Casa di carte

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Avvertenze: menzioni di stupro, sangue e bruciature
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A house made of cards, and us, inside
Even though the end is visible
Even if it's going to collapse soon
A house made of cards, we're like idiots
Even if it's a vain dream, stay like this a little more

A house made of cards, and us, insideEven though the end is visibleEven if it's going to collapse soonA house made of cards, we're like idiotsEven if it's a vain dream, stay like this a little more

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Jungkook non era mai stato un viso che passa inosservato.

Nel suo quasi metro e ottanta di altezza, trasudava sicurezza e carisma mentre di notte lo si poteva scorgere per i pub degli squallidi sobborghi.
Tutti sapevano chi era e tutti ne erano — chi più chi meno —spaventosamente affascinati. La folla di persone nella discoteca gli spalava un viale di gloria per farlo passare. I suoi capelli erano perennemente arruffati, scuri e morbidi, gli ricadevano a ciuffi ribelli sulla fronte, descrivendo una corona su quel viso di porcellana, tanto angelico quanto demoniaco. Le mani s'infilavano tra i capelli, un tic che lui aveva adottato nei momenti di maggior sconforto e ora era diventata un'abitudine, tirandoli indietro con una mossa tanto inconsapevole quanto programmata. Jungkook era tante cose, ma di sicuro non stupido.

Sapeva che era attraente, sapeva di aver tutti gli occhi addosso, sapeva del potere che esercitava, e avrebbe sempre usato tutti i mezzi di cui disponeva per far cadere il prossimo ai suoi piedi.

Attraversava la discoteca, la giacca di pelle nera a fasciargli divinamente le spalle larghe, brillante sotto le luci caleidoscopiche, riempita di droga per quei ragazzini; la maglia grigia sotto a evidenziare i contorni scolpiti del suo petto virile e gli orecchini neri a tintinnare leggermente a ogni leggero movimento di testa. I sussurri e le speculazioni correvano veloci ovunque lui andasse, in ogni discoteca, in ogni pub, in ogni locale. Si diceva che provenisse da una famiglia molto ricca, dall'upperground, e che avesse intrapreso la strada della malavita come protesta contro la spregiudicatezza della vita dei più ricchi. E Jungkook nuotava placidamente in quel mare di convinzioni così ingenue ed errate. Le ragazze si lasciavano andare a sospiri desiderosi e i ragazzi a singulti, appena si rendevano conto che il loro ruolo da alfa stava venendo compromesso da una figura ben più prorompente. E tutti sapevano chi era, senza conoscerlo veramente.

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vertigo | kookvWhere stories live. Discover now