Capitolo 8: Al Globe

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I due investigatori privati di Baker street iniziarono a prepararsi, pronti per uscire.
Entrambi rimasero fedeli al proprio stile di abbigliamento: Sherlock uscì dall'appartamento con una elegante camicia bianca sotto ad una giacca nera abbinata ai pantaloni, quest'ultima coperta dall'inconfondibile cappotto corvino e dalla sciarpa blu. John invece portava una camicia a quadri coperta da una giacca di pelle nera e jeans scuri.

Londra di sera era stupenda; nelle strade non vi era molto traffico, la maggior parte della gente occupava ristoranti e luoghi di aggregazione a differenza della minor parte che preferiva luoghi appartati e meno rumorosi come i parchi per le passeggiate -per non parlare anche delle coppie che si scambiavano baci passionali sulle panchine.
Il dottore alzò gli occhi verso il cielo, scorgendo moltissime stelle e bagliori dovute alle illuminazioni della strada.
Il cielo londinese non aveva mai avuto una stellata come quella, ce n'erano un sacco. Il biondo girò la testa verso il detective che però aveva lo sguardo fisso in avanti e non rivolto verso quel magnifico spettacolo naturale.
Magari stava pensando a qualcosa.. magari non era interessato..

«Hai pensato a qualche posto in particolare?» chiese curioso il moro poco dopo.

«Non di preciso. Avevo pensato di andare in un pub, ma non credo che ti piaccia come ambiente. Sai.. rumore, bevute, stupidità.. non sono cose che apprezzi molto. Se vuoi potremmo fare un salto da Angelo oppure-»

«Il pub va bene» lo interruppe improvvisamente Sherlock «Provare va sempre bene, no?»

Il dottore rimase attonito dalla risposta del compagno ma rispose con un grande sorriso e con una risata: «In effetti hai ragione!»

*****

Dopo un po' di minuti arrivarono al luogo che avrebbe regalato loro una fantastica serata piena di divertimento e bevute: il Globe.
La facciata esterna era molto elegante e si sposava perfettamente con l'architettura delle case circostanti.
Anche l'interno era ben strutturato; di giorno veniva utilizzato maggiormente come bar, con la sua inconfondibile location in stile retrò che però rendeva l'ambiente molto elegante con il balcone, le sedie ed i tavoli in legno. Vi era poi un enorme vetrata che regalava una magnifica luce naturale affiancata da vari lampadari molto eleganti color oro.
Di notte il locale però cambiava completamente atmosfera; I tavolini in legno nella parte posteriore del locale venivano affiancati a divanetti rossi e marroncini.
Il pub era solamente illuminato da varie lampade poste ai lati dei tavoli vicini alla parete, dalle candele dei tavoli posti più al centro e dai vari led e luci colorate nella parte superiore della parete.

Dopo essere stati accompagnati al tavolo, presero in mano il menù con tutte le bevande e aperitivi.

«Cosa prendi?»

«Un bicchiere d'accqua»

«Ma siamo in un pub. Non potresti ordinare qualcosa di diverso? Scegli un alcolico!!» esordì l'altro con entusiasmo.

Il detective guardò di nuovo il menù con una smorfia «Provo con un Brandy allora»

John alzò il braccio sinistro per catturare l'attenzione di un cameriere che, dopo essersi avvicinato al tavolo ed aver tirato fuori dalla tasca del grembiule un piccolo taccuino, presentò gentilmente le varie specialità della serata: «Prima di ordinare volevo informarvi che oggi ogni cliente potrà avere un alcolico a scelta gratis dal menù poiché festeggiamo l'anniversario del locale. Questa è la nostra ultima specialità, la York Sight, spero possa essere di vostro gradimento.»

I due si guardarono accondiscendenti ma il detective non ebbe neanche il tempo di esprimere il suo pensiero riguardo al ridicolo nome dell'alcolico proposto che l'amico aveva già ordinato da bere per entrambi.

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