Capitolo 8

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Vic si stava preparando per uscire. Quella sera ci sarebbe stata la festa di Aurora, una delle sue migliori amiche, ed era riuscita a convincere tutti i ragazzi a tornare un giorno prima a Roma per quell'occasione. Dopo essersi fatta una doccia veloce aveva indossato un vestito dorato che le arrivava a metà coscia e che le lasciava scoperta una parte della schiena con sotto degli stivaletti neri. I boccoli biondi le ricadevano morbidi sulle spalle e la matita nera metteva in risalto le sue pozze blu. Le labbra erano di un colore rosso scuro che metteva in risalto le sue labbra né troppo sottili né troppo carnose. Dopo aver fatto gli ultimi ritocchi e essersi specchiata un'ultima volta prese in mano la sua borsetta e si avviò verso la porta. Appena uscì salì in macchina di Thomas che la stava aspettando ormai da dieci minuti

" pensavo sarei rimasto qui per sempre" le disse lui trattenendo un sorriso

" se fossi scesa prima non sarei stata così bona" ribattè lei prontamente  suscitando la risata del chitarrista

"Dove sta sto posto?" Chiese lui.

Vic gli mise il navigatore sul telefono in modo da facilitargli le cose. Poi alzò il volume della radio al massimo abbassando i finestrini e iniziando a ballare e a cantare come una pazza.

Appena arrivarono Vic vide subito la macchina di Damiano posteggiata fuori dal locale, segno che il batterista e il cantante fossero già arrivati.
Entrarono nella grande sala piena di gente che finiva con una grande pista da ballo. I due si diressero subito verso la festeggiata facendogli gli auguri. Vic rimase con lei a parlare delle ultime cose dato che per colpa del tour non si erano potute vedere più di tanto mentre Thomas si diresse in cerca degli altri due.
Quando la musica si fece più forte la bionda e la sua amica si buttarono in pista scatenandosi insieme dopo molto tempo in cui non lo avevano fatto. Victoria in quel momento si sentiva felice, al suo posto, a casa. Adorava stare con le sue amiche perché  la facevano sentire bene, la facevano ridere e quando stava male erano lì per consolarla. Quando alzò lo sguardo i suoi occhi chiari si scontrarono con quelli scuri e tetri di lui. Si ricordò in quel momento di non averlo neanche cercato per salutarlo. Ma infondo non lo aveva fatto neanche lui. Lo sguardo di Damiano vagò su tutta la figura della ragazza che improvvisamente sentì il suo corpo andare completamente in fiamme. Era più forte di lei, proprio non riusciva ad essergli indifferente. E quando lo vide uscire con una sigaretta tra le labbra cercò  di lottare con tutta se stessa per rimanere lì dov'era e fare finta di niente, ma poi come al solito fallì miseramente inventandosi  una scusa penosa davanti agli altri solo per poterlo seguire. Appena uscì il silenzio la invase. Si sentiva solo il rumore dei suoi tacchi e nella sua visuale c'era solo la figura di Damiano di spalle.

" ciao Vic" disse lui quasi in un sussurro

Victoria si avvicinò lentamente posizionandosi accanto a lui.

" posso ?" Chiese lei indicando la sigaretta con un cenno della testa.

Damiano sorrise  avvicinando il filtro alla bocca di lei e facendola aspirare leggermente. tossì per poi avvicinarsi nuovamente probabilmente per fare un secondo tiro. Il ragazzo allontanò il suo viso dalla sigaretta.

" tu non hai bisogno di questo" disse lui buttando bruscamente la sigaretta a terra e incatenando i suoi occhi in quelli della bassista.
" ne di questo.."continuò levandole leggermente un po' del rossetto dalle sue labbra " ne di questo" disse poi con voce roca sfiorandole delicatamente la scollatura sulla schiena.

" quel rosso può solo coprire il colore afrodisiaco delle tue labbra perfette, tutto quel nero può solo sporcare i tuoi occhi che comunque risalterebbero anche in mezzo ad un'infinità di occhi. Quel vestito può solo mettere in mostra ciò che alla fine solo io potrò mai toccare anche se lo vorrebbero tutti." Il petto del ragazzo si alzava e si abbassava freneticamente mentre i suoi occhi scorrevano  su tutta la sua figura facendola sentire nuda e vulnerabile

" sei maledettamente bella senza bisogno di fare niente, senza metterti niente in faccia o qualcosa di aderente addosso. Sei bellissima quando ti alzi la mattina e hai i capelli in disordine e il broncio sulla faccia e quando vai a dormire con addosso le mie magliette che ti arrivano fino al ginocchio. Sei bellissima quando sei assorta nei tuoi pensieri, quando riesci a farmi sorridere e farmi ritornare in me quando mi arrabbio. " continuò sfiorandole la guancia con le mani

" ti basta respirare per fottermi il cervello, mi basta un tuo sguardo per perdere la ragione.. ti basta essere come sei per mandarmi fuori di testa perché ti guardo e so che non potrò mai averti" concluse mentre una lacrima rigava il suo  volto.

Vic Abbassò lo sguardo incapace di reggere il suo e fece un passo indietro.

" hai ragione non potrai mai" disse la ragazza iniziano poi a correre velocemente verso l'interno del locale.

𝑺𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒖𝒏 𝑪𝒂𝒔𝒊𝒏𝒐 𝑺𝒕𝒖𝒑𝒆𝒏𝒅𝒐 // Damiano x VictoriaOù les histoires vivent. Découvrez maintenant