47. Il più brutto incontro di tennis della storia

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Questo potrebbe essere il più brutto incontro di tennis della storia.

Moryakov - Reshetnikov. Derby russo tra i due tennisti più brutti e storti del tour. 

Sono al quarto set. Il primo l'ha vinto Ivan, 6-1. Non l'ho visto perché stavo ancora giocando il mio match di secondo turno contro Renard Gaillot (vinto 6-3 6-3 6-1), ma ci metterei la mano sul fuoco che è stato perso da Moryakov e non vinto da Ivan. Probabilmente è entrato in campo poco caldo, un po' svogliato, e si è fatto travolgere. Ne sono quasi certo perché poi Ivan ha perso il secondo 1-6. Del terzo set ho visto solo il game finale, dagli schermi qui in palestra, mentre cominciavo il mio cool-down, è finito 6-4 per Moryakov. E ora sono arrivati al quinto game del quarto set, senza break.

Nella sua immensa, quasi offensiva bruttezza, Ivan mi è parso migliorato. Più presente sulle palle, meno casuale nelle tattiche, anche se nel suo gioco c'è sempre (o sembra esserci) una forte dose di improvvisazione. Continua a fare quegli assurdi dropshot a due mani (ma come fa?), a irridere l'avversario con colpi dietro la schiena quando è assolutamente inutile fare colpi dietro la schiena, a mescolare le carte sparando qua e là qualche colpo tagliato a una mano o dritti piattissimi, sempre a una mano, con quell'agghiacciante impugnatura continental che non so chi gli abbia insegnato. Quel dritto continental è talmente orrendo che è meglio quando lo tira a due mani (cioè quasi sempre, per fortuna).

C'è Raf sugli spalti. Ogni tanto lo inquadrano. Non ho ancora avuto modo di incontrarlo di persona, ma anche dalla tv si nota che è migliorato, non tanto nel fisico (è sempre grasso) quanto nella postura, negli atteggiamenti, meno sfatti e stanchi. Anche Ivan mi ha confermato che sta meglio.

Intanto il match procede, Ivan ha giocato un bel game, vincendolo. Ha una percentuale di prime molto buona, sopra al settanta per cento. Nel match in cui mi ha battuto era sotto il 50, e ogni volta che ci ripenso mi sale la rabbia: perdere contro un avversario che mette meno della metà di prime in campo! L'ho proprio buttato, quell'incontro... E adesso faccio il tifo per Ivan, perché voglio la rivincita.

«Cinque minuti» mi dice Armando. Altri cinque minuti di bici statica a bassa intensità, poi un po' di stretching dinamico, un po' di stretching statico e potrò andare in hotel a riposare un'oretta prima di cena. Ho già mangiato il mio spuntino integrativo subito dopo la fine del mio match: una banana e due barrette. Mi sono anche lavato i denti, più rapidamente del solito perché avevo adocchiato sul cellulare come stava andando Ivan, e non vedevo l'ora di poter cominciare a guardare un pezzo di match qui in palestra.

Il game di Moryakov sul tre pari va via velocissimo, in meno di un minuto. È un big server, è sempre difficile rispondere alle sue bombe. La vince lui, non vedo molte possibilità per Ivan. Che rabbia, dovrò rimandare la mia rivincita!

«Chi preferisci?»

Mi giro in direzione del mio vicino di bici. È Josip Božić, il tennista croato che ha vinto un po' a sorpresa gli US Open due anni fa. Si sta scaldando anche lui, gioca tra poco. «Il vincente di questa è il tuo prossimo avversario, vero?» mi chiede in inglese.

Annuisco e rispondo: Reshetnikov. La sconfitta brucia ancora, balbetto in inglese.

Božić sorride, abbassa lo sguardo. Un atteggiamento timido, quasi dolce, non l'avrei mai detto. A vederlo in campo e in allenamento sembra un tipo così burbero... Ci ho giocato contro tre volte: l'head to head è 1-2 per lui, ma le mie due sconfitte risalgono a due anni fa, quando ero più giovane e inesperto. Se proseguiamo entrambi nello Slam ci dovremmo incontrare in semifinale.

«Tutte le sconfitte bruciano» dice dopo parecchi secondi di silenzio. 

Vero, rispondo. Chissà se pensa al nostro ultimo incontro, l'anno scorso, in cui l'ho battuto 6-4 6-3.

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