Bad Liar {Hoodie}

Chapter 6

-hai sentito cosa è successo ieri?- chiese Marilyn.
-no, sei tu il mio giornale vivente!- rispose Erika con un sorrisino.
-dai apparte lo scherzo... C'è stato un omicidio.-
-qui?!- Erika aggrottò la fronte pallida.
-sì, tre giorni fa...-
-chi è morto?- era sempre più sconvolta.
-un ragazzo della mia età. Non lo conoscevo...-
-non si sa nulla sull'assassino?-
-è stato visto de sfuggita da una finestra, da una donna, che automaticamente ha chiamato la polizia.-
-e com'era fatto?- la testa della sedicenne era andata in tilt, non capiva più nulla, e anche se continuava a fare domande non capiva bene le risposte che riceveva.
-ha detto che poteva essere un ragazzo... Ma era impossibile vederlo in faccia.- fece una breve pausa, come per ricordare- aveva la faccia coperta.-
-mh...- Erika si limitò ad annuire pensierosa.
-ah... Penso tu mi debba dire qualcosa!- sulle labbra di Marilyn nacque un sorriso furbo.
-cosa?-
-questa mattina ho chiamato tua madre, per chiederle dov'eri... E mi ha detto che forse eri all'officina di tuo padre.-
-e con ciò?- storse il naso in segno di disappunto.
-ha detto anche che quello nuovo lavora lì!-
-ero solo andata a vedere come andava! Non posso salutarlo?-
-a cuccia Carlino!! Certo che lo puoi salutare!- disse indicando a terra con un dito.
-chiamami di nuovo Carlino, e ti apro la testa!-
-oggi abbiamo la luna storta!! Ah... Se devi incontrare ancora il ragazzo mettiti qualcosa sulle guance.-
-perché?-
-perché sei rossa.- detto questo scoppiò a ridere.
-ti odio!- Erika mise il broncio e incrociò le braccia, come la bambine viziate.
-naah!- Marilyn, essendo più alta della sua amica, si abbassò al suo livello e le sussurrò all'orecchio. -Erika... Girati c'è qualcuno che conosci molto bene!-

Panico.

-chi?!?- sussurrò lei freneticamente, girando la testa col rischio di farsi venire un torcicollo.
Era solo Matt, uno dei ragazzi spacconi del paese.
-ehi Erika!- la salutò con un sorriso cattivo sulle labbra.
-che vuoi?- sibilò con veleno lei.
-rivoglio indietro ciò che mi appartiene.- rispose diventando serio.
-ti rispondo con un semplice e comprensibile... No!-