C e n t o d i c i o t t o

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«Hai una pessima cera!» esclamò una voce alle sue spalle, una voce che riconobbe subito.
Un piccolo lato positivo in quell’orribile giornata.

Mark comparve al suo fianco, con lo zaino in spalla e un luminoso sorriso a piegargli le labbra.
Youngjae gli buttò le braccia intorno al collo, senza un’apparente ragione, stringendosi a quella figura familiare.

«Non penso di essere mai stato più felice di vederti» sussurrò contro il suo collo, chiudendo gli occhi e godendosi quel tepore.
L’americano strinse le braccia attorno al corpo sottile di Youngjae, sorridendo contro i suoi capelli.

«Tranquillo, adesso andrà meglio» sussurrò sfregandogli la mano contro la schiena in un gesto dolce e rassicurante.

Quella mattina l’aveva incrociato per i corridoi, mentre si trascinava stancamente da una classe all’altra, e si era ripromesso che in conclusione delle sue lezioni l’avrebbe raggiunto per assicurarsi che tutto andasse bene.

Ma chiaramente non era così, dato che Youngjae non l’aveva mai abbracciato prima di all’ora.

Si separarono lentamente e Mark – stringendo le mani sulle spalle esili del più piccolo – lo abbagliò con un sorriso brillante.

Youngjae si trovò ad invidiarlo per un lungo ed intenso istante.

Mark era la personificazione di un sole caldo e splendente.

Irradiava serenità attraverso ogni parola – o sorriso – e sembrava non avere mai alcun problema.
Quel giorno poi, pareva particolarmente di buon umore.

~۵~

The Book ⌦ Volume 1Where stories live. Discover now