CAPITOLO 1 - Alex

62 5 13
                                    

<<Sto infrangendo il segreto professionale per te amico, lo capisci?>> Sì,cavolo se lo capiva, ma la rabbia che provava in quel momento sovrastava anche il senso di gratitudine.

<<Non credo che mio padre dalla tomba si possa lamentare.>> Cercò di buttarla sul ridere.

<<Si certo, però il mio è abbastanza vivo e non oso immaginare cosa mi farebbe se sapesse non solo che ho frugato di nascosto tra i suoi documenti, ma che ho disatteso a uno dei codici principali di un notaio e indirettamente l'ho fatto fare anche lui.>> Un brivido corse lungo la schiena di Filippo.

<<Sai che capirebbe. Lui e mio padre erano amici come lo siamo noi e sono sicuro che avrebbe agito nel tuo stesso modo.>> Cercò di rassicurarlo. 

<<Questo non mi eviterà conseguenze e neanche il fatto di essere un uomo di quasi trentatré anni. È assurdo come i genitori ti tengano in qualche modo per le palle per tutta la tua vita, qualsiasi età tu abbia.>> Un sorriso spontaneo gli illuminò il viso per poi spegnersi lentamente. Avrebbe tanto voluto dirgli che a volte era meglio un genitore pesante che lo teneva per le palle piuttosto che crescere senza, come aveva fatto lui negli ultimi cinque anni. Non era piccolo quando suo padre era morto per un infarto, eppure il dolore era stato tanto e sentiva spesso la sua mancanza soprattutto in quei momenti in cui doveva prendere delle decisioni importanti. Si ritrovava frequentemente a chiedersi se sarebbe stato orgoglioso dell'uomo che era diventato e del lavoro che aveva svolto nella loro azienda.

Un sonoro sospiro gli sfuggì dalle labbra. Perchè suo padre gli stava facendo questo?

<<So che non sembra, ma sono davvero contento della tua soffiata. Ti ringrazio.>> Smise di camminare su e giù per il suo ufficio e sprofondò nella sua poltrona.

<<Alex, cosa hai intenzione di fare quindi?>> Gli chiese Filippo seduto sulla dall'altra parte della scrivania.

<<Che scelte ho?>> Rispose mettendosi una mano sulla fronte e chiudendo gli occhi frustato.

<<Rinunciare all'eredità di tuo padre oppure sposarti prima di tuo fratello.>> Diretto come sempre il suo amico.

<<Era una domanda retorica la mia.>> Gli disse riaprendo gli occhi e lanciandogli un'occhiataccia.

La sua unica alternativa era sposarsi, ma come poteva farlo se non aveva una relazione, degna di chiamarsi tale, da ormai anni? Aveva sacrificato tutto se stesso per l'azienda, il lavoro occupava quasi interamente tutte le sue giornate e le interazioni che aveva con la gente, se non si contavano i suoi dipendenti, erano ridotte all'osso. Al contrario suo fratello era una vera rarità in ufficio e aveva avuto tutto il tempo di coltivare un bel numero di amicizie e di trovare un affascinante donna a cui, sapeva per certo, aveva già infilato un anello di fidanzamento al dito. Non aveva dubbi che se Lorenzo fosse stato a conoscenza delle stesse informazioni, che gli aveva appena fornito il suo amico, il matrimonio si sarebbe fatto in quattro e quattrotto.

<< Cosa faccio? Vado dalla prima che trovo e mi metto in ginocchio?>> Si immagino la scena e si rese conto di quanto fosse ridicolo, eppure sapeva che sposare una sconosciuta era anche l'unica possibilità.

Che situazione di merda.

<<Beh, in questo ufficio hai tante belle collaboratrici e immagino che molte farebbe carte false per stare con te. Non sei proprio da buttar via, certo non hai dei bei occhi azzurri e neanche dei soffici capelli color oro come me, ma in fondo nessuno può essere me.>> Che sbruffone. Prese la prima penna che trovò sul piano e gliela lanciò. Filippo fu abbastanza veloce da schivarla e il sorriso divertito dipinto sul suo viso fece capitolare anche lui in una risata. L'amico appoggiò la penna sulla scrivania e continuò il suo discorso come se nulla fosse.

<<Non hai considerato che hai almeno un mese per poter trovare una donna e conquistarla, magari falla innamorare pazzamente di te così farà la pazzia di sposarti subito. Se poi vuoi darmi retta e seguire il mio consiglio di sceglierta qui nel tuo ufficio, la receptionist non è niente male. Un pensiero io ce lo farei.>>

Avrebbe voluto ribatte che non era tutto così semplice come la faceva lui, ma l'ingresso della sua segretaria li interruppe.

<<Alessandro, ti volevo ricordare che hai una riunione tra dieci minuti.>> Monica era l'unica nel suo ufficio a chiamarlo per nome e dargli del tu, lei dopo anni di lavoro si era presa questa confidenza e lui non l'aveva dissuasa. Ormai era diventata una di famiglia.

<<Grazie, arrivo subito.>> La congedò

<<Monica.>> La richiamò il suo amico prima che uscisse, aveva un dito alzato come per chiederle solo un secondo. Lo guardai torvo non sapendo quali fossero le sue intenzioni.

<<Non è che accetteresti di sposare Alessandro?>> Per poco non mi strozai con la saliva.

<<Mi dispiace, ma neanche se non fossi già sposata da più di vent'anni e con due bambini. Non riuscirei a sopportarlo più di quanto già non faccia qui dentro.>> Rispose lei con un sorriso. Io e Filippo scoppiammo a ridere poi feci un cenno a Monica per farle capire che poteva andare.

<<Meno una nella lista delle tue possibili spose.>>

<<Sei un certino. Rimanderemo la questione del mio matrimonio più avanti, adesso devo lavorare.>> Ci alzammo entrambi dalle sedute e lo ringraziai ancora una volta per la sua lealtà.

<<Figurati, in cambio l'unica cosa che chiedo e di essere invitato al tuo matrimonio e farti da testimone.>> Mi prese per il culo.

<<Stronzo>>

Nota Autrice

E questo era il primo capitolo! Cosa ne pensate? Avete già un idea o qualche opinione?

Il capitolo ha lo scopo di presentare il nostro protagonista Alessandro e uno dei personaggi secondari che ritroveremo spesso, il suo amico Filippo. Altro punto fondamentale del capitolo è quella di esporre il problema scatenate della storia, il matrimonio da fare obbligatoriamente, che però ho solo spiegato a grandi linee. L'idea di non raccontarvi tutto subito era voluto, in quanto trovo più piacevole di solito entrare nella storia un passo alla volta e non ritrovarmi catapultata con mille informazioni da ricordare. Voi cosa ne pensate? Vi è sembrato un capitolo con troppe poche informazioni, poco chiaro o con troppe domande aperte per ritenerlo interessante?

Grazie mille a tutti voi che avete letto il capitolo e spero di ritrovarvi anche nei prossimi. 
Un grazie particolare a tutti quelli che dedicheranno un po' del loro tempo a lasciarmi un commento, in egual modo che si tratti di complimenti o critiche.


Assolutamente SìWhere stories live. Discover now