Cap. 11 Disavventure

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Prima parte L'inganno della cadrega

Finalmente era arrivato il venerdì sera, questo significava per la maggior parte degli studenti relax di due giorni, tranne chi doveva seguire la lezione per prendere la patente di volo, il giorno seguente ci sarebbe stata la prima lezione.

Appena entrati nella sala grande Harry disse la sua "Sapete cosa dicono gli americani quando arriva il sabato?".

"Non dirlo Harry" era Hermione con tutta calma di muratore bergamasco che cerca di controllarsi dal non bestemmiare.

"Yes week-end" lo aveva detto lo stesso.

Hermione e Ron si erano messi la mano in faccia e insieme avevano detto "Non ci posso credere".

In quel momento era partita la marcia imperiale e dietro di loro c'erano Draco Malfoy e le sue guardie del corpo, Tiger e Goyle. Ovviamente con tutta la sua gentilezza e simpatia, Malfoy aveva ordinato "Levatevi dai piedi sporchi mezzosangue".

"Donne è arrivato mr. Simpatia" e con un inchino Harry lo faceva passare.

"Credi di essere spiritoso Potter? Te l'avevo detto sul treno di scegliere le tue amicizie con più attenzione, invece di girare con quel poveraccio di un Weasley e di quella mezzosangue, ma è troppo tardi" gli aveva comunicato Draco ad Harry.

"Senti ciccio bello, io so scegliere le mie amicizie e loro sono mille volte meglio di te e della tua banda di purosangue" rispose a tono Harry.

"Noi siamo purosangue del Nord, siamo più ricchi e potenti degli altri".

Hermione si fece avanti e aveva sussurrato ai suoi amici "Adesso vedete che bello scherzetto che gli faccio".

"La mezzosangue sta venendo per farci la predica" parlò Goyle, tutti e tre avevano riso.

"Visto che sei un purosangue del Nord, accomodati pure, prendi una cadrega".

Draco aveva iniziato a sudare, si era girato e prese una mela dal porta frutta e la stava mangiando. Dopo un paio di morsi disse "Buona questa cadrega".

"Senti purosangue del Nord dei miei stivali, la sedia è la cadrega non la mela" Hermione aveva fregato Draco per bene. Era diventato tutto rosso in viso e da dietro provenivano degli strani rumori, Draco si era voltato per vedere cosa stava succedendo, tutti i Serpeverde erano armati con mazze da baseball, anche Tiger e Goyle.

"Ti conviene scappare" suggerì Harry.

Draco aveva iniziato a correre e la folla lo inseguiva e si sentiva "Non fatevi sfuggire il traditore".

"Sei stata mitica Hermione" disse Ron dandole il cinque.

Dopo questa avventura i tre si erano andati a sedere al proprio posto per consumare la cena.

Seconda parte Scontro sulle scope

Harry, Ron e Hermione erano dietro la scuola assieme ad una ventina di studenti del primo anno, come loro tre del resto, a fare il corso di volo per prendere la patente per guidare la scopa.

Si erano divisi in due file e ognuna guardava in faccia l'altra, tutti a loro fianco avevano la loro scopa personale, la professoressa in mezzo che camminava avanti e indietro fumandosi la sua sigaretta, anche quel giorno era sempre in modalità punk, cresta rosa in testa che sembrava un gallina e indossava la maglietta dei Green Day, giubbotto in jeans e i pantaloni dello stesso tessuto. Quando ebbe finito di fumare disse alla sua classe "Prima di tutto dovete semplicemente dire su e la scopa verrà nelle vostre mani, dovete dirlo chiaro e forte. Avete capito tutti?".

Harry Potter e la tecnologia babbanaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora