04 ottobre 2017

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Cara Maya,

Sta finalmente iniziando quella stagione dell'anno che dici sempre di amare tanto. Non ho ancora capito come tu possa preferire il freddo e la pioggia al sole estivo, ma del resto i gusti sono personali e tu mi sei piaciuta sin dal principio proprio per quanto ti ho trovata diametralmente diversa rispetto a me.

Questa mattina ho messo una felpa, quella grigia con le scritte bianche che mi hai rubato una sera in spiaggia, quando il vento soffiava forte come poche altre volte e ti eri stretta a me per ripararti dal freddo. Da quella sera non l'avevo più indossata, non ce ne era stato il bisogno, complice il caldo che si è protratto fino ad ora. L'ho piegata, messa nell'armadio e ignorata fino ad oggi. C'è il tuo profumo sopra. Ho quasi paura ad usarla: non voglio che il tuo odore se ne vada. È tutto ciò che mi rimane di te, oltre a qualche foto e video nel cellulare.

Mi sembrava di averti addosso, era una sensazione così reale che quasi mi ha spaventato.

Eri con me, il tuo profumo mi ha accompagnato nel corso di tutta la giornata. Stavo bene, ero sereno come quando mi addormentavo e tu eri accanto a me che mi accarezzavi i capelli. Non ero felice, però. Non posso esserlo, non finché tu non sarai qui con me fisicamente. Non può bastare un profumo per colmare il senso di vuoto che ormai si è impossessato del mio corpo da settimane.

Mi manchi Maya, non so più cosa fare per rimediare. Però sappi che non mi arrenderò così facilmente, non ti lascerò andare nonostante tu, in realtà, sia già scivolata tra le mie dita.

Ti sto aspettando, se vuoi tornare.

Mi manchi.

Tuo,
Niccolò

Cara Maya, tuo Niccolò || UltimoKde žijí příběhy. Začni objevovat