Trentatre

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📍Ungheria, Hotel-Circuito
🎧 Louis Tomlinson - Walls

Maëlys' pov

"Buongiorno dormigliona!" Lando si butta, letteralmente a peso morto, sul mio corpo ancora addormentato.
"Non sono stato io!" Urla Charles al mio fianco, scattando all'istante a sedere sul materasso.
"Today is a good day!" Urla Max, entrando dentro la stanza seguito da Pierre che regge tra le mani tre bicchieri di starbucks.
"Morite." Borbotto mettendomi a pancia in giù. Nascondo la testa sotto il cuscino e stringo tra le mani il lenzuolo.

"Lys, ehi." Una mano calda, accarezza delicatamente tutta la mia schiena.
Sorrido, lasciando la presa sul lenzuolo. Viene lentamente sfilato intanto che la mano continua ad accarezzarmi.
"Abbiamo cercato di farti dormire il più possibile, ma adesso è il momento." Sussurra al mio orecchio.
Apro gli occhi e mi ritrovo a pochi centimetri dal mio viso, il viso di Pierre.
"Gasly, se non fossi fidanzata con il tuo migliore amico, ti avrei chiesto di sposarmi." Ridacchia alle mie parole e mi porge una tazza fumante.
Mi metto a sedere, prendo la tazza es inizio a bere in silenzio il mio tea ai frutti rossi, intanto che Pierre sta tirando fuori i miei vestiti dall'armadio, li osserva e quelli che non gli piacciono li butta a terra.

"Benvenuti in questa nuova giornata. Oggi è il giorno di gara qui in Ungheria, e stiamo con la coppia più chiacchierata del momento! — La giornalista indica me e Charles. Il monegasco sorride ampiamente e prende in mano il microfono che ci stanno passando. — Allora ragazzi, come state vivendo questa vostra relazione?"
"Direi molto bene, non è così, Lys?" Charles mi guarda ed io annuisco.
"Maëlys, hai qualche aneddoto da raccontare sul pilota Ferrari?"
Prendo il microfono e guardo prima la giornalista e poi Charles.
"Lui canta sotto la doccia.
Ma canta cosi forte, che riesce a farsi sentire dalle stanze dei nostri amici." Dico immediatamente e la giornalista scoppia a ridere.
"È bravo a cantare?"
Scuoto la testa.
"Un giorno ero in stanza di Pierre e Max, stavamo - anzi stavano - giocando alla Play, io ero sdraiata sul letto insieme ad Alex e Lando, ad un tratto vedi Alex che si alza, con il viso completamente bianco ed un espressione di pura paura. Io e Lando stavamo vedendo un film dal computer ed avevamo le cuffiette quindi all'inizio non abbiamo capito, quando le abbiamo tolte, si sentiva Charlie cantare, ma più che cantare sembrava un rito di esorcismo. Siamo scoppiati a ridere all'istante. Tutt'ora Alex, quando si trova con Charles nella stessa stanza, gli sta a distanza di sicurezza."
Charles sbuffa e la giornalista continua a ridere fortissimo.
"Quindi possiamo dire che Charles, se mai dovesse lasciare il mondo dei motori, il mondo musicale non fa per lui." Io e Charles annuiamo immediatamente alle sue parole.
"Passiamo al lavoro adesso. Vi trovate bene a lavorare insieme, pur nonostante la vostra relazione?"
"Sì, ma perché entrambi abbiamo messo subito in chiaro che la nostra vita privata non comprometterà il nostro lavoro anzi, da quando stiamo insieme lei è anche diventata più dura nei miei confronti quando si tratta di team radio. Non che prima fosse molto morbida, ma entrambi non ci lasciamo 'distrarre' dal fatto che stiamo insieme." Questa volta a parlare è Charles.
"Maëlys, come vedi la gara di oggi?"
"Beh, diciamo che durante le prove libere, abbiamo avuto qualche difficoltà. Certo, le qualifiche sono andate meglio, ma potevamo puntare ad una prima fila rossa, piuttosto che una terza fila. Ma siamo molto sicuri sulla macchina, i piloti sanno quello che devono fare e chissà, magari riusciremo a vedere uno dei due a podio sempre se le Mercedes e le Red Bulla facciano qualche errore."
"Da una fonte anonima, c'è stato detto che in passato l'auto di Charles è stata sabotata ma né la FIA né la scuderia ha mai rilasciato questo dettaglio, è dunque vero?"
"Purtroppo lo è, è successo molto tempo fa e ringraziando il cielo in macchina c'ero io e non Charles.
Non mi sono fatta nulla e la macchina da quel momento è sempre stata perfetta anzi, quel fatto ci ha portato a controllarla nei minimi particolari più spesso."
"Come pensi sia successo?"
"Non saprei sinceramente. Ma abbiamo dimenticato quel fatto e siamo andati avanti."
"Prossimo anno, comincerà il campionato femminile della formula uno, cosa ne pensate?"
Charles prende immediatamente il microfono e circonda con il braccio libero il mio fianco.
"Siamo entusiasti di quanto avanti siamo andati. Sono certo che sarà un ottimo campionato e siccome abbiamo le stesse città con date differenti di pochi giorni tra di loro, staremo in prima fila per sostenere il nostro team femminile." Dice e la giornalista annuisce alle sue parole.
"Adesso vi lasciamo tornare al vostro lavoro, è stato un piacere parlare con voi. Grazie per averci regalato dieci minuti del vostro tempo." Io e Charles salutiamo la giornalista e poi torniamo dritti alla scuderia.

