Club per Cuori Solitari

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Caught in a lie
Find me when I was pure
I can't be free from this lie
Give me back my smile

Caught in a lieFind me when I was pureI can't be free from this lieGive me back my smile

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Uno squillo.

Due squilli.

Tre squilli.

La sala era buia, le pesanti tende nere erano tirate per non far passare nemmeno uno spiraglio di luce dei locali esterni, l'unica cosa che si poteva scorgere in quel vuoto era il piccolo apparecchio metallico che trillava insistente. Si placò così come una mano pallida e curata si allungò per alzare la cornetta.

-Cosa c'è?- una voce rieccheggiò nella sala, mentre la pioggia tintinnava sulle vetrate.

-P-Padrone, Kim è scappato.

La stretta si fece più forte sul piccolo oggetto, quasi a volerlo distruggere. Al ticchettio della pioggia si unì il respiro affannoso dell'ombra affondata nella poltrona.

-Come ha fatto?

-JK.

Silenzio.


-P-Padrone?

-Dovete ucciderlo. Lo voglio morto, voglio il suo cadavere di merda come prossimo tappeto per la mia collezione. Qualunque cosa, ma dovete prendere Taehyung. Quel ragazzino mi serve. Ci serve. È chiaro?

-Certo Padrone, come desidera.

-Seokjin?

-Morto.

-Ah-ha, era un debole del cazzo, è quello che si merita. Uccidi quel JK, portami il suo corpo e portami Taehyung, vivo. È tutto.

-Certo Padr—

Lanciò la cornetta sulla scrivania, e intrecciò le dita assieme sotto il mento. Poi la figura scura si alzò e uscì dalla sala, silenziosa com'era venuta.

[...]

-JK! JK! Rispondi per favore!- Momo era una pozza di lacrime, mentre come una furia alzava e lanciava via massi, pezzi di legno, tutto ciò che potesse dividerla dal ragazzo. La sua marinetta scolastica era ormai tutta sporca e sgualcita, perché la ragazza aveva dovuto scavarsi un passaggio tra delle assi di qualche pavimento per raggiungere la luce, e fortunatamente ne era uscita completamente incolume. Aveva scovato Yoongi poco lontano dal cancello, a fumarsi una sigaretta tranquillamente come se tutto quello che fosse successo non l'avesse minimamente sfiorato, e forse, deducendone dai suoi vestiti, era proprio successo così. Da qualche parte le sirene di un'ambulanza suonavano a tutto spiano, segno che c'erano state delle vittime e anche tante, e i tre non si potevano proprio permettere di venir presi dall'ambulanza, perché ambulanza equivaleva a polizia e polizia equivaleva a carcere.

vertigo | kookvWhere stories live. Discover now