I colori dell'amore.[Charles Leclerc]✅

Venti

📍Montreal, giorno della gara.

Maëlys' pov

Ieri si è tenuta la seconda prova libera e abbiamo fatto un po' schifo.
Sul serio, le auto si sono rotte dopo nemmeno di cinque giri.
Sebastian e Charles erano furiosi; per questo motivo abbiamo riaggiustato le auto e le abbiamo controllate centinaia di volte per fare in modo di non perderci nessun problema.
Le ultime prove libere si sono tenute questa mattina e ringraziando gli Dei, Seb e Charles sono arrivati primi e secondi.

La gara inizia tra dieci minuti e sono molto nervosa.
Porto il filtro giallo dell'ennesima sigaretta alla bocca e dopo averlo stretto tra le labbra, prendo un profondo tiro, mandando il fumo dritto nei miei polmoni. Chiudo gli occhi poggiando la testa contro il palo grigio, quasi argentato che sta attaccato alla mia postazione radio e butto fuori il fumo con uno sbuffo.
Il suono della voce di Adam Levigne nelle orecchie nel mentre che canta Daylight mi fa rilassare leggermente ma non più di tanto.

Percepisco sulla schiena la maglia bagnata di sudore a causa della tuta fucsia che indosso per poter partecipare al Pit-stop di Charles durante la gara.
Sbottono la zip sul davanti, sospirando di piacere quando un getto di aria fredda mi arriva contro.

Avvolgo il braccio intorno al palo bollente, prendendo un altro tiro dalla sigaretta, puntando lo sguardo sulla punta delle mie scarpe nere.
Arriccio la punta del naso quando parte She will be loved picchiettando la punta del dito contro la cicca, facendo cadere la cenere in eccesso.
Una mano abbronzata mi toglie la sigaretta incastrata tra le mie dita e la butta a terra, calpestandola con la suola della scarpa.

Con lo sguardo ancora basso vedo un casco con la bandiera di Monaco stampata su di esso e capisco che si tratta di Charles.
Sfilo gli auricolari mettendoli dentro la tasca della tuta ed alzo lo sguardo sul suo viso.

"Ti fa male." Dice poggiando il casco sul mio sgabello, poggiando la schiena contro il micro tavolo, incrociando le braccia al petto.
"Non dovresti essere qui." Appoggio la spalla contro il palo osservandolo in volto.
"Avevo bisogno di vederti."
Accenno un piccolo ghigno divertito inclinando la testa di lato.
"Mi hai visto, vai alla tua auto adesso."
Scuote la testa passandosi la mano tra i capelli corti, sbuffando.
Si stacca dalla mia postazione e dopo avermi lanciato un occhiata, mi da le spalle e va alla griglia di partenza.

"Perché il casco di Charles è qui?" Domanda Ryker sedendosi alla sua postazione.
Sollevo la mano e me la sbatto in testa.
Sfilo velocemente la tuta fucsia fosforescente e dopo esser rimasta in pantaloncini bianchi e la maglia rossa della ferrari, prendo il casco di Charles e faccio cenno a Ryker.

Corro, sorpassando tante di quelle persone che ho perso il contro dopo la ventesima.
I polmoni bruciano alla ricerca di aria; sollevo lo sguardo sul grande orologio e sbianco.
Tra meno di tre minuti devono iniziare il giro per riscaldare le gomme.
Corro più velocemente stringendo la presa sul casco del castano.
Raggiungo la griglia di partenza e vedo Paolo guardarsi intorno.
Non appena mi intravede, sospira sollevato.
Arrivata affianco alla macchina di Charles, gli porgo il casco che prende immediatamente e mi stringo le mani sul braccio di Paolo che prontamente mi afferra tenendomi ferma.

Charles mi passa la cannuccia della sua borraccia e prendo un gran sorso di acqua intanto che il mio petto continua a muoversi velocemente.
Si alza dal sedile e si sporge verso di me, afferra la mia mano e mi tira verso di lui.
Con il poco equilibrio che ho, poggio il palmo della mano sul suo petto per reggermi.
Avvicina il viso al mio e lascia un bacio sulla mia fronte, accennando un sorriso contro di essa; lo capisco percependo la forma delle sue labbra tirate verso sù.
"Fagli il culo." Mormoro a bassa voce, in modo tale che solo lui possa sentirmi, annuisce e mi stacco da lui.
Lo osservo mettersi il casco e prima di tirare giù la visiera mi fa un occhiolino.