61. Come nelle favole

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Giugno 2019

La musica troppo alta risuonava per tutta la stanza. Damiano era sdraiato sul suo letto, lo sguardo perso nel buio della notte, oltre i vetri della finestra.

Quel rumore assordante non gli stava dando il sollievo che sperava. Non lo infastidiva, non lo emozionava, non provava niente. Si sentiva fuori posto, eppure si trovava semplicemente nella sua camera.

È che lei non era lì con lui, e il suo posto avrebbe dovuto essere al suo fianco.

Non aveva idea di dove fosse. A casa, in giro con le amiche, ad una festa. Se avesse le gambe nude e troppi occhi a guardarla, se qualcuno l'avesse desiderata e lei gli avesse risposto con un sorriso.

Chissà che cosa indossava, quella sera. Chissà se gli altri avessero capito che non dovevano sfiorarla nemmeno con un dito, che lei era solo sua.

Anche Victoria stava guardando il cielo dalla propria stanza, ma non era lo stesso senza i suoi occhi nocciola accanto.

Avrebbe mollato tutto ciò che stava facendo se Damiano l'avesse portata al mare?

Lui le offri un passaggio e due birre, e lei scappò via con lui.

***

Se per caso qualcuno fosse passato da quelle parti, li avrebbe subito riconosciuti.

Il rumore delle onde del mare, un asciugamano tra la sabbia, un cartone di pizza, qualche bottiglia di vetro, Damiano e Victoria, come nelle favole.

Lei era quella con il naso all'insù, lui, invece, era quello che guardava lei, con il sorriso da scemo sulle labbra e gli occhi innamorati.

Victoria guardava la luna, unica fonte di luce in quella notte buia. Era bella, piena, luminosa, ma Victoria lo era di più agli occhi del ragazzo che aveva accanto.

La luna brillava, circondata da quei puntini luminosi che ogni sera riempivano il cielo. Victoria sorrideva, e i suoi occhi facevano invidia alle stelle.

La luna muoveva le maree, i lupi cantavano per lei. Victoria, invece, ribaltava il cuore e la testa di quel ragazzo, che le dedicava le sue canzoni.

La luna ha un lato nascosto, nessun essere vivente può dire di averlo mai visto. E anche Victoria ha un suo lato nascosto. Un lato che solo Damiano può dire di conoscere davvero.

La luna illuminava la notte, da lontano. Ma Victoria illuminava la vita di Damiano Nel suo mondo, Victoria era la luna. Nella sua testa, il mondo era un luogo pieno di colore. Rosa, soprattutto, come quello delle labbra morbide di Vic.

Nel suo mondo, l'acqua del mare scintillava dello stesso azzurro dei suoi occhi, e Damiano ci si perdeva sempre dentro. Tanto, poi, il suo sorriso l'avrebbe riportato a galla.

Ma bastava un altro sguardo, e lui naufragava di nuovo in quel colore che sapeva di tranquillità e spensieratezza.

Victoria spostò i suoi occhi su di lui, mentre anche Damiano si spostava dall'orizzonte al luccichio del suo blu.

Quante volte Victoria aveva desiderato, guardandolo, di poter catturare tutto il dolore che lui si portava dentro, per alleggerirlo almeno un po'.

Avrebbe voluto donargli il silenzio quando le voci dentro la sua testa facevano troppo casino. Avrebbe voluto regalargli un abbraccio per ogni notte triste passata a rigirarsi nel letto. Perché la vita è complicata, a volte, ma insieme, quei due, ce l'avrebbero fatta contro ogni cosa.

Lo guardava ancora, pensando che ci sarebbe voluta una bella chiacchierata fino all'alba per vederlo di nuovo felice e sereno, e lei non desiderava altro.

E mentre Victoria aspettava di vedere una stella cadente, Damiano si tolse la giacca e gliela poggiò sulle spalle, insieme ad un bacio sulla fronte.

Victoria amava sentirsi la sua bambina.

«Sei la persona più importante della mia vita», iniziò la ragazza.

Damiano aveva già i brividi che lo percorrevano lungo tutta la schiena.

«E voglio vederti felice, e lo dico davvero. Io voglio che tu sia felice ed io farò di tutto, sono disposta a tutto per questo.»

Damiano appoggiò la mano sulla sua guancia, accarezzandola. Le loro labbra quasi si sfioravano. Sarebbe bastato che Victoria sollevasse un po' la testa per baciarlo.

«Ti voglio bene, Vic.»

Erano come sospesi tra il cielo e la terra, nella bolla della loro dimensione.

Fluttuavano nell'aria, perché l'amore fa volare anche senza le ali.

Insieme Sempre || Damiano e Victoria ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora