Capitolo 4

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Ero distesa sul letto ormai da ore, con le cuffie dell'iPod in ripetizione casuale nelle orecchie e gli occhi chiusi.

Continuavo a sorridere e a pensare che, tra poche ore, sarei andata con Zayn ad una festa alla quale ci sarebbe stato anche Louis con Elise, finalmente: sarebbe stata una serata perfetta.

Quando finalmente aprii gli occhi mi resi conto che era ormai ora di cominciare a prepararsi. 

Feci una lunga doccia calda e mi avvolsi in un accappatoio non appena uscii, osservando i capelli bagnati allo specchio e decidendo di asciugarli in modo che le curve bionde scendessero morbide oltre le mie spalle. 

Quando finii di sistemarli mi diressi, ancora in accappatoio, verso l'armadio, dal quale tirai fuori il vestito nero che avevo comprato insieme alle mie amiche: dal momento che era ancora presto e che non volevo rovinarlo indossandolo subito, lo poggiai però momentaneamente da parte.

Pensai quindi prima al trucco, contornando gli occhi verdi con eyeliner e mascara, mentre per le labbra optai per un lucidalabbra trasparente.

Infilai poi le calze lentamente per non rischiare di romperle e infine indossai il vestito, concludendo con delle scarpe con il tacco nere e una pochette argentata che riprendeva il colore della fascetta delle scarpe.

Mi guardai allo specchio, aggiustando il vestito: sopra aveva una scollatura a cuore che metteva in risalto il seno, mentre lungo i fianchi scendeva aderente. Sorrisi, abbastanza soddisfatta del risultato, e pensai che sarei dovuta andare a fare shopping con le mie amiche più spesso, non solo prima di qualche festa. 

Diedi un'ultima sistemata ai capelli, afferrai il cappotto e scesi al piano di sotto.

«Mamma mi presti i tuoi orecchini?» le gridai mentre scendevo le scale. 

Si affacciò dalla porta della cucina e sorrise guardandomi.

«Hey, per chi ti sei fatta così bella stasera?» mi chiese, facendomi segno di seguirla nella cucina.

«Mi andava di prepararmi per bene.» risposi semplicemente mentre entravo nella stanza, dove trovai anche mio padre intento a leggere il giornale ma, sentendomi entrare, lo abbassò e mi guardò.

«Eve, hai dimenticato di mettere il pantalone?» disse ironicamente mio padre, riferendosi al vestito corto anche se non in modo eccessivo.

«Dai, Will, lasciala stare! Sta benissimo così. - mi sorrise mia madre, frugando nella sua borsa alla ricerca degli orecchini - E poi se ha passato così tanto tempo a prepararsi un motivo ci deve essere, no?» continuò in tono malizioso, facendo ridere mio padre. 

Immediatamente arrossii: odiavo quando si comportavano così, mi facevano solo sentire in imbarazzo. E poi si chiedevano anche perché non avessi mai portato nessun ragazzo a casa.

Mia madre mi porse gli orecchini e io li afferrai velocemente. In quel momento suonò il campanello e, senza neanche lasciargli il tempo di fare commenti o battutine varie su chi potesse essere alla porta, mi affrettai a salutarli.

«Okay, credo che questa conversazione sia durata fin troppo a lungo. - diedi un veloce bacio sulla guancia a entrambi - Io vado. Torno più tardi.» li avvertii mentre indossavo il cappotto e mi avviavo verso la porta, sentendoli borbottare qualcosa tra loro.

Afferrai la maniglia e presi un respiro profondo: non sapevo perché, ma ero abbastanza agitata per quella serata sebbene non ce ne fosse motivo.

Quando aprii la porta mi ritrovai di fronte Zayn che, appena incrociò il mio sguardo, mi rivolse un grande sorriso che subito ricambiai: dannazione, era incredibile quanto un suo solo sorriso poteva farmi incantare per qualche secondo.

The Words I Never Told YouOù les histoires vivent. Découvrez maintenant