CAPITOLO 2 - Alex

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Rimandare, rimandare, rimandare. Cazzo non aveva mai rimandato nulla nella sua vita. Procrastinare non era una suo abitudine, lui era più per il detto "non rimandare a domani quello che puoi fare oggi". Eppure erano due settimane che non faceva altro che tormentarsi con la storia dell'eredità di suo padre senza fare nulla per risolverla, o quasi. Non si era impegnato molto nel quasi, però almeno poteva mentire a se stesso dicendo che ci aveva provato.

L'avviso di una nuova notifica gli fece distogliere gli occhi dai fogli su cui avrebbe dovuto lavorare.

Anche Silvia scaricata?

rispose lapidario

Peccato puntavo su di lei. Era durata più delle altre, ben tre appuntamenti!

Non sfottere.

D'accordo, d'accordo. Passo alla prossima?

Nelle ultime settimane era passato da un appuntamento a l'altro, erano stati così tanti da aver perso anche il conto. Le ragazze le aveva conosciute nei bar dove Filippo lo trascinava una sera sì e una no, oppure erano sue vecchie conoscenze. Il suo amico si stava impegnando tanto, contattava le ragazze e gli fissava gli appuntamenti. Era meglio di una segretaria. 
Il pensiero lo fece ridere. 
Lui invece si limitava a presentarsi in orario nel luogo concordato e rimaneva in silenzio, mentre le accompagnatrici portavano avanti da sole la conversazione, facendosi bastare qualche suo monosillabo.

Ti ringrazio per l'aiuto che mi stai dando, ma no. Sono stufo. Tutti questi appuntamenti mi stanno portando solo ad odiare le donne, non sopporto più le loro chiacchiere, le loro domande insistenti, il loro sentirsi al di sopra del mondo e i loro mascheroni da ritoccare ogni due secondi al bagno.

Ok, sei distrutto, ho capito. Quindi cerchiamo una ragazza che non parli e non chieda. Una sordomuta potrebbe andare, non la senti e non si rende conto che non stai parlando neanche tu. Ne cerchiamo una che si senta un po' sfigata e che non vada neanche in bagno. Così è perfetta, esattamente come la desideri. Ti faccio sapere non appena ne trovo una.

Sei un coglione

Lo so, per questo sono tuo amico. Ed essendo che sono tale ti ricordo che devi muoverti hai solo due settimane per trovare una bella, fare in modo che accetti e sposarla.

Lo sapeva, era questo il problema. Il tempo scorreva, ma lui non riusciva a trovare una soluzione adeguata. Iniziava a pensare di dover davvero accettare il fatto che avrebbe perso tutto. Mise il telefono in tasca, senza rispondere al messaggio di Filippo, e si incamminò fuori dall'ufficio. Uscire un po' da lì dentro forse lo avrebbe aiutato a rilassarsi e tornare più concentrato di prima.

Mezz'ora dopo stavo entrando nel suo palazzo, ma con lo stesso umore di prima. Si era recato nel bar di fronte, ma lì non era riuscito a staccare il cervello e godersi i minuti di riposo. 
Seduto a sorseggiare il suo caffè, a un tavolo, era stato catturato da ogni donna che entrava. Non le aveva semplicemente osservate, le aveva squadrate e studiate. Le radiografie avevano dato tutte esito negativo: una era bella, ma sembrava terribilmente stupida; una era molto raffinata, ma la trovava un po' bruttina; una le sembrò particolarmente simpatica, ma sospettava che avrebbe rischiato l'ergastolo se si fosse avvicinato a quella che sembrava poco più di una maggiorenne. Andò avanti così finchè non si rese conto di essere arrivato al punto di trovare solo difetti in ognuna. Troppo appariscente, troppo rumorosa, troppo asfittica, troppo timida, troppo insistente. 
Ma alla fine quali qualità stava cercando? Cosa doveva avere un moglie per essere perfetta? Proprio quando si fece queste domande capì che la pausa non gli stava facendo per niente bene, al contrario stava accelerando la sua discesa verso la pazzia.

<<Bentornato signor. Rinaldi>> lo salutarono, come sempre, le due receptionist all'ingresso. Solitamente rispondeva con un buongiorno, un arrivederci o solo con un cenno del capo nei giorni in cui era maggiormente stressato. Oggi non fece nulla di tutto ciò, si blocco lì davanti alla loro scrivania e le scrutò mentre ripensava alle parole del suo amico. "la receptionist non è niente male" aveva detto.

<<grazie...>> disse prima di bloccarsi. Osservò le ragazze: tutte e due potevano avere poco più di venticinque anni, erano entrambe minute anche se le loro curve erano distribuite diversamente, una era bionda con due occhi azzurri cielo che lo osservano curioso e una bocca rossa piegata in un sorriso professionale mentre l'altra era castana e anche i suoi occhi erano scuri da quello che aveva potuto notare prima che li distogliesse.

<<Catia>> gli venne in soccorso la bionda, poi quando sposto lo sguardo verso la collega anche lei con un sorriso prestampato le comunico il suo nome <<Marta>>

Si chiese se per una volta Filippo non aveva avuto una buona idea e scegliere una dipendente come sposa non fosse in realtà l'opzione migliore. In fondo se lavoravano per lui aveva già una buona base su cui partire. Caratterialmente non le conosceva, ma poteva sempre chiedere a Monica. Sapeva che lei scambiava sempre due chiacchiere ed era sempre aggiornata sulla vita dei suoi dipendenti. Il suo scopo non era quello di spettegolare, al contrario lei teneva davvero a loro. Non a caso il suo braccio destro era benvoluta da tutti.

"la receptionist non è niente male"

Poteva davvero essere la soluzione quello che gli suggeriva l'amico?

Scosse la testa come per scacciare l'idea dalla sua mente poi riportò l'attenzione verso le sue dipendenti che avevano atteso tutto quel tempo che lui finisse i suoi pensieri e comunicasse quello che voleva.

"Grazie Catia e Marta. Buona giornata anche a voi" disse e poi camminò a passo spedito finchè non fu al sicuro dentro al suo ufficio. Appoggiato con la schiena alla porta ripenso alla figura del coglione che aveva appena fatto. Aveva dovuto chiedere i loro nomi ed era rimasto lì impalato davanti a loro perso nei suoi assurdi pensieri. Il peggio era che si era ficcato da solo in quella situazione, avrebbe dovuto fare come tutti i giorni, salutarle formalmente senza fermarsi. 

Mio dio in che condizioni si trovava. Era tutta colpa di Filippo che gli metteva idee strane in testa.

Nota Autrice

Ecco un nuovo capitolo!
So che è solo il secondo capitolo e non succede nulla, ma spero vi siamo comunque piaciuto. 

Oggi abbiamo solo accompagnato Alex nella scelta della frutta xD le ha osservate bene e valutato i pro e i contro, ma nel prossimo capitolo lo vedremo finalmente prendere una decisone.
 
Chi di voi è curioso di conoscere questa frutta prescelta? Sarà un fico dolce oppure un acida mela verde? 

Ringrazio di nuovo tutti quelli che stanno iniziando quest'avventura con me e  chi nel primo capitolo ha già mostrato dell'interesse. 



Assolutamente SìWhere stories live. Discover now