CHAPTER THIRTY

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Allora, dato che l'ultimo capitolo era davvero, davvero pesante, ho deciso che da adesso in poi farò dei capitoli più corti.
Saranno comunque abbastanza lunghi, però meno del solito.
Grazie a questo riuscirò a pubblicare anche con molta più frequenza.
E niente, mi fa strano scrivere così poco.

Quindi ditemi cosa ne pensate (se preferite di questa lunghezza o no), perché è una cosa nuova.

Buona lettura
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Bakugou's pov
"Ah sono sfinito, chi è il pazzo che ha avuto l'idea di allenarsi di sabato mattina?" domandò la lampadina fulminata, stiracchiandosi come un verme.

Era da più di mezz'ora che continuava a sbadigliare e a lamentarsi come un moccioso di merda.

Essendo quello più avanti e più lontano dal gruppo, varcai per primo l'uscio del soggiorno, nel tentativo di allontanarmi il più possibile da quelle fastidiose e petulanti comparse.

"È stata un'idea di Bakugou. Vero, Baku-bro?" chiese conferma il petardo, mettendomi un braccio intorno alle spalle e rallentando il mio cammino. Avvicinò i suoi denti da squalo alla mia faccia, sorridendo come un coglione.

Scocciato da quel contatto, gli ringhiai contro, togliendolo senza il minimo preavviso e rischiando di farlo cadere con la faccia sul pavimento. Cosa che non mi sarebbe dispiaciuta, dato che non avevo chiesto la loro compagnia.

"La mia idea era quella di allenarmi: da solo. Voi pecore vi siete aggiunte senza che ve lo avessi chiesto." risposi in modo secco, negando con aggressività le loro affermazioni. Cercai ancora una volta di allungare il passo, per distanziarli e non farmi infastidire. Ma nonostante l'allenamento stancante, sembrava che più aumentavo di velocità, più loro riuscivano a starmi dietro. Forse perché l'unico che effettivamente si era allenato ero io, mentre loro avevano fatto salotto parlando di gossip come le ragazzine.

Ero uscito alle otto del mattino di sabato sperando di non trovare nessuno sveglio, essendo un giorno festivo. Ma a quanto pareva non potevo avere un secondo di pace che quelle comparse fastidiose dovevano ricopiarmi e starmi addosso come dei fidanzati innamorati.

"Come sei crudele Bakugou. Sai, se non fossi così imbronciato saresti molto popolare tra le ragazze." disse senza essere interpellato il fulminato, mettendo un dito sotto il mento.

Mi venne un tic nervoso all'occhio e mi bloccai in mezzo al corridoio. Con estrema lentezza e leggermente a scatti, girai il collo sopra le mie spalle. Con il palmo aperto produssi qualche esplosione intimidatoria e iniziai a guardarlo come se volessi la sua faccia proprio su queste.

"Chi cazzo ha chiesto la tua opinione, bastardo?" chiesi retoricamente, scatenando una risatina isterica da parte sua. Vidi il suo pomo d'Adamo fare su e giù per la sua gola e alzò le mani in segno di difesa.

"D-dai, stavamo scherz-"

"Kaminari ha ragione: Bakugou non ci sa fare con le donne. Ne ha una in camera e non ci ha ancora fatto niente." lo interruppe il nanetto, che sarebbe diventato ben presto la mia merenda mattutina.

"E che donna..." approvò il pervertito più alto, arrossendo pesantemente e guardando il vuoto con la bava alla bocca.
Li guardai con un sorriso malsano e gli occhi spalancati, chiedendomi se fosse meglio distruggergli la faccia o il cazzo.

"O-ohi, Bakugou lascia perdere stavano s-scherzando." rimediò il rosso, nascondendo dietro la sua schiena il grappolo d'uva e il suo amichetto, che avevano preso a tremare, accorgendosi di come li scrutavo.

Schioccai la lingua infastidito e gli diedi le spalle, continuando a dirigermi verso la mia camera.
Almeno ero certo che non avrebbero più avuto il coraggio di allenarsi il sabato insieme a me. Volevo farmi solamente una doccia e mangiare qualcosa. Era quasi ora di pranzo.

MASK- Bakugou x OcWhere stories live. Discover now