Capitolo 41

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Non so se ho fatto bene a farlo entrare, non so più niente ormai.
Ma non importa, è fatta.
Harry si accomoda sul mio divano, sotto il mio sguardo attento.
È così strano rivederlo qui, dopo tutto questo tempo, sembra passata una vita, in realtà sono sole poche settimane, forse un mese.
Ed è incredibile come tutto è cambiato in così poco tempo.
Gli occhi mi diventano lucidi per via dei ricordi, ma mi faccio forza, da sola come sempre.
Devo avere un aspetto orribile, occhiaie profonde, occhi rossi, capelli a cazzo di cane.
"Vuoi qualcosa da bere?" domando, per fortuna che mia mamma mi ha educata bene, annuisce.
Mi avvicino al frigorifero, "Succo, acqua.. cosa vuoi?" sembro una barman.
"Va benissimo dell'acqua grazie" riempio un bicchiere e glielo porto, poi mi siedo accanto a lui, non troppo vicino.
Beve un sorso d'acqua, come per rinfrescarsi, poi lo posa sul tavolino.
Continua a guardare dritto, davanti a se.
Sembra a disagio e lo sono anch'io se devo dirla tutta, non siamo più quella coppia che parlava e faceva di tutto.
A dire il vero, non lo siamo mai stati. Una coppia.
Adesso non c'è niente di cui parlare, non abbiamo niente da dirci.
"Ti trovo bene" rompe il silenzio, gira il viso per guardarmi meglio e penso si sia pentito subito di ciò che ha detto poco fa.
Ma non lo biasimo, faccio davvero schifo ora come ora, lui mi ricorda come la ragazza spensierata e bella di un tempo.
"Risparmiati queste stronzate, lo vedi benissimo che sono orribile" mormoro sistemando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Accenna una risata, mettendo in mostra le sue fossette, bellissime come sempre.
Poi si lecca le labbra e controlla l'orario sul suo orologio al polso.
Avrà da fare.
"Per me sei sempre bella" mi guarda negli occhi mentre lo dice, mi sono sempre sentita bella con lui, è vero.
"Allora, cosa stai facendo in questo periodo?"
Non capisco, perchè mi sta facendo tutte queste domande?
Che cosa vuole? Gli manco? Ha bisogno di compagnia e non ha nessuno? Ne dubito.
"Perchè mi fai tutte queste domande Harry, che cosa vuoi da me?" corrugo la fronte aspettando una risposta.
"Niente.. io non voglio niente, è solo che, dopo tutto quello che abbiamo passato, mi farebbe piacere mantenere un buon rapporto con te, sei una grande amica di Allison" evito di interromperlo per dirgli che in realtà sono la migliore amica e lo lascio continuare.
"Non voglio perderti, tutto qui"
Non so cosa dire, non ho mai mantenuto nessun tipo di rapporto con i miei ex, perchè semplicemente se era finita un motivo c'era, e qui ce ne sono più di uno.
Da un lato lo odio, odio questo uomo per avermi ingannata e per avermi fatto credere di poter essere felice con lui, lo odio e lo disprezzo con tutta me stessa.
Dall'altro lato invece mi considero una persona migliore, buona e comprensiva, ma non capisco perchè vuole mantenere un rapporto pacifico con me, cosa dovremmo fare?
Uscire come due amici? Chiamarci il weekend? Andiamo, sarebbe imbarazzante.
Per non parlare del fatto che non riuscirei più a stare nello stesso luogo insieme ad Allison, come per esempio a casa loro.

"Ho trovato un lavoro" comincio a parlare senza rendermene conto, forse ho solo bisogno di sfogarmi con qualcuno e lui al momento è l'unico con cui possa farlo.
"Guadagno bene e ricevo anche delle mance"
Harry si sistema meglio sul divano per potermi ascoltare attentamente, è uno stupido piccolo gesto, ma che apprezzo tanto.
Non tutti sanno ascoltare e non tutti lo fanno.
"Solo che.. gli orari sono estenuanti, credevo di farcela, ma sono sempre molto stanca" sospiro.
"Perchè non provi a prenderti qualche giorno di pausa?"
Scuoto la testa, "Non posso, sto lavorando bene e non voglio avere nessun trattamento speciale, tra qualche mese la scuola finirà e potrò riposarmi d'estate"
Annuisce comprensivo, dopodiché mi rifila un'occhiata attenta, "Sei cambiata parecchio eh"
Mi mordo il labbro, di che cambiamento parla?
"In che senso?"
"La vecchia Natalia non mi avrebbe nemmeno aperto la porta, ed adesso guardaci, sono nel tuo divano e stiamo parlando civilmente, nonostante..." fa una piccola pausa, "Nonostante tutto quello che ti ho fatto"
È vero, la vecchia me non gli avrebbe permesso nemmeno di aprire bocca, questa cosa però non doveva farmela notare.
Odio ricordare tutto quello che mi ha fatto, io voglio solo dimenticare e stare bene, ma perchè continua a ripetermi che mi ha fatto male? Io lo so già da sola, lo so benissimo.
Non mi piace quando mi si sbatte la verità davanti agli occhi, non mi piace per niente.
Decido che è arrivato il momento di mandarlo via, è rimasto anche per troppo.
"È ora di andare" commento mentre mi alzo velocemente, stessa cosa che fa lui.
"Perchè?" inarca un sopracciglio, vuole restare?
"Non devi andare?" immagino che adesso abbia una vita, penso addirittura una compagna, quindi perchè trattenersi qui?
"No, non devo fare nulla, mi piacerebbe restare, se lo vuoi"
Lo guardo dal basso, incapace di proferire parole.
"Cosa vorresti fare?" controllo l'orologio e noto che sono le sette e cinquanta.
"È quasi ora di cena" gli faccio notare, infatti.
"Che ne dici di ordinare delle pizze? Come ai vecchi tempi" strabuzzo gli occhi, è pazzo.
Vuole cenare, con me.
"Harry non credo sia il-" non mi permette di finire la frase, perchè le sue mani prendono le mie e le stringono.
"Per favore, è solo una cena, voglio passare del tempo con te"
Buffo come voglia passare del tempo con me adesso,
deve essersi davvero pentito di ciò che ha fatto.
Dovrei perdonarlo?
Scuoto la testa, guardo le nostre mani intrecciate, una nostalgia mi pervade il corpo.
Inizio a sentire molto caldo, la testa comincia a girarmi e l'ultima cosa che vedo è Harry, dopodiché il buio.





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