Uraraka family

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Dopo il festival dello sport ci avevano dato una settimana di vacanza per riprenderci dalle ferite subite e per calmarci.
Il tempo stava passando tranquillo tra: allenamenti con All Might, dormite e Harry Potter (se non avete capito state facendo una maratona dei film).
Stavo migliorando sempre di più ed ero molto più calma del solito...
Fino a quando una mattina ebbi una strana sensazione...
"Gesù fai che non siano loro!" Dissi correndo verso il bagno.
"NONONONONONONO!!!!" Cominciai ad urlare appena vidi sulle mie mutande il mar rosso.
"COSA SUCCEDE GIOVANE T/N???? TI HO SENTITA URLARE!!!!!!!"
"Yagi tranquillizzati, posso gestire la situazione da sola." Dissi aprendo uno sportello segreto, che poi tanto segreto non era, dietro allo specchio e prendendo i miei fedeli assorbenti.
"T/n il tuo telefono sta suonando!" Mi avvisò papà.
"Ok, adesso rispondo!" Risposi correndo in camera e guardando chi era il/la pusillanime che osava chiamarmi alle 10 della mattina.
"... ciao Ochaco..."
"CIAO T/N COME STAI??"
"Meglio, ma ancora meglio stavo prima che tu mi urlassi nell'orecchio" dissi ridacchiando.
"Oh scusa...
COMUNQUE volevo chiederti se oggi eri libera!"
"Si."
"DAVVERO??? Neanche un allenamento?"
"No."
"PERFETTO!!!!!! Ti piacerebbe passare la giornata a casa mia? I miei genitori vorrebbero incontrarti!!"
Io rimasi confusa da quest'ultima affermazione.
"Perché i tuoi genitori vorrebbero incontrarmi?"
"Beh... gli ho parlato così tanto di te che ogni giorno mi chiedevano quando avrebbero potuto incontrarti..." spiegò
"Ah beh eeee quando dovrei venire?"
"Mmmmmmmmmm fammici pensare un attimo...
SUBITOOOOOO!!!!!!!!"
Ridacchiai alla sua reazione.
"Va bene, adesso mi preparo e arrivo, mandami l'indirizzo."
"Ok a dopoooooooo!"
Mi sono vestita con un vestito nero non molto lungo e un lungo cappotto.

""Ok a dopoooooooo!"Mi sono vestita con un vestito nero non molto lungo e un lungo cappotto

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Ho guardato l'indirizzo e ho notato che non era molto distante da qui.
"Papà esco, vado a casa di Ochaco!"
"Verso che ora pensi di tornare?"
"... ti chiamo dopo e ti avviso"
Uscita dalla porta iniziai a volare verso la mia destinazione.
Dopo cinque minuti arrivai davanti a una casa bianca, di grandezza normale.
Suonai al campanello e la porta venne aperta da una coppia sulla mezza età che mi accolse molto calorosamente.

Suonai al campanello e la porta venne aperta da una coppia sulla mezza età che mi accolse molto calorosamente

