Capitolo 10

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Due settimane.
Non vedevo nè sentivo Harry da due fottute settimane.
Come mi sentivo? Vuota.
Non rispondeva alle mie chiamate, non rispondeva ai miei messaggi, era come se fosse sparito dalla faccia della terra.
Andavo continuamente a casa di Allison nella speranza di trovarlo lì, ma lei mi diceva sempre che era a lavoro, o che era impegnato a fare chissà cosa.
Mi sentivo veramente uno schifo, mi mancava tantissimo e le mie giornate erano diventate monotone.
Non avevo più voglia neanche di andare a scuola, infatti non ci andavo da ben tre giorni.
La voglia di raccontare alla mia migliore amica tutto era veramente tanta, più che altro per sfogarmi e liberarmi da quel peso che mi portavo.

🥂🥂🥂

Mi alzai dal letto e mi diressi in bagno, dovevo andare a scuola. Non potevo fare più assenze sennò avrei rischiato la bocciatura e non potevo permettermelo.
Meno restavo in quella scuola.. meglio era.
Mi lavai la faccia e quando alzai la testa per guardarmi allo specchio rimasi sconvolta.
Avevo un aspetto orribile. Occhi rossi, la faccia stanca, sembravo una che era appena stata mollata.
"Grandioso" sbuffai uscendo dal bagno. Indossai una felpa grigia e dei jeans neri stretti.
Presi il mio zaino ed uscì di casa, non mi ero neanche truccata e non ne avevo completamente voglia.
Misi le cuffiette ed iniziai ad ascoltare musica triste, tanto per rallegrarmi la giornata.
Continuavo a pensare ad Harry e a tutto quello che avevamo passato.
Per me non era uno stupido passatempo, per me era altro.
Quando stavo con lui non avevo bisogno degli altri; e quando stavo con gli altri avevo bisogno di lui.
Diedi il buongiorno a mia madre, si trovava ancora a Miami, ci sentivamo spesso ma fingere di stare bene con lei era difficile.

Le condizioni di mia zia non erano ottime, anzi, mia mamma mi aveva avvisato che probabilmente da lì a poco sarebbe venuta a mancare.
Arrivai davanti scuola e delle lacrime iniziarono a scendere giù dal mio viso, mi affrettai a toglierle; non volevo che Allison mi vedesse piangere sennò avrebbe capito che qualcosa non andava e non sapevo cosa dirle.
Mi appoggiai ad un muretto e presi una sigaretta, portandola alla bocca.
Sbiancai quando vidi la macchina di Harry fermarsi davanti all'entrata della scuola, dalla quale uscì Allison.
Successivamente uscì anche Harry, che quando mi vide si bloccò immediatamente.
Speravo che stesse male quanto me, che gli fossi mancata o qualsiasi altra stronzata.

Allison venne verso di me e mi abbracciò subito, io mi sentivo a disagio.. poiché ad un metro da noi due c'era suo padre che probabilmente avrebbe ascoltato tutto.
"Nati! Finalmente ti vedo a scuola, devo raccontarti cosa è successo in questi giorni, non hai idea!" parlava così velocemente che la testa iniziò a scoppiarmi. "E questi occhi rossi? Hai pianto o canna? Mh direi la seconda, poiché la prima opzione è impossibile" ridacchiò spingendomi scherzosamente.
"Vuoi smetterla di parlare!?" sbottai io seria.
Lei si allontanò da me e si pietrificò.
Sentì lo sguardo di Harry addosso, probabilmente era sorpreso tanto quanto Allison della mia reazione.
"M-Ma che ti succede?" non avevo mai alzato la voce con lei perchè non ce ne era mai stato bisogno, ma quel giorno mi aveva proprio rotto.

"Succede che devi smetterla di rompermi le palle" le dissi senza neanche guardarla, buttai a terra la sigaretta e camminai per tornare a casa, non ce la facevo ad andare a scuola, non ero dell'umore e probabilmente avrei risposto male a qualche professore beccandomi una bella sospensione.
Mentre mi allontanavo sempre di più da Allison e da quella maledetta scuola, sentí un clacson suonare alle mie spalle, non mi ci volle molto per capire che si trattasse dell'auto di Harry.
Mi girai e vidi la sua figura uscire dall'auto frettolosamente, mentre veniva verso di me non potevo non notare la sua evidente abbronzatura.
Mentre io mi disperavo per lui, lui era andato in qualche posto esotico a spassarsela con chissà chi, fantastico.
Si piazzò difronte a me ed inarcai un sopracciglio confusa, che cosa voleva?
"Mi spieghi perchè cazzo hai risposto in quel modo ad Allison!?" disse fuorioso.

Non ci vedevamo da due settimane, non si era fatto vivo neanche per sbaglio, mi aveva ignorata e aveva il coraggio di chiedermi come mai avevo risposto male a sua figlia, seriamente?
Non dissi nulla, mi limitai a guardarlo negli occhi con tutta la rabbia e la tristezza che avevo in corpo, volevo che attraverso i miei occhi, capisse quanto ero stata male, volevo che leggesse la mia anima.. ma a quanto pare Harry Styles non sapeva leggere.
"Natalia rispondi cazzo!"
'Fai sul serio?' pensai.
Decisi di aprire bocca e dissi solo "Due settimane", mi guardò confuso, non capiva.
Stavo per andarmene, ma prese il mio polso e mi fece girare di scatto, facendomi sbattere contro il suo petto.
"Mi spieghi che hai?" mi chiese con tono più calmo.
"Davvero non riesci a capire!?" alzai di poco il tono di voce.
Avevo solo voglia di andare a casa ed affogare nel mio dolore.
"Te ne sei andato" dissi facendo un respiro profondo.
"Sono stata di merda in questi giorni per colpa tua perchè mi mancavi e hai anche il coraggio di rimproverarmi per come ho risposto ad Allison, davvero Harry? Due settimane che non mi vedi e tutto quello che hai da dire é questo?" finalmente mi ero liberata.
Stava per aprire bocca ma lo bloccai "L'abbronzatura ti sta bene comunque, spero tu ti sia divertito" e me ne andai.
Ero veramente distrutta, non solo da quella conversazione, ma in generale da tutto quanto.
Non riusciva a capire che mi ero affezionata a lui e che iniziavo a provare qualcosa, forse perché per lui non era così, probabilmente.


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