Capitolo 19.

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"Ti giuro che accadrà. Non so esattamente quando, ma spero presto. Ne abbiamo bisogno"
Un'espressione sorpresa, ma al tempo stesso anche felice, si spalanca sul suo viso, facendomi sorridere.
"Lo pensi davvero?" Dai suoi occhi riesco perfettamente a notare quanto abbia bisogno di una conferma, e giuro che non esisterò neanche un istante a dargliela.
"Si che lo penso. Prima dell'incidente eravamo marito e moglie, chiaramente lo siamo ancora adesso, ma forse è cambiato un po' tutto. Abbiamo totalmente perso l'amore che ci legava, e penso proprio che serva un po' di tempo per riacquistarlo nuovamente. Ma ce la faremo, Riccardo. Credo che non sia difficile come penso, dobbiamo soltanto trovare la nostra strada" Affermo, facendo spallucce. Forse anche lui ha sul serio paura di tutto, ma è davvero essenziale non cedere. Penso che sia importante per cercare di ricostruire l'equilibrio che avevamo.
"Lo so. Abbiamo affrontato tante, tantissime cose e so che riusciremo a farcela anche questa volta"
Lo guardo negli occhi, provando a rassicurarlo. Lui fa lo stesso. Ci rassicuriamo con lo sguardo, e penso che non esista cosa più bella. Alle sue parole, annuisco, sentendo una calma apparente sfiorarmi l'anima.
"Posso farti una domanda?" Gli domando dopo qualche secondo di silenzio. Dopo qualche secondo fatto di soli sguardi e soli sorrisi.
"L'hai già fatta" Mi stuzzica ridendo. Io alzo gli occhi al cielo, sistemandomi meglio soltanto per trovare le parole giuste. In risposta, alzo gli occhi al cielo, lasciandogli sfuggire un piccolo sospiro. "Scherzo, piccola. Dimmi tutto" Continua. Fa scivolare le dita fra i suoi capelli, tirando il ciuffo all'indietro con un solo e unico movimento.
"Quando è stata l'ultima volta che noi... beh, ecco..." L'imbarazzo prende il sopravvento su di me, provocandomi un rossore immenso proprio alle guance e una lieve confusione alla mente.
Lui capisce all'istante ciò che vorrei tanto chiedergli, per cui, prende in mano la situazione.
"L'ultima volta che abbiamo fatto l'amore?" Mi chiede e io annuisco lentamente, abbassando lo sguardo. Riesco a vederlo un po' sorpreso, ma quando si lascia sfuggire un piccolo sorriso, il mio cuore mi ringrazia.
Non so perché, ma il fatto di aver acquistato un pizzico di coraggio per parlare di tutto questo, mi rende felicissima. "Beh, eri incinta di cinque mesi e mezzo" Mi dice a bassa voce, ma non smette di guardarmi. Io faccio lo stesso, e nonostante voglia con tutta me stessa sapere qualche altro piccolo particolare, il fatto di chiederglielo mi fa imbarazzare. Ma lui, lui sembra capirlo all'istante, e alla scena, mi lascio sfuggire un piccolo sospiro di sollievo. "Non hai avuto una gravidanza semplice... era un continuo di nausee, mal di testa e dolori ovunque. Quella sera però, stavi davvero bene. Eri piena di vita, e non avevi nessun disturbo, per cui abbiamo sfruttato al meglio quel momento. Abbiamo fatto l'amore dopo tanto, troppo tempo e mi sembrava di aver raggiunto il paradiso. Eravamo davvero felici, e ogni singola cosa sembrava essersi cancellata completamente. Si era cancellato tutto, tranne noi due" Le sue parole mi fanno sorridere. È davvero bellissimo vedere quella brillante scintilla nei suoi occhi, che rendono ancora più bello e prezioso il colore azzurro delle iridi. "Già dal giorno seguente sei ritornata a star male, e per i quattro mesi successivi ci siamo soltanto coccolati. A dir la verità, era chiaramente frustrante, ma a noi non importava. Bastava stringerci in un dolce abbraccio, e il resto poteva anche andare al diavolo" Lui parla, mi racconta, cercando di ricostruire questi piccoli momenti che hanno reso più forte e più bello il nostro legame. Io rimango in silenzio, vivendo intensamente tutto ciò che dice.
"Riccardo, mi ami esattamente come prima?" Gli chiedo a bassa voce. Lo faccio con un po' di incertezza, ma il suo dolce sguardo riesce ad eliminarla all'istante.
"Se non di più, paperella. Ti giuro che il mio amore per te è rimasto lo stesso di sempre. Ti amo esattamente come il primo giorno. Te lo giuro"
Sorrido nel vuoto, allungando il braccio verso la sua direzione per lasciargli una carezza sul viso. Lui gira il capo verso la mia mano, baciandomi il palmo con un'immensa dolcezza. Il gesto fa aumentare notevolmente i miei battiti cardiaci, e per un istante ho quasi paura che lui possa sentirli. Sono troppo intensi, così intensi che mi fa quasi male il petto. "Posso farti vedere una cosa?"
"Si, certo" Rispondo in un sussurro. A questa mia affermazione, si solleva dal letto lentamente, per poi raggiungere l'armadio e aprire l'anta con decisione. Afferra un cofanetto di legno, estraendo dall'interno un album fotografico.
Lo stringe contro il suo petto, ritornando al mio fianco e mostrandomi con amore la copertina. Essa è interamente ricoperta da un tessuto grigio molto chiaro, e la cosa a catturare il mio sguardo è la scritta posizionata proprio al centro.

1 Dicembre 2018

Riccardo & Federica

- WEDDING DAY -

La scrittura è in corsivo e di un nero che cambia spessore rispetto alla curvatura di ogni singola lettera. Credo che sia una delle cose più semplici e belle che io abbia mai visto.
"È l'album del nostro matrimonio?" Gli chiedo, guardando Riccardo.
"Si, quando tu eri in ospedale, guardavo queste immagini ogni singola notte" Afferma con dolcezza. Io sorrido. "Ti va di farlo con me oggi?"
"Si che mi va. Voglio assolutamente vedere quanto eravamo belli"
Con le punte delle dita, stringe la copertina, prima di girarla verso sinistra e scoprire la prima foto: raffigura me e lui distesi sull'erba, sorridenti, felici e dannatamente spensierati il giorno del nostro matrimonio.
Riccardo indossa un completo nero molto elegante e una camicia bianca, che riesce ad evidenziare maggiormente questo colore scuro e intenso. I suoi capelli sono un po' scompigliati, ma ogni singola ciocca è sistemata a suo modo in maniera alquanto naturale.
Ma la cosa bellissima da ammirare rimangono sempre i suoi magnifici occhi, che brillano intensamente come due piccoli fari. Richiamano la stessa tonalità del cielo azzurro, che nell'immagine, si estende immensamente proprio alle nostre spalle.
Dio mio, tutto ciò è davvero meraviglioso.
Io invece, indosso un bellissimo abito bianco che ricade lungo il mio corpo in maniera perfetta e davvero delicatissima. La parte superiore è interamente coperta da del pizzo molto leggero, che riesce perfettamente a suscitare tanta eleganza.
Dalla foto, posso fermamente affermare che grazie alla lieve trasparenza al di sotto si riescono a vedere le spalle, una parte del petto e della schiena, e penso proprio che questa sia la piccola ma grande particolarità di quest'abito. È davvero bello, e dal modo in cui Riccardo mi ammirava ne è la conferma.
Poi, mi prendo un momento per osservare i miei capelli notandoli legati in un'elegante acconciatura che viene dolcemente movimentata dai quei lievi boccoli sulle punte. Per quanto riguarda il trucco invece, il mio make-up presenta una sfumatura semplice e delicata.
"Eri bellissima, te lo giuro..." Riccardo mi sussurra queste dolci paroline all'orecchio, richiamando all'istante la mia attenzione. Mi costringe a guardarlo negli occhi, che in meno di un secondo si incrociano ai miei.
"Anche tu lo eri. Davvero tantissimo" Affermo a bassa voce. Dovrei provare almeno un pizzico d'imbarazzo a dirgli certe cose, ma non accade assolutamente. Forse sto davvero costruendo qualcosa dentro di me, e questo particolare ne è la prova. Se non lo avessi fatto, molto probabilmente sarei crollata all'istante, non trovando neanche una piccola cosa che potesse, in un modo o nell'altro, costruire una conversazione con l'uomo che mi ha sempre amata.
"Possiamo continuare a vedere le altre foto? Te la senti?" Mi domanda, preoccupato. La mia voglia di rivivere nuovamente quel giorno è davvero immensa, per cui annuisco con lentezza.
Le immagini che seguono sono una più bella dell'altra, e possiedono una qualità davvero ottima: il mio primo piano, quello di Riccardo, le nostre famiglie, il nostro incontro, la cerimonia, lo scambio delle fedi, le promesse, le nostre mani intrecciate, il bacio tanto atteso, le mie lacrime di commozione, i suoi sorrisi, la passeggiata al mare, l'arrivo al ristorante, il nostro primo brindisi da marito e moglie, e infine una piccola e breve frase, che mi fa scendere una lacrima non appena i miei occhi sfiorano ogni singola parola.

'E cos'altro può essere l'amore se non una segreta pazzia, un'opprimente amarezza e una benefica dolcezza.
William Shakespeare'

Buona domenica a tutti♥️

Gocce di memoria - Federica e RiccardoWhere stories live. Discover now