Prima parte Viaggio di ritorno sull'Hogwarts Express
Il primo anno ad Hogwarts era passato, per Harry è stato molto positivo, si è fatto amare dagli insegnanti e dal preside per la sua bravura e intelligenza, in quasi tutte le materie aveva buoni e ottimi voti, tranne in storia della magia, era negato per via del professore che quando spiega ti faceva venire sonno.
Si era fatto molti amici, soprattutto Hermione e Ron, con loro due ha vissuto esperienze fantastiche e il loro legame si è saldato nel corso nei mesi, anche se a volte hanno dovuto menare Harry per le sue battute squallide che faceva e il primo aprile aveva dato il peggio di se, ma i migliori amici sopportare anche il lato negativo dei loro compagni. In ogni cosa buona c'è sempre una punta di male ad equilibrare il mondo e nel caso di Harry in primis era Voldemort, ora di nuovo in circolazione, prima era rinchiuso in una dimensione spazio temporale da cui non poteva scappare. Adesso che è libero cercherà di ucciderlo con qualsiasi metodo, ma prima deve trovare il modo di disattivare l'antifurto che gli aveva messo la madre prima di poterlo fare fuori con l'Avada Kedavra. Non c'era soltanto lui, a scuola a rompere le scatole c'era il trio Serpeverde composto da Draco Malfoy, Tiger e Goyle che cercavano ogni minima scusa per tormentarlo, anche se Harry trovava dei metodi per controbattere, ad esempio l'inganno della cadrega, soltanto i veri purosangue del Nord sanno cosa è quell'oggetto e Draco non lo sapeva e gli hanno dato il benservito i suoi compagni e Ron lo aveva picchiato sul treno per andare ad Hogwarts.
Seduti ai loro posti sul Frecciarossa Harry, Ron ed Hermione stavano cercando di parlare di quello che avrebbero fatto durante le vacanze estive, ma c'era sempre qualcuno che gli interrompeva, il primo era stato l'omino che vendeva della frutta esotica, continuava a gridare "Cocco bello cocco".
Il secondo era un vu cumprà che era era entrato nel loro scompartimento, con un sacco di roba, cover del telefono, caricabatterie, casse per la musica, accendini e tanto altro ancora, ma non avevano comprato nulla i tre perché non gli piaceva la merce che gli stava vendendo.
Per ultimo il venditore di rose e aveva detto "Ciao belli, una rosa per la tua fidanzata rosso".
"Non è il mio ragazzo" aveva risposto Hermione.
A Ron scendeva una lacrima dal viso.
"Allora l'altro ragazzo".
"Siamo amici" aveva risposto Harry.
Stavolta Hermione aveva una lacrima sul suo viso.
"Andate a quel paese tutti e tre".
"Però dai Ron ha detto che siamo belli, un lato positivo c'è".
"Mi dispiace contraddirti ma lo dice a tutti ciao bello" Hermione era sempre pronta a rovinare i bei momenti con affermazioni negative.
"Preparatevi siamo arrivati" disse Harry.
Seconda parte Il padrino di Harry Potter
Ad aspettare Harry in macchina fuori dalla stazione c'erano i Dursley, ovviamente Vernon si lamentava del fatto che Harry era in ritardo e continuava a guardare l'ora sul suo cellulare ogni minuto. Zia Petunia era presa dal suo telefono, stava guardando una puntata della sua soap opera preferita, ovvero Beautiful, si narra che molte vecchiette hanno perso la vita cercando di seguire tutti gli episodi, ma non ce l'anno fatta perché è infinita e da decenni che la mandano in onda, un po' come i campi da calcio di Holly e Benji, sai dove iniziano, ma non sai dove finiscono, per me qualche mago avrà fatto un incantesimo per renderlo lunghissimo, ma sono solo teorie.
Infine Dudley si divertiva a guardare cartoni animati per bambini piccoli, in particolar modo Masha e Orso era il suo preferito, tutti i ragazzi della sua età avevano abbandonato da tempo le cose che facevano bambini ed erano passati a passatempi più della loro età, come andare nei giardinetti e stare ore a baciarsi con le ragazze, girare in bicicletta non seguendo una meta precisa, andare al cinema, alla sala giochi e altre attività.
Harry era finalmente arrivato ed era sorpreso che i suoi zii fossero venuti a prenderlo, aveva pensato che doveva prendere l'autobus per tornare a casa.
Zio Vernon era sempre gentile e cortese con suo nipote "Ce ne hai messo di tempo per arrivare" con toni molto aspri.
"È appena arrivato il treno, ho solo impiegato cinque minuti per venire in macchina".
"Si si va bene, adesso andiamo che ho molto da fare".
Ma prima di partire un signore gli stava bussando sul finestrino, era un individuo poco raccomandabile, capelli e barba neri lunghi, occhi di ghiaccio e fumava una sigaretta, indossava un cappotto lungo di pelle molto costoso, anche il suo orologio d'oro non era da meno, lo zio Vernor in un primo momento aveva abbassato il finestrino e con la sua arroganza aveva detto al passante "Vattene via, non do monete ai senzatetto".
E quello in tutta calma gli aveva sbuffato il fumo della sigaretta in faccia allo zio Vernon facendolo tossire e gli disse due paroline "Hey minchione, tu non sai con chi stai parlando, sono Don Sirius Corblack, il padrino di Harry, voglio soltanto dirvi se maltrattate ancora il ragazzo, sarò costretto ad usare le maniere forti. Ci siamo capiti".
Lo zio Vernon era diventato bianco come un fantasma e si stava cagando addosso e non poteva certo dire di no alle condizioni poste da Don Sirius Corblack e "Certo lo tratteremo in modo impeccabile".
Gli aveva dato due piccoli schiaffetti sulla guancia "Bravo Vernon, ora così mi piaci" aveva spento la sigaretta a terra ed era passato a parlare ad Harry "Questo è il mio indirizzo segreto, mandami tutti i gufi che vuoi, messaggi meglio di prima che ci scoprano, non soltanto la polizia mi sta cercando, anche i nemici della mia famiglia mi stanno dando la caccia. Stammi bene e ci rivedremo presto".
"Grazie mille ancora per il regalo di Natale, è molto utile quella mappa" gli aveva risposto Harry.
"Ne ero sicuro che ti sarebbe piaciuto" poi gli aveva parlato sottovoce "Serve per farti uscire da Hogwarts la notte per vederci e fare quattro chiacchiere. Sono stato perfetto nella parte del mafioso cattivo?".
"Ottima interpretazione. E se ti vedono? ".
"Vedranno un ragazzo che porta a passeggiare un cane. Comunque devo andare, ciao Harry. E stai attento a Voldemort" e Sirius si era smaterializzato via.
Zio Vernon tutto mogio, era tornato a casa e aveva deciso che il giorno successivo sarebbero andati a fare shopping per Harry e comprargli abiti nuovi e da quella sera non doveva più cucinare o fare le pulizie.
FINE?

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Harry Potter e la tecnologia babbana
FanfictionNel mondo magico