Verità 🩵

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Diego's pov

Mi hanno chiuso in questa casa, da un pó di giorni.

Mi trattano bene sì, e sono ben servito.

Ma sono chiuso a chiave in una delle tante stanze e non mi permettono di uscire.

Perché mi trattengono qui?

Se volevano farmi del male , lo avrebbero già fatto.

Invece nulla mi manca.

Dalla colazione alla cena.

Mi passano il cambio pulito ogni giorno e mi permettono di uscire sul balcone per qualche minuto al giorno , per cambiare aria, sempre con la supervisione delle guardie

Quello che credo è che mi stanno tenendo qui per tenermi lontano da qualcosa o da qualcuno.

Non ho mai smesso di pensare a Siria.

Sono sicuro che avrà capito tutto male.

Avrà pensato sicuramente che l'ho abbandonata.

Sento gli scatti alla porta e una ragazza di alta statura , entrare.

<Ciao> dice solo

<Tu chi sei?> rispondo, corrugando la fronte

<Una ragazza così buona da mettersi a rischio per te>

<Non capisco >

<Questo è il mio telefono - me lo passa - ti sto dando la possibilità di fare un paio di chiamate. Saranno preoccupati per te>

<Posso farti una domanda? Anzi due! La prima, è perché mi vuoi aiutare? La seconda , perché non mi dai direttamente il mio di telefono? >

<Non posso! Non so dove lo hanno conservato e secondo, mi sono messa nei tuoi panni e non oso immaginare come tu ti senta ad essere trattenuto contro la tua volontà >

<Come ti chiami? > chiedo diretto

<Ti sembra il momento di fare conoscenza?> ride

<Sono impegnato! Ma ho capito ! Non me lo vuoi dire per chissà quale ragione >

<Mi chiamo Ania. Non ho nessun problema >

<Il mio nome lo conosci gia> rispondo

<Fai le tue chiamate . Ti aspetto fuori>

Annuisco.

Non appena esce , compongo il numero di Siria.
Squilla, ma non risponde.
Scherzavo.
Ha appena risposto.

<Pronto? > continua

<Siria> dico e immagino la sua espressione in questo momento

Chissà quanto si è preoccupata.

<Sei Diego? Non conosco questo numero! >

<Ciao amore> provo a prenderla in giro, mi diverto dopotutto

<Sei davvero tu?>

<Hai un altro amore ? > alzo il sopracciglio

<Diego, dove cavolo sei? Che coraggio hai di chiamarmi e prendermi in giro? Di chi è questo numero? >

<Siria, una cosa alla volta! Non so dove mi trovo esattamente, ma presto tornerò Roma. Sembra che le cose qui siano cambiate per me>

<Non mi trovo a...> la linea cade, non sento la sua voce.

Che mi voleva dire?

Guardo lo schermo e quello che vedo è uno schermo tutto nero, si è scaricato!

Perfetto.

Il mio cuore ti appartiene • 𝒪𝓏𝒸𝒶𝓃 •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora