Cara Maya, tuo Niccolò || Ultimo

01 dicembre 2017

Cara Maya,

alla fine, aveva ragione il mio amico Adriano.

Nicco, non ti preoccupare, vedrai che il tempo sistemerà tutto.

Nicco, vedrai che col tempo smetterai di piangere ogni giorno, ogni notte.

Nicco, vedrai che col tempo smetterai di vederla in tutte le persone.

Nicco, vedrai che col tempo smetterai persino di sperare di incontrarla per strada.

Nicco, vedrai che col tempo inizierai a dimenticare il suono della sua voce, diventerà un ricordo confuso, non più tanto nitido da farti male.

Nicco, vedrai che smetterai di pensarla ogni istante.

Aveva ragione, eppure, qualche volta mi manchi comunque.

Ci sono sere in cui mi trovo a casa, sdraiato sul letto a fissare il soffitto, e allora mi vieni in mente.

Prendevi sempre in giro questa mia abitudine, mi chiedevi cosa avesse di tanto speciale il mio soffitto da stare a fissarlo per ore, e io non sapevo mai rispondere. "Non lo so, è interessante", ti rispondevo, mentre scrollavo le spalle.

La verità è che il mio soffitto è come un foglio bianco, una tela che aspetta solo di essere disegnata e colorata dai miei pensieri. È il telo bianco su cui vengono proiettate le mie idee, fantasie, progetti, sogni. È dove la mia mente è finalmente libera di correre e trova un posto in cui mostrarsi.

Passo ancora tante ore così, sai?

A volte, tra quelle immagini non chiare, compari anche tu. Vieni a farmi visita tra un pensiero e l'altro, mi sorridi. In quel sorriso, devo ammetterlo, io ancora ci muoio un po'. È in grado di farmi ricordare tutto e, nonostante col passare dei mesi sia finalmente riuscito a smetterla di idealizzarti e abbia iniziato a vedere qualche tuo difetto con occhio non più critico, ma più razionale, mi fa pensare che vorrei averti ancora qui con me, nonostante tutto.

Cara Maya,

io sono ancora innamorato di te.

Nonostante tutto, nonostante i mesi, nonostante i difetti, nonostante i cattivi pensieri e nonostante sia arrivato alla conclusione che tu mi abbia soltanto usato per divertirti un po' durante le vacanze estive.

Io sono innamorato di te, temo che lo sarò sempre.

Non importa quante persone incontrerò lungo la mia strada, o quanti mesi o anni, chilometri o mari, si metteranno tra me e te. Io sarò sempre innamorato di te.

E fa male da morire ammetterlo, perché so che tu non lo sei di me.

So che non lo sarai mai, né lo sei mai stata.

Ma va bene così: in fondo l'amore sta nel dare, non nel ricevere. Ed è per questo che non ho rimorsi, non più.

Se vorrai tornare, ti aspetterò.

Ma se non vorrai farlo, beh, va bene lo stesso.

Sono felice di aver avuto il privilegio di poterti vivere, seppur per un periodo di tempo molto limitato.

Grazie per avermi fatto sentire vivo.

Grazie.

Tuo,
Niccolò.