"Ma che diavolo?" L'urlo di Ryker al mio fianco, le sue parole, rispecchiano quello che tutta la scuderia del cavallino rampante sta pensando in questo preciso istante.
"Se non danno una penalità a Bottas, faccio una strage!" Urla Jerome.
Io sono rimasta senza parole.
La gara è iniziata, e Max, ha quasi distrutto la monoposto di Charles, che è stato costretto a tornare immediatamente ai box, cambiare le gomme e la parte davanti della macchina. Ha perso tutte le posizioni nell'arco di trenta secondi, nemmeno.
Sono rimasta in silenzio, ed ho lasciato correre.
Charles, fantastico: oltre al giramento di coglioni che gli è preso — ha insultato Max in tre lingue diverse — si è fatto il culo, e non solo è tornato tra i primi cinque, ma ha letteralmente superare l'olandese con un sorpasso quasi impossibile.
La gara è proseguita tranquilla da lì in poi, con Vettel al terzo posto, Hamilton al primo e Bottas al secondo.
Ma poi dopo che il tedesco ha sorpassato Bottas, sono iniziati i casini.

Bottas ha iniziato a chiedere più potenza, e gli stronzi della mercedes glie l'hanno pure concessa.
Lì poi, il botto. Per sorpassare Sebastian, gli ha distrutto una gomma.
Fortunatamente mancavano pochi metri al traguardo.
Sebastian è riuscito ad arrivare secondo, pur avendo una gomma in meno e Valtteri, sta aspettando che la Fia, decida quale 'punizione' dargli.

"Okay ragazzi, li abbiamo entrambi a podio!" Urla Carlo, attirando l'attenzione di tutti i presenti.
Tiro un sospiro di sollievo, perché dopo quello che è capitato a Charles, meritava molto di più. Ma sono comunque felice per il team.

Come da rituale, con Ryker corriamo sotto al podio.
Charles e Sebastian non esultano nemmeno, entrambi troppo arrabbiati.
Fanno come di consueto la loro intervista e poi vanno dritti nella stanza che li ospiterà per i prossimi minuti.

Non appena scendono dal podio, schivano intervistatori e fans e corrono dritti nei loro motorhome, devono smaltire la rabbia, li capisco perfettamente.

Busso alla porta della camera privata di Charles e solo quando la chiave scatta nella serratura, entro nella sua stanza.
Rimango in silenzio, con la schiena appoggiata alla porta.
Lui, cammina avanti ed indietro, parla in francese — e mi è quasi impossibile sapere cosa sta dicendo, ma posso immaginarlo.
Dopo un ora, nella stessa situazione, Charles si ferma all'istante, mi guarda e poi mi abbraccia fortissimo.

"Baby, sei andato alla stra grande, sei di nuovo in lotta per il mondiale e sei ufficialmente in vacanza. Lascia correre la stronzata di Max, dopo gli buchiamo le gomme della macchina." Mormoro al suo orecchio e lui subito dopo scoppia a ridere.
"Non so proprio come avrei fatto se non fossi stata qui." Sussurra e sorrido alle sue parole.
Prendo tra le mani il suo viso e poggio la fronte contro la sua.
"Je t'aime, mon petite."
"Ti amo, Charlie."

I colori dell'amore.[Charles Leclerc]✅Where stories live. Discover now