capelli platino, occhi azzurri e orecchie a punta

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"Quindi... È un addio?"
Detto questo Celeborn salì a cavallo guardandomi. Il tempo di abbassare lo sguardo che sento delle labbra calde sulla mia fronte alzo lo sguardo e vedo che una lacrima li bagna la guancia (cooosaaaa?! Mio fratello che piange!? IMPOSSIBILE) "ui estel," e poi scomparve, nella fitta foresta.
Sono sola, nessun che mi può aiutare.
Mi addormentai sul carro... Anzi, ero in dormiveglia.
Mi sveiai con le prime luci dell'alba, dovevo camminare.
Mi incamminai seguita dai lupi e, arrivammo in una radura con un piccolo torrente. I lupi iniziarono a bere, mentre io, pronta al peggio, mi legato in una freccia i miei capelli bianchi mi legati i polsi con della stoffa e rinnovai le fasce di alcune ferite della precedente lotta con i ragni. Una era sulla schiena e facevo fatica a disinfettare ogni volta, quindi mi immersi nel torrente, l'acqua fredda a contatto con la pelle calda e carica ansia mi fece tremare come una foglia percorsa dal vento. Dopo aver lavato tutte le ferite mi cambiai, tra qualche minuto sarei entrata nella terra degli elfi Silvani, dovevo distinguermi, infatti mi copriti von un mantello verde, così mi potevo mimetizzare negli alberi.

Mentre i lupi riposavano mi accorsi che stava diventando notte, guardai la parete di alberi, dove sarei dovuta entrare, presi arco e faretra, pugnali, spada e coraggio. Provai a chiamare i lupi ma solo Attimo mi seguì. Entrambi a bosco Atro ci addentrammo tra gli alberi.
Passò un giorno intero, e della fine del bosco neanche una traccia. Vidi una statua, credo che sia della regina. La fissati mentre parole elfiche mi giunsero all'orecchio io non le capivo ma mi spinsero ad alzare la mano, che, tremolante scostò dal viso della statua delle pianti rampicantifissai l'immagine fino a sentire una lama fredda al collo e un leggero bruciore. Non oggi voltarmi

" CHI OSA, ENTRARE NEL MIO REGNO?"
chiese una voce dietro di me.
Mi girai, la lama si staccò dal mio collo ma altre venti vennero puntate verso di me, dieci frecce e lo sguardo raggelante del re, Thranduil con tutta la sua maestosità

"Chi osa, toccare la statua di MIA moglie!?"
Abbassai il capo non riuscendo a mantenere il suo sguardo

"I-Io sono E-elsa,"

Una lama venne appoggiata sul mio collo, un altra volta ma non era il re.

"Da dove vieni Elsa" disse di nuovo il re con voce impetuosa

"Vengo da un paese autonomo, sotto il comando dell'imperatore umano, si chiama Carlo..."

Dissi provando ad abbassare lo sguardo cosa che mi fu impedita dalla lama che venne pressata di piú

"SÌ, LO CONOSCO, " disse il re battendo sul terreno lo scettro.

"Legatela, e portatela nella sala del trono, "

Poi se ne andò sul suo alce.

L'elfo che mi teneva il pugnale sulla gola congedò gli elfi e mi legò i polsi e mi si presentò davanti, era Legolas, il principe, i suoi occhi azzurri mi fissavano interrogatori e io abbassati lo sguardo che mi fu rialzato da lui
"Elsa, bel nome... Hai qualche arma? Provviste, accompagnatore o animali?" disse serio

" sono accompagnata da un branco di lupi, da un cervo bianco e dalla luna, sì ho un cavallo bianco e ho delle armi," dissi inchinandomi per quello che potevo
"Ma non posso prenderle io..."
"Dove sono?" mi disse serio
"L'arco e la faretra sono dietro la schiena con i pugnali e..." arrosto violentemente di colpo
"Hai altro?.." chiese indispettito
"Si... Una spada alla cintura e un piccolo pugnale nel corpetto..." dissi abbassando il capo
"P-puoi tenerlo, non credo lo tirerai fuori facilmente..."
Disse girandosi dopo aver preso tutte le armi raggiungibili e poi portandomi a Palazzo.
Mentre camminavamo parlando un po'
"Chi sono i tuoi genitori?"
"I-Io sono stata adottata..."
"Oh, mi spiace..."
"E... Allora perchè sei quì?"
"I-io non lo so principe," dissi camminando.
Poi arrivando a Palazzo.
Era stupendo, e dirlo era poco. Legolas mi lasciò a delle guardie che mi scortarono al trono dove Thranduil era seduto mentre Legolas mi guardava da dietro una colonna facendo i pollici in su come per rassicurarmi.... Perchè si comportava così!? Ero un elfa, che è entrata nel loro Regno di nascosto, e poi, COME FACEVA A TRANQUILLIZZARMI, ERO DAVANTI AL RE, CHE MI STAVA PER PORRE UNA DOMANDA!!!UFFF UOMINI!

Alla fine il re mi offrì ospitalità fino a quanto volevo... Non ne capisco il motivo, proprio non lo so! Legolas mi portò nella camera che mi era stata affidata dandomi "appuntamento " a cena nel tavolo del re

Mi concessi un bagno caldo per rilassare i muscoli e anche se tre giorni dopo le ferite non si chiudevano e diventavano anche abbastanza profonde, poi mi venne un dubbio... Le zampe dei ragni... Erano avvelenate.

Andai da Legolas, e mi accorsi troppo tardi che ero solo con un semplice tessuto a coprirmi

POV LEGOLAS

La vidi arrivare con i capelli bagnati e solo... Un asciugamano a coprirla? La guardia male

"Rin nín," "mi servono delle cure..." in quel momento ebbi un tuffo a cuore, non so il perchè, era una sensazione strana mi feci raccontare tutto, e quando Seppi che era avvelenata chiamai subito delle guaritrici che li tolsero tutto il veleno, il mio cuore a quella notizia fu piú leggero e potremmo andare a cena. Elsa mangiò tantissimo, in effetti era magra e sciupata, era seduta vicino al Re ed evitava il mio sguardo... Che cosa ho fatto di male?!
Dopo cena la accompagnai nei giardini reali dove si vedeva perfettamente la luna piena.
Era strana, preoccupata, e non ne capivo il perchè parlando del più e del meno e quando fummo nel mezzo del giardino sotto la luna piena cambiò d'aspetto,

"La prescelta," sussurrai, e poi la vidi sfinita sul prato

Il Raggio Di LunaWhere stories live. Discover now