Capitolo 34

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Cap.34

La sveglia mattutina di Marinette fu una Alya stile uragano tropicale che, turbolenta, piombò direttamente sul suo letto per avere informazioni fresche sulla prima cena ufficiale dell'amica presso la casa dell'amato e nulla l'avrebbe fermata!

Una Sabine complice e, allo stesso tempo, curiosa, aveva fatto il resto e così accadde che la giovane fashion designer fu colta dal grido di buongiorno dell'amica direttamente nelle orecchie: "MARIBUG!! SVEGLIAAAA!" - le urlò Alya praticamente sul naso, mentre era ancora mezza intontita per la nottata passata a guardare il soffitto ed a rimuginare su quanto accaduto.

"Alya, ti odio!" - disse ancora con la bocca impastata la corvina.

"Sveglia, pigrona! Oggi è il gran giorno della festa e tu continui a fare nulla e, soprattutto, a non dirmi ancora niente della mega serata di ieri con l'amore della tua vita ed il tuo futuro suocero!" - sbobinò tutto d'un colpo l'aspirante giornalista.

"Alya, se mi dai il tempo di un caffè - magari due - ti racconto, ma ... "- Marinette tentennò.

"Ma??? "- fece eco l'amica.

"Ma ci sono delle novità importanti, purtroppo non sul fronte che pensi tu!".

"Che tipo di novità? Dovresti essere in adorazione del tuo bel biondino ed invece sei ancora sotto le coperte a fare la misteriosa. Che ti prende?".

Marinette si alzò e, con fare serio, confidò all'amica poche semplici parole: "Il padre di Adrien è Papillon!".

La vide sbiancare.

"Non... non è uno scherzo, perché se lo fosse sarebbe veramente di pessimo gusto!" - provò a buttarla lì l'amica, ma lo sguardo cupo sul volto dell'amica fu la conferma più valida di qualsiasi spergiuro.

"Oh mio Dio!" - esclamò la mora, portandosi una mano di fronte alla bocca, quasi quelle parole potessero ferire.

"Già. Ed ora sai anche per quale motivo la cena di ieri sera è stata piuttosto indigesta".

Il silenzio piombò nella stanza.

"Cosa... cosa è successo ieri sera? E come lo hai scoperto?" - chiese Alya in preda alla preoccupazione.

"Ti racconto tutto dopo, te lo prometto, ma per ora dobbiamo parlare con Maestro Fu" - e detto questo, la corvina scese dal letto, sotto lo sguardo sbigottito dell'amica e l'occhio vigile dei due kwami che le accompagnavano.

Sabine intercettò le due amiche direttamente nella panetteria, offrendo loro due croissant appena sfornate che, immancabilmente, suscitarono l'ovazione delle giovani donne.

Durante la colazione, però, l'aria del gruppetto si fece tesa e Sabine, sulle spine, fu la prima a parlare: "Come è andata ieri sera?" - chiese quasi con timore.

"Una serata tranquilla" - rispose la figlia, continuando a masticare.

"E ...?" - provò ad insistere la madre.

"E, niente. Ho scoperto di avere qualcosa in comune con Gabriel Agreste, oltre che al discorso moda" - confermò didascalica la figlia.

"Sarebbe?" - si incuriosì la donna.

"Che pure lui ha una passione per le farfalle!" - esclamò la giovane.

"Per le farfalle?" - si incuriosì la donna - "da quando a te interessano le farfalle?".

"Da quando ho ricevuto il Miraculous!" - confermò la corvina, senza esitare.

La madre la guardò stupita e confusa, cosa che non passò inosservata.

"Non ti preoccupare, mamma. Appena possibile ti spiegherò tutto, ma ora devo andare. A dopo".

"Arrivederci signora Cheng" - salutò la mora, uscendo con l'amica da casa Dupain.

Appena fuori dalla porta, lo sguardo interrogativo di Alya obbligò Marinette a dare una spiegazione.

"Non le potevo di certo dire che Gabriel è Papillon!" - le disse sottovoce.

"Perché?".

"Voglio prima parlare con il maestro e poi decidere sul da farsi".

"Ma non credi che così potresti metterli in pericolo?".

"A dirla tutta, sono sicura che lo siano già!" - confermò mestamente - "Così come te, Nino e qualsiasi altra persona che mi sta vicino".

Il pensiero della giovane fashion designer volò ad un biondo di sua conoscenza, questa volta, però, senza sentirsi mancare le gambe, come le succedeva di solito.

Che rapporto c'era tra Adrien, Papillon e Chat Noir? Vero che Adrien e Gabriel erano figlio e padre, ma Chat? La domanda le era frullata per la testa tutta la notte, ma si era imposta di non chiedere altro a Tikki, per non andare a scoperchiare altri vasi di Pandora della piccola Kwami, ciononostante il dubbio la stava attanagliando e, senza saperlo, le fece abbassare la guardia.

Fu Alya a spingerla improvvisamente di lato, facendole scansare un dardo, ed evitandole una fine precoce.

"Ma che ???" - l'apostrofò stizzita la fashion designer.

"Si dia il caso che ti abbia appena salvato il culo, Mary" - disse di rimando Alya, indicandole l'essere colorato che svolazzava bellamente sopra i tetti di una Parigi in pieno fermento.

"Maledizione! Non ora!" - imprecò la corvina.

"Dai, abbiamo del lavoro da fare!" - suggerì l'aspirante giornalista, imboccando un vicolo stretto e nascosto per procedere alla trasformazione - "Tuo suocero si sta dando da fare ...".

"Già" - ammise la giovane - "e lo vedo anche molto attivo ed in salute!".

Gabriel si era svegliato presto, come era solito fare, ritrovandosi però ancora abbracciato alla teca della moglie.

La prima cosa che fece fu quella di ricomporsi e metter insieme tutte le idee che gli erano frullate per la testa durante tutta la notte. Non restava che mettere in atto il suo progetto e quale miglior occasione se non una bellissima sensazione negativa che, percepita chiaramente, gli avrebbe fornito un bel akumizzato pronto a servirlo.

Il tempo necessario ad una certa farfalla nera di raggiungere l'obiettivo e si scatenò il caos.

MarinetteWhere stories live. Discover now