6.

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EMMA

Prima di scendere le scale e raggiungere gli altri in cucina, chiudo gli occhi e faccio un lungo respiro, in modo tale da buttare fuori l'aria e con essa anche ogni tipo di vibrazione negativa.
Perché se con Nico proprio non ho feeling, lo stesso non può dirsi con i suoi amici, i quali sembrano davvero simpatici e alla mano, motivo per cui voglio evitare di partire con il piede sbagliato e confermare la prima impressione che avranno avuto di me, cioè quella di una pazza scatenata e combina guai. Cosa che in realtà sono, ma di solito preferisco rendere noti questi miei lati del carattere solamente quando le persone intorno a me hanno alcool in corpo.

Ma proprio tanto.

Quando riapro gli occhi e sono sicura di avere di nuovo una parvenza di controllo, scendo le scale rapidamente, per poi arrivare alle spalle di Bea e lasciarle un bacio sulla guancia, proprio mentre Ceci poggia la penna sul bancone e sospira soddisfatta.

<< Allora, quasi diciannovenne. Mentre eri su a renderti presentabile, abbiamo stilato una lista della spesa e verificato gli orari del supermercato qui vicino. A piedi dista neanche dieci minuti, quindi direi che possiamo fare subito una spesa abbondante, poi tornare qui e disporre la roba e infine andare alla ricerca dei nostri bolidi. So che avevamo detto il contrario, ma almeno poi abbiamo più tempo per cercare dei mezzi solidi, senza correre il rischio di venire truffati come era successo al gruppo di Matteo.>>

<< Perfetto. Ah, prima di uscire di casa ci terrei a dire una cosa.>>

E mentre con lo sguardo ricerco i due fiorentini che mi fissano incuriositi, del terzo non c'è traccia, ma poco importa.

<< Ema, Gio, ci terrei a scusarmi per le due scene a cui avete assistito nelle ultime ore...
So che da fuori posso essere sembrata un tantino folle, e in parte lo sono anche, ma ci tengo a dire che tendo a reagire così soltanto quanto provocata.>>

<< Emma, non ti devi scusare, anzi! Nico non ha un carattere facile già di suo e il fatto che tu gli abbia tenuto testa lo ha fatto parecchio innervosire... e se posso dire la mia, hai fatto bene ad agire come hai fatto, perché con lo scherzetto della poliziotta ha esagerato.>>

Ema.

<< Concordo con quanto detto dal mio amico. E ci tengo a dire che sia tu che le tue amiche ci state già molto simpatiche e sono sicuro che passeremo una vacanza indimenticabile.>>

Gio.

<< Beh, ragazzi, di sicuro grazie ad Emma e Nico avremo perle praticamente ogni ora. E figuriamoci quando saremo tutti sbronzi!>>.

Ceci.

<< Eccomi figlioli, scusate ma ero al telefono con mia sorella e mi ha tenuto in ballo più del previsto. Andiamo?>>.

Quando Nico fa la sua entrata in cucina, Bea, o forse Ceci, mi tira un calcio sotto il tavolo che mi fa istintivamente alzare in piedi, a cui aggiungo uno sguardo di fuoco alle mie amiche, le quali fanno finta di nulla.

<< Milanese, mi stupisci! Di solito le principesse impiegano ore a prepararsi, invece tu sei già pronta.>>

<< Che ti devo dire, il fascino dei tuoi amici fa miracoli>>.

E senza dargli la possibilità di replica esco dalla cucina, seguita a ruota dalle mie amiche, mentre di sottofondo percepisco chiaramente la risata di Ema e il commento neanche troppo velato di Gio.

Fratello, devi riconoscere che la milanese ha carattere.

💫💫

Nonostante io sia di fronte allo scaffale da ormai cinque minuti abbondanti, vago ancora nella più totale incertezza.
Ascoltare la ragione o il cuore?
Fare la cosa giusta oppure quella sbagliata?

VAMONOS !Where stories live. Discover now