Let's pretend this love

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Era il grande giorno...No non il mio matrimonio, ne la mia morte, solo che oggi sarei uscito con Louis e questo mi metteva un ansia assurda nonostante sia stato io a farmi invitare ad uscire ed era quello che volevo ma ero comunque in ansia quindi per calmarmi chiesi a Niall di raccontarmi che cosa era successo tra lui e Tamara il giorno prima e le parole con cui mi narrò la vicenda furono:

"Allora, lei è entrata e dopo che gli altri se ne sono andati lei si è seduta sul letto e ha detto che le dispiaceva per cosa era successo ieri sera e che dopo aver portato Stan a casa ha scoperto che la tradiva quindi gli ha dato uno schiaffo e se ne è andata poi mi ha chiesto come stavo e dopo averle detto che ora stavo meglio mi ha chiesto se mi andava di andare a prendere un gelato con lei domani pomeriggio quindi oggi esco" era pazzesco

"È pazzesco frà" riuscii solo a dire ma la domanda che avrei dovuto aspettarmi arrivò subito dopo

" Visto che tu e Louis eravate insieme ieri sera che è successo?"mi chiese curioso Niall

"Beh..."cominciai io"Lui era ubriaco e poi mi ha, tipo, baciato e poi, forse, potrei aver ricambiato e poi potremmo essere finiti in una stanza facendoci eccitare a vicenda per poi, e dico forse, quasi scopare...Ma vi siamo distratti dal rumore di te e Stan che vi picchiavate"

conclusi in un solo respiro

"E non hai pensato che potesse essere l'alcol?"

Mi chiese molto semplicemente il biondo

"Si ci ho pensato molto, ma oggi quando Zayn e Liam se ne sono andati mi baciato di nuovo e io potrei avergli detto che se vuole baciarmi di nuovo deve invitarmi a uscire e fra circa 4 ore usciamo"

Niall mi guardava con una faccia fra lo stupore e la contentezza e infatti disse:

"Scusa, tu, Harry Styles, il ragazzo più fifone sulla faccia della terra hai chiesto di uscire a Louis Tomlinson, il ragazzo più spontaneo che conosco?"

"Magari sono un nuovo Harry" risposi io facendo spallucce

"Beh mi piace questo nuovo Harry, ma che ti metti?"

Cosa mettermi, non ci pensato, merda.

"Oddio...Che mi metto? Niall non posso mica andarci rovinerei tutti e poi non ho nulla di decente nell'armadio!"

" Eccolo, è tornato"

disse Niall fra le risate poi prendendo il telefono e chiamando qualcuno, qualcuno che presto scoprii essere mia sorella, Gemma. Infatti bussò alla porta cinque minuti dopo con in mano dieci buste e altre sedici o diciassette in esse dicendo:

"Allora fratellino quanto tempo abbiamo?"    

"Circa quattro ore"

" Siamo già in ritardo, considerando che devo vestire anche il biondino"

e con un fare scenico salì le scale e buttò tutto sul letto iniziando a farci provare ogni singola maglietta e ogni singolo pantalone e scarpe che aveva portato. Dopo circa tre ore di prove Niall aveva una T-shirt e jeans e io per una camicia fucsia e dei pantaloni bianchi. Era il momento. Trovai Louis a torturarsi le labbra davanti al bar in cui ci eravamo dati appuntamento, seduto in modo evidentemente nervoso e infatti quando mi avvicinai per salutarlo quasi cascò dalla sedia ma appena vidi il suo sorriso stampato su quei petali che erano le sue labbra fui io a perdere tutta la sicurezza con cui ero partito e come al solito fu lui a prendere il controllo accompagnandomi al tavolo facendomi capire che aveva già ordinato per entrambi e mentre mangiavano prese la parola:

"Allora Harold perché volevi farti invitare uscire"

stranamente per i miei standard sapevo bene come rispondere e come farmi chiedere cosa volevo che mi chiedesse:

"E perché tu hai accettato?"

Gli risposi avvicinandomi a lui facendo comparire sul mio viso un sorrisetto sfacciato che di solito caratterizzava occhi blu

"Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda Harold, dovresti saperlo?"

"Magari è perché voglio sapere prima la tua di opinione William"

"Va bene se proprio desideri Edward, ho accettato perché avrei comunque voluto chiederti di uscire ma non sapevo come quindi quando me l'hai servita su un piatto d'argento, è successo"

a quella dichiarazione tutta la mia sicurezza era sparita e Louis se ne era decisamente e lasciando i soldi sul tavolo mi prese per mano e mi trascinò fino ad arrivare ad un vecchio magazzino che nessuno abbandonato mi fece sbattere contro il muro e si avvicinò a me e cominciò a passare la sua mano ovunque su di me per poi fermarla sulla mia lunghezza e lasciarmi baci umidi su tutto il collo facendomi rabbrividire ma lo fermai prendendo il suo polso, il vantaggio che avevo nei suoi confronti era essere almeno dieci centimetri più alto di lui e mi permetteva di prendere un po'di coraggio e prendere il controllo perché avevo capito che cosa voleva fare e io non volevo ma per sicurezza glielo chiedi:

"Che vuoi fare Louis?"

Nonostante la mia presa si avvicinò al mio orecchio e con voce roca ed evidentemente eccitata disse:

" Solo ciò che non ho potuto fare alla festa"

le mie guance diventarono immediatamente bordeaux ma quello che aveva detto mi ricordava brutte cose, quindi mi avvicinai, mi sporsi verso il suo di orecchio e dissi:

" Allora proprio non capisci te lo devi meritare"

Louis a quel punto, con un sorrisetto sulle labbra, mi riprese la mano, ma stavolta camminava piano e portandomi davanti al Tower bridge mi guardò negli occhi e iniziammo a camminare, mano nella mano, capitava che ci lanciammo sguardi, io di confusione e lui di approvazione. Mi sentivo bene, solo con la mano di Louis intrecciata con la mia, camminando lentamente. Dopo aver attraversato il ponte mi condusse nel mio mondo, la libreria più grande di Londra. Entrai e da inguaribile romantico andai subito dai romanzi rosa ricevendo un sospiro annoiato e divertito di Louis che mi chiese :

"Devi per forza essere così romantico?"

"E tu devi per forza essere così rompipalle?"

"A te piaccio così "

disse sfacciato, ed era vero a me piaceva Louis così rompipalle, sfacciato, malizioso e dolce, perché si Louis Tomlinson era dolce, anche se non lo mostrava facilmente. Dopo aver cercato di dissuadere Louis, con scarsi risultati, mi feci comprare il libro che avevo scelto e uscimmo, si stava facendo tardi perciò chiesi se mi riaccompagnava a casa e con mia grande felicità disse:

"Con molto piacere Harry, Harold, Edward, Styles".

Arrivati a casa mia vidi che non c'era nessuno, così proposi a Louis di entrare, ci stringemmo sul divano uno accanto all'altro ancora con le mani intrecciate, ero felice, non mi mancava niente, così mi avvicinai ancora di più a Louis, per quanto fosse possibile, e gli chiesi:

" Louis, ma noi adesso cosa siamo?" Il suo cuore sembrò fermarsi per un attimo, poi si girò verso di me e disse:

" Siamo l'appuntamento l'uno dall'altro"

Un sorriso no so quanto ebete si impossessò della mia faccia, ero incerto su cosa fare ma ci pensò lui, come al solito d'altronde. Prese ad accarezzarmi la mascella e la mandibola, solo sfiorandole, poi mi prese il viso con le sue mani minute e mi baciò, il bacio non era come le atre volte, era dolce come avevo descritto prima, inizialmente era solo uno sfioramento di labbra poi chiese l'accesso con la lingua, ma anche stavolta glielo negai, volevo le cose fatte con calma e le avrei ottenute, quando si staccò, mi salutò e uscì dalla porta poiché doveva andare a casa e a malincuore lo lasciai andare dandoci la promessa che saremmo usciti di nuovo. Quando la porta si chiuse salii in camera e chiamai Niall, ma mi ricordai che era con Tamara, così mi addormentai cullato dai bellissimi ricordi della giornata.

Scusate ancora per il ritardo e spero vi piaccia, ma non vi preoccupate si baceranno per bene presto

 Let me kiss you Όπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα