The Book ⌦ Volume 1

C e n t o v e n t i n o v e

«Io e BamBam di siamo baciati».

Il silenzio calò nella stanza, lasciando spazio solo al respiro lento di Yugyeom.
Quelli di Jaebum e Jackson si erano spezzati bruscamente per la sorpresa di quelle parole, lasciando i loro polmoni privi di aria.

Erano seriamente indecisi sulla possibilità di rispondere seriamente a quella confidenza o scoppiare a ridergli in faccia, per quanto quella fosse assolutamente assurda.

«Vi prego di respirare, state diventando cianotici» disse il minore, osservando i volti dei suoi migliori amici che pian piano prendevano un colorito bluastro.

«Tu e BamBam… voi avete…» biascicò Jackson, senza dare effettivamente un senso alle sue parole.

Si sarebbe aspettato qualsiasi cosa da Yugyeom.
Qualsiasi cosa fuorché quella.

Per tanto tempo lui e Jae si erano perfino convinti della possibilità che Yugyeom fosse asessuale; Sarebbe stata l'unica vera spiegazione per il suo totale disinteresse verso l'idea di condividere qualcosa - che fosse amorosa o semplicemente sessuale - con qualcuno.

Yugyeom sorrise.
Era raro vedere i suoi migliori amici così turbati, ma era incredibilmente esilarante.

«Si Jack, ci siamo baciati» ridacchiò, sentendo il sollievo pervaderlo.
La parte peggiore era senz'altro passata.

«Non puoi lanciare una simile bomba senza entrare nel dettagli» gli fece notare Jaebum.
Jackson annuì concorde.
«Cazzo, ha ragione - evidenziò il cinese - L'ultima volta stavi per divorarlo nel corridoio, quando ti è inciampato addosso».

Yugyeom ghignò tra sé e sé.
Anche quel pomeriggio l'aveva divorato, ma in un modo totalmente diverso, e senz'altro molto più piacevole.

Raccontò ciò che era successo non troppe ore prima - chiudendo gli occhi ed immergendosi nuovamente in quegli attimi - cercando di non soffermarsi troppo sulle emozioni e sensazioni che aveva provato.

Jaebum e Jackson rimasero a lungo in silenzio, permettendo a Yugyeom di raccontare quegli attimi che avevano cambiato tutto.
Lui non poteva saperlo ancora, ma i suoi amici si.

Riuscivano a cogliere il piccolo bagliore dentro i suoi occhi, ora molto più limpidi e pieni di luce.

Nessuno dei due probabilmente ne era consapevole, ma BamBam era riuscito a fare quello che nessun altro prima aveva fatto.
Era riuscito a far capire a Yugyeom di avere un cuore.

«Doveva essere soltanto un tentativo, ed invece adesso-» sussurrò il minore osservando il tessuto dei suoi pantaloni.

«Adesso cosa? - chiese Jackson con voce addolcita - Sai che con noi sei libero di parlare di tutto» mormorò.

Era stano vedere Yugyeom così confuso - così privo della sua classica freddezza che fungeva da scudo - e più volte durante il racconto di quel pomeriggio, il cinese aveva sentito il bisogno di abbracciarlo.

Yugyeom fece spallucce.
«Vorrei spiegarvi come mi sento - lo vorrei davvero - ma il problema è che neanche io riesco a capirlo» sussurrò continuando a tenere lo sguardo basso.

Sentiva gli occhi dei suoi amici addosso, ma gli unici occhi che vedeva davanti ai suoi, erano quelli del thailandese.

«Vorrei dirvi che siamo rimasti ore in quella stupida terrazza a baciarci e toccarci, e non mi sarei fermato; Vorrei dirvi che ogni singolo bacio che ci siamo scambiati aveva un sapore diverso, ed io mi sono innamorato di ognuno di loro; Vorrei aver il coraggio di dirvi che nessuno mi aveva mai fatto sentire così speciale, così importante, e riuscire a dirvi che da quando ho lasciato quella casa non ho smesso di pensare a lui neanche un istante» si interruppe, sentendo il cuore pesare.

«Vorrei poter avere il coraggio di dirvelo, ma per farlo dovrei anche ammetterlo con me stesso, e con quello arriverebbe anche la consapevolezza di volerlo baciare ancora una volta, affrontando magari la possibilità che lui non voglia».

Un dolore lancinante gli attraversò il petto.
Era quella la paura che per ore l'aveva lasciato sospeso nel precipizio.
Il terrore che, per BamBam, il loro primo bacio non fosse stato significativo come lo era stato per lui.

~۵~