C e n t o v e n t i

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Youngjae non fermò la propria marcia finché non posò la gomma delle sue scarpe sull'asfalto del parcheggio.

Sentiva il cuore battere forte, come sempre in quei giorni, e il principio di un fiatone a bloccargli la gola.

Mark al suo fianco non poté camuffare l'espressione curiosa e in parte preoccupata.
«Qual è il problema con Jaebum? - domandò arcuando un sopracciglio - Ieri pomeriggio pensavo ti fossi preso una cotta per lui, quindi non capisco il perché del terrore nei tuoi occhi» mormorò voltandosi verso la porta dell'Istituto.

Sicuramente i tre giocatori sarebbero usciti da quella porta di lì a qualche manciata di secondi, per raggiungere come loro il parcheggio e di conseguenza le proprie auto.
Portò nuovamente gli occhi sul volto dell'amico, notando la difficoltà sui suoi lineamenti.

Sospirò. «Facciamo così - propose il maggiore - Ti accompagno a casa e in cambio tu mi racconti cosa diavolo sta succedendo con lui».

Youngjae lo guardò con occhi pieni di gratitudine, annuendo entusiasta.

Si sarebbe evitato tutta quella strada a piedi da scuola fino a casa, e questo significava che avrebbe visto il suo amato letto molto prima del previsto.

Mark era senz'altro la cosa migliore di quella giornata.

~۵~

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TheyIdiot

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