Best friend's daddy. ||H.S.||

Capitolo 42

Non ero mai svenuta prima di oggi, mai successo.
Non potevo di certo sapere che la sensazione che si prova, è terribile.
Mi trovo in una stanza, buia.
Attorno a me non vedo niente, guardo meglio e noto una porta in legno scuro.
Sembra abbastanza vicina, così decido di cominciare a correre, per raggiungerla.
Ma la porta si allontana sempre di più, corro più forte che posso, il respiro comincia a farsi pesante.
Mi fa male il petto, ma non voglio smettere, devo arrivare alla porta.
"Natalia!" la voce di Harry mi interrompe e mi spaventa allo stesso tempo, mi fermo di botto.
Lo cerco ma non lo trovo, guardo a destra, a sinistra, in alto, in basso ma niente, non lo vedo.
"Natalia cazzo svegliati!!" continua ad urlare, svegliarmi? Ma che succede? Sono già sveglia.
Dove mi trovo? Dove sei Harry?
La testa comincia a farmi male, quando noto che la porta, si trova proprio davanti a me, apparsa come per magia.
Appoggio la mano sulla maniglia, spingo forte e una luce mi acceca gli occhi.
Riapro gli occhi di scatto, la prima cosa che vedo è il volto di Harry attaccato alla mia faccia.
Sono sdraiata, sul pavimento freddo.
"Cazzo finalmente" mormora mentre mi abbraccia forte.
Sono confusa, cos'era quella luce? Cosa mi è successo?
"Come stai?" Harry sistema un cuscino dietro il mio collo.
"Non mi sento bene" ammetto, ho la gola secca e mi fa molto male la testa.
Harry si alza velocemente, non riesco a vedere cosa combina perchè non posso muovere il collo, mi fa malissimo.
Ritorna da me con un bicchiere pieno di acqua, "Tieni, bevi", avvicino lentamente le labbra al bordo del bicchiere e bevo un piccolo sorso.
"Bevi di più piccola.." mi blocco immediatamente nel sentire come mi ha chiamata, ' piccola.'
"C-come mi hai ch-" cerco di parlare ma mi zittisce, appoggiando una mano sulla mia guancia.
L'accarezza dolcemente, sfiorando appena la pelle, il suo tocco è rilassante e la sua mano è calda.
Inclino leggermente la testa sulla mano che è ancora attaccata alla mia guancia, voglio sentirlo maggiormente.
Chiudo gli occhi e sospiro, mi sento così stanca.
"Sono arrivate le pizze comunque..." sussurra Harry, immediatamente spalanco gli occhi e mi metto a sedere.
Lo guardo con un sorriso a trentadue denti, "Andiamo allora!" mormoro goffamente mentre mi alzo.

Corro verso il tavolo, ho un capogiro e mi appoggio alla parete.
Vedo i due cartoni di pizza appoggiati, li sistemo e prendo due bicchieri, poi vado in frigo e cerco la cocacola, ma non la trovo.
"Cazzo non c'è la cocacola" piagnucolo mentre Harry si mette a sedere e ride sonoramente.
Mi piego per cercarla meglio e finalmente la vedo infondo al frigo sotto la lattuga, si era nascosta.
Mi sporgo per prenderla quando sento una presenza dietro di me e ci metto poco a capire che si tratta di Harry.
"Che stai fac-" a quanto pare oggi non vuole farmi parlare, si avvicina ancora un po' e riesco a sentire il rigonfiamento sui suoi pantaloni, che mi fa accaldare.
Perchè lo sta facendo? Era questo il suo obbiettivo sin dall'inizio?
Mi sento una cogliona per aver pensato che fosse cambiato, è rimasto sempre lo stesso idiota.
"Harry.. basta" commento vedendo che non si toglie, la schiena comincia a farmi male ed il frigo è rimasto aperto per troppo tempo, non vorrei che si rovinassero quelle quattro cagate che contiene.
Si sposta e finalmente posso rialzarmi, chiudo il frigo e mi giro immediatamente, allontanandomi.

"Scusa.." risponde, lo odio. "È che.." si avvicina a me ed indietreggio fino a sbattere contro il tavolo, "Non riesco a resistere.." prende una cioccia dei miei capelli e se la attorciglia tra le dita.
Preme con fermezza le mani sui miei fianchi e appoggia la testa sull'incavo del mio collo, "Il tuo profumo.. mi fa impazzire.." mi sfiora con il naso le clavicole.
Per quanto io voglia ammettere di non volerlo, lui è il mio punto debole e lo sarà per sempre.
Lascia dei piccolo baci sul mio collo, poi succhia e morde avidamente ogni punto.
Un verso di piacere fuoriesce dalla mia bocca, Harry sorride compiaciuto, sa dell'effetto che ha su di me.
La sua mano percorre tutto il mio petto, soffermandosi sul seno, lo stringe.
Sta per togliermi la maglietta, ma lo fermo prendendo il suo viso fra le mie mani.
Lo guardo negli occhi, dopodiché stampo un piccolo bacio sulle sue labbra, un bacio sincero.
Subito dopo, riprendiamo da dove eravamo rimasti.

🎁🎁🎁

Harry mi accarezza i capelli dolcemente, mentre la mia testa è appoggiata al suo petto nudo.
Abbiamo fatto l'amore ed è stato bellissimo, non era solo sesso, sentivo qualcos'altro.
In realtà, con lui non è mai stato sesso. Forse le prime volte, ma nemmeno. Ho sempre sentito una connessione speciale tra me e lui.
È come se ci fossimo detti tutto senza aprire bocca, ogni bacio, ogni sfioramento ha significato tanto per me, perchè è successo con lui.
Ci siamo mancati, questo è evidente, ma solo perché abbiamo fatto l'amore non significa che torneremo insieme, le cose sono un po' più complicate.
Io non amo Harry, cioè non lo amo più e non sto con qualcuno senza amarlo, non basta solo l'attrazione.

"Stavo pensando ad una cosa" interrompe i miei pensieri, giro il viso verso di lui per guardarlo.
"A cosa?"
"A noi" ammette, non rispondo e lo lascio continuare, purtroppo ho già capito dove vuole arrivare.
"Tutto questo, mi piace così tanto e mi piace stare con te, io voglio stare con te Natalia, voglio che ritorniamo la coppia di un tempo" corrugo immediatamente la fronte, è questo quello che vuole?
"Harry io non-"
"Aspetta, lasciami finire" annuisco e riprende a parlare.
"Voglio vivere con te Natalia, voglio che stiamo insieme, non devi amarmi per forza, ma non posso stare senza di te" é pazzo, è ufficiale.
Come può chiedermi questo? Solo per compiacere se stesso? È un egoista.
Non pensa a me? A come potrei stare?
Mi metto seduta, coprendo il mio corpo con il lenzuolo, mentre lui è ancora sdraiato
"Harry io non ti amo" gli ricordo, "Come posso stare con te?"
"La nostra relazione non deve essere per forza fatta di amore, stiamo bene insieme, ci divertiamo e scopiamo da Dio... io ho bisogno di te"
Lo guardo ancora incredula, tutto questo sembra surreale.

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