CAPITOLO 5 - Alex

29 3 2
                                    

-2 giorni al matrimonio 

Scese dall'auto e si incamminò diretto verso l'ingresso dell'azienda. Era curioso di sapere cosa lo aspettava al suo arrivo. Quella mattina appena sveglio aveva scritto un messaggio a Marta e come sempre le sue risposte lo avevano divertito.

Il caffè mi piace corto e amaro. Grazie.

Come scusa?

Il caffè che mi farai trovare quando arriverò stamattina deve essere corto e amaro.

Non sono la tua cameriera.

Hai detto che ti saresti fatta venire un'idea, ma non lo hai fatto quindi ho pensato io al posto tuo.

Oppure stamattina si è svegliato troppo tardi e non arriva a prenderlo,  quindi ha pensato che glielo potessi portare io con questa scusa. Cosa dovrebbe dimostrare il caffè oltre il fatto che devo seguire i tuoi ordini?

Che sei interessata a me e sai come mi piace prenderlo. 

Quello oppure che sto leccando il culo al mio capo.

Oppure questo si. Quindi questo caffè si o no?

Ed ovviamente come suo solito non aveva più risposto lasciandolo così nel dubbio. Era davvero indeciso se quella ragazza gli piaceva o lo irritava terribilmente. Forse entrambe.

Così quando, dopo gli ormai soliti saluti con le receptionist, Marta gli allungò un bicchierino dicendo <<Oggi ho pensato di prenderle un caffè, corto e amaro come piace a lei. Spero le faccia piacere.>> Rimase sinceramente sorpreso rendendo la recita perfetta.

<<Oh, grazie. Sai una cosa? Ė una fortuna che hai avuto questo pensiero proprio oggi , stamattina ero in ritardo e non avevo fatto in tempo a berlo. >> La sua risposta fece spuntare un sorriso a Marta che questa volta non aveva niente di forzato.

Due ore dopo bussarono alla porta. Sapeva già chi era, la stava aspettando.
<<Entra.>> Disse e non appena mise piede dentro Marta non perse tempo.
<<Perchè ha chiesto che glieli portassi di persona? Ho sempre lasciato tutti i documenti per lei a Monica.>> Non le aveva mai sentito un tono così infuriato neanche quando aveva rifiutato la sua proposta. Poi per quale motivo era tanto arrabbiata, si chiese. La guardò in silenzio per qualche  secondo solo per il gusto di vedere il suo nervosismo crescere.
<<Hai finito?>> Le disse per irritarla ancora un po'.
<<Da un pezzo>> Di sicuro non si aspettava certo una risposta del genere, in realtà non si aspettava nessuna risposta. La ignorò.
<<Da oggi in poi qualsiasi documento per me, se sei tu a consegnarlo, lo voglio di persona. Si tratta di un compito che non puoi svolgere? Troppo disturbo?>> I suoi modi poco gentili fecero accendere anche in lui la scintilla della rabbia.
<<Ovvio che no, solo che...>> Fece una piccola pausa, giusto il tempo di sospirare e poi proseguì con tono desolato <<Anche questo è per la recita?>>
<<Quale moglie con una piccolissima scusa come questa non approfitterebbe di vedere il marito?>> Quando riprese a parlare il tono si era fatto più gentile. << Marta dovremo fingere per un anno, magari con il tempo dovremmo dimostrare sempre meno, ma io ho bisogno di sapere adesso in questo preciso momento se pensi di non farcela perchè non ho tempo per trovare qualcun'altro e devo assolutamente sposarmi.>> Non desiderava certo che le rispondesse che si tirava indietro, anzi stava pregando tutti gli dei a cui lui non credeva purchè non lo facesse, ma nel caso di un ripensamento era meglio saperlo subito. Dopo svariati minuti di silenzio da parte di entrambi, la risposta di Marta arrivò.
<<Sì, posso farcela. Devo farcela.>> Sembrava stesse cercando di convincere più se stessa. <<Mi scusi e che il giorno si sta avvicinando e credo che mi renda terribilmente nervosa>> Era tornata calma e docile. Era di nuovo Marta la sua dipendente.
<<Non ti preoccupare. Anche io ero molto nervoso dopo l'assemblea con i soci di stamattina. Cosa ne dici di prenderci una piccola pausa dalla recita? Non ti chiederò nulla fino a domani basta che mi dai il permesso di riaccompagnarti a casa domani sera dopo lavoro. Piccolo sforzo e grandi risultati.>> Le propose comprensivo e mostrando anche un sorriso di incoraggiamento.
<<Il grande risultato sarebbe che tutti sparlerebbero di noi?>>
<<Esatto, tanto lo faranno anche dopo il matrimonio. Diamogli un vantaggio, prepariamoli alla notizia>>
<<Sì, me li immagino già a scambiarsi commenti del tipo "io me lo immaginavo">> Una smorfia comparve sul suo bel viso.
<<Oppure "te l'avevo detto, io ci vedo lungo per queste cose".>> Si unì al suo gioco facendola ridere per la sua pessima imitazione, in effetti era venuta fuori una vocetta un po' inquietante.
<<Noto con piacere che il mio caffè le è piaciuto.>> Il cambio repentino di discorso lo spiazzo per un secondo poi segui il suo sguardo fino al bicchierino di caffè, ancora intatto, appoggiato sulla scrivania.
<<Scusami, l'avevo già preso. Non carburo senza e non avevo idea se me lo avresti portato oppure no.>> Aveva paura che si offendesse e non era così che voleva iniziare la loro relazione, se si poteva definire tale. Invece Marta lo sorprese con un'alzata di spalle che mostrava tutto il suo disinteresse sulla questione. Ne fu solleva e anche un po' deluso.
<<Torno a lavoro>> disse e poi andò via, lasciandolo a suoi mille pensieri. 

Nota autrice

So che il capitolo è molto breve, ma sto cercando ancora di organizzarmi visto che sono rimasta senza computer. Scusatemi, mi farò perdonare con il prossimo aggiornamento. Pubblicherò il nuovo capitolo tra qualche giorno oppure al solito tra un settimana però sarà lungo il doppio. 

Intanto iniziamo a leggere dei primi incontri/scontri tra i due personaggi. Cosa ne pensate? Spero che Marta non risulti troppo incoerente con se stessa, ma la capirete meglio andando avanti con il tempo. 

Come sempre un grazie enorme a tutti voi che state leggendo questa storia.

Assolutamente SìWhere stories live. Discover now