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"Ciao dolcezza!" Mi salutò calorosamente la signora.
"Quindi tu sei la "ragazza fortissima" di cui abbiamo sentito parlare tanto!" Commentò sorridente il signore.
(Ma non lo so io, si sono appostati lì ad aspettarti??? C'è quando è arrivato il postino prima di te sai che bella figura di merda!!!!)
"MAMMA, PAPÀ LASCIATELA RESPIRARE!!" Sentii una voce familiare urlare dalle scale e poi un tonfo.
Ochaco era caduta dalle scale.
"Ohiohi, che botta!" Si lamentò.
"Non ti sei fatta tanto male, vero Uraraka?" Chiesi preoccupata.
"TRANQUILLA NIENTE MI SCALFISCE!1!1!
Comunque, mamma, papà lei è la mia migliore amica, viene dall'Italia!" Disse mettendomi un braccio attorno alle spalle e sorridendomi calorosamente.
"È un piacere conoscervi, io sono T/n T/c." Dissi inchinandomi leggermente.
"Il piacere è nostro, infondo sei tu che hai salvato Ochaco dalla morte!" Mi rispose la signora.
"GIÀ, GRAZIE RAGAZZA!" Disse euforico il padre di Uraraka pattandomi la spalla.
Dopo di ciò siamo andati in soggiorno e la madre di Ochaco iniziò a preparare il tè.
"Quindi T/n-chan come ti stai trovando qui in Giappone?" Chiese dolcemente versandomi il tè nella tazza.
"Beh..
Adesso ho degli amici e compagni di classe stupendi e un padre che mi vuole bene..
Penso che la mia vita sia sol che migliorata da quando me ne sono andata, devo tutto questo anche soprattutto ad Ochaco. Lei è stata la prima, oltre All Might, a credere in me." Risposi sorridendo leggermente.
"O-oh beh sono felice che ti sia trovata così bene qui e che tu sia così legara alla mia bambina!"
"MAMMA ADESSO LASCIACI ANDARE DI SOPRA!!!!!!!" Urlò Uraraka finendo velocemente il suo tè e tirandomi per il braccio verso camera sua.
"AHHHHHHH FINALMENTE DA SOLE!!!!!!!" Disse buttandosi sul suo letto.
"Non vedo l'ora di rivedere la classe!!" Aggiunse poi felicemente.
"Già, mancano anche a me." Risposi.
"L'unica cosa che non mi manca sono le lezioni di inglese di Present Mic!"
Risi leggermente a quell'affermazione.
"Se vuoi ti posso aiutare, sono abbastanza brava in inglese." Proposi.
"T/N SEI LA MIA SALVATRICEEEE!!!!!" Disse saltandomi al collo.
"I tuoi genitori sembrano persone molto simpatiche."
"Già! Ma... a volte possono diventare invadenti!" Disse grattandosi imbarazzata la nuca.
"T/n c'è anche un'altro motivo per cui ti ho voluta invitare...
Posso dirti un segreto?"
"Beh, certo." Dissi seriamente.
"Prometti di non dirlo a nessuno!!
P-penso c-che mi piaccia D-deku!!" Disse tutta rossa.
"Sembrate carini insieme." Aggiunsi sorridendo.
"E A TE??? TI PIACE QUALCUNO???" Chiese ansiosa.
"M-mi dispiace, ma io non mi sono mai innamorata.." dissi leggermente a disagio.
Lei mi guardò sbalordita, non completamente convinta sul fatto che avessi detto la verità, ma poi disse: "Ok, non ho mai incontrato una persona che non si è mai innamorata...
MA C'È SEMPRE UNA PRIMA VOLTA PER TUTTO, NO?!"
Io fui ancora più a disagio e risposi che probabilmente aveva ragione lei...
E poi aggiunse
"E poi scommetto che Bakugou è innamorato di te!"
Non vedendo la mia faccia potevo solo immaginare quanto fossi diventata rossa.
"Dimmi... tu cosa provi, invece, per Katsuki?" Chiese con curiosità.
"N-non lo so, f-forse un amico?" Chiesi, grattandomi la nuca, più a me stessa che a lei.
In quei mesi non avevo mai pensato a cosa fosse per me Bakugou...
Con lui mi sentivo tranquilla...
Ma anche leggermente nervosa...
Era un mio amico...
Ma non lo riconoscevo completamente come tale...
"T/s HO DECISO!"
La sua esclamazione mi fece uscire dai miei pensieri "Cos'hai deciso?" Chiesi guardandola aspettando che continuasse.
"HO DECISO






















CHE VI FARÒ METTERE INSIEME!1!1!!1!1"

"Lascia che te lo dica oggi quanto ti voglio bene, quanto tu sei stato sempre per me , come hai arricchito la mia vita. Tu non puoi misurare ciò che significhi. Significa la sorgente in un deserto, l'albero fiorito in un terreno selvaggio. A te solo debbo che il mio cuore non sia inaridito, che sia rimasto in me un punto accessibile alla grazia"
(Hermann Hesse)

La ragazza shinigami (Bakugou x reader)Where stories live. Discover now