cosa stai facendo Bri?" chiese il biondo guardandolo.

Freddie scese le scale velocemente, quendo vide Brian conciato in quel modo si mise a ridere.

"Tu ridi, ma io so fare questo" provò a dire Brian.

Subito si diresse verso il tavolo, e ci salì sopra.

Freddie lo guardò morendosi il labbro.

Subito Brian si slacciò dalle spalle il 'mantello' e mandò un bacio al moro.

Il cantante sembrava eccitato.

"LoFaCciOPerTee" masticò Brian, indicando Freddie, mentre agitava il sedere su e giù.

Il riccio mise le mani sui lembi della maglia, e se la tirò via.

Appallottolò l'indumento e lo lanciò addosso al moro, che lo guardava con occhi sognanti.

Roger stava guardando schifato lo spettacolo.

Brian si slacciò i pantaloni, e fece la linguaccia.

"No, ti prego" urlò Roger coprendosi il volto
"Shhh" lo ammonì Fred, iniziando a saltellare sul posto.

Il cantante era eccitatissimo, così si avvicinò all'interruttore e spense la luce, e accese la lampada di lava rossa, il ché rendeva tutto più sensuale.

Il chitarrista si tolse i pantaloni.

"No, non toglierti nient'altro!" gridò Roger mentre si copriva gli occhi.

"Le ha tolte?" chiese Roger preoccupato.

"Seeh" rispose soddisfatto Freddie, mentre ridacchiava.

Brian stava 'ballando' sul tavolo, agitava i fianchi e sculettava mentre cantava.

Poi, il chitarrista scese velocemente, e afferrò la mano al cantante, che si mise a ridere e a ballare sensualmente col riccio.

'È un' incubo' continuava a ripetersi Roger
'è solo un fottutissimo incubo, ora mi sveglio'.

Ma il batterista si sbagliava, era tutto reale.

"Unisciti a noi? " chiese Freddie mentre era appiccicato al riccio
"Ma vai a scoreggiare in un sacco di coriandoli!" rispose Roger per poi girarsi verso le scale e iniziare a salire verso camera sua, non facendo caso alle occhiatacce che Freddie gli lanciava.

Il biondo entrò nella sua camera, e correndo si buttò sul letto.

Le lacrime iniziarono a scendergli dagli occhi.

'Sembro una ragazzina' si disse per poi ridacchiare.

Odiava piangere, ma in quel momento gli serviva proprio.

Aveva bisogno di abbracci, di qualcuno che lo amasse veramente, non come la sua 'fidanzata' attuale, che lo voleva solo perchè era un bel ragazzo e per fare cose.

Lui non la amava, il suo cuore era stato rubato da un'altra persona, che in quel momento non sapeva neanche dov'era e se fosse viva o morta.

Roger aveva bisogno di lui, di John.

Prese un cuscino e se lo mise sulla faccia, per assorbire le lacrime che non volevano smettere di scendere dai suoi occhi blu oceano.

Poi si ricordò cos'aveva trovato sotto al letto e si asciugò le lacrime.

Spostò il cuscino, in modo da riuscire a respirare, e guardò la scrivania.

Erano lì, esattamente dove le aveva messe dopo averle trovate.

Sveltamente si strofinò le mani sugli occhi e asciugò le lacrime salate.

Mise i piedi giù dal letto, e afferrò le mutande bianche.

Si buttò di nuovo sul letto, e si mise a osservare l'intimo.

Non erano sicuramente le sue, lui non aveva neanche un paio di mutande bianche.

Subito si mise a ridere; in quel periodo aveva molti sbalzi d'umore.

Un sorrisetto pervertito apparse sul suo volto.

'Le mutande di Deaky'.





















𝚁𝚘𝚐𝚎𝚛 𝚃𝚊𝚢𝚕𝚘𝚛 𝚁𝚒𝚌𝚎𝚛𝚌𝚊𝚝𝚘Where stories live. Discover now