Via d'uscita 🩵

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Finalmente ho finito con la prova del vestito.

Mi concedo un caffè al bar di fronte.

Mi siedo e mi faccio coccolare dal vento leggero che mi scompiglia i capelli.

Nella mia mente un unico pensiero: Diego.

Presa della nostalgia , prendo il telefono e guardo i nostri scatti nei momenti più belli passati insieme.

<Signorina, il suo caffè > mi dice con gentilezza il cameriere, facendomi distrarre e tornare alla realtà.

Finito il caffè incomincio a passeggiare per Carnaby Street.

Una delle strade più famose di Londra.

Ci sono un botto di negozi e uno in particolare attira la mia attenzione.

"Che vestito stupendo" penso fra me e me, ma è ovvio che costi un occhio della testa.

Provo ad entrare e chiedere.

<Costa duecento euro con lo sconto. Ma prima provalo e poi decidi se comprarlo> mi dice la commessa

<Trucco del mestiere vero? Dovrei indossarlo, così me ne innamoro e farò di tutto per acquistarlo>

Rimane stupita per la mia risposta.

<Sei molto sveglia > ride

<Scherzi a parte! Questo vestito su di lei è uno schianto quasi sicuramente>

<Grazie del complimento, ma non sono d'accordo con il prezzo. Grazie per l'informazione  >
<Si figuri>

Esco dal negozio.

Ho studiato per bene il vestito nei minimi dettagli.
Ho il dono di saper cucire,  quindi potrei crearne uno simile.

Mentre cammino, torno a pensare a lui.

Chi non lo farebbe al mio posto?

Sono di nuovo persa nei pensieri quando mi imbatto in un uomo.

Lo stesso uomo di sempre.

<Attenta! Potresti imbatterti in qualcuno peggio di me>

È sempre Luca, il mio perseguitatore.

<Esiste qualcuno peggio di te? >

Vediamo a che gioco sta giocando.

<Combatto sempre io>

Improvvisamente mi viene un dolore sotto la pancia

Un dolore da toglierti il respiro.

Buio.
Dolore.
Buio.
Dolore.

<Ehi... Tutto bene? > mi dice, prestandosi per sorreggermi

Ha un cuore allora.

<No, non va bene. Ho uno strano dolore qui > schiaccio la parte dolorante con le mie stesse mani, ma invece di alleviare il dolore, peggiora.

<Che tipo di dolore? > chiede

<Mi fa male sotto la pancia>

<Ti porto in ospedale? >

<No!>

Improvvisamente la mia vista si annebbia.
Sento le voci rimbombare.

Perdo i sensi.

Un'ora dopo

Apro lentamente gli occhi , mettendo a fuoco quello che c'è intorno a me.

Pareti grigie e un letto vuoto.

Il mio cuore ti appartiene • 𝒪𝓏𝒸𝒶𝓃 •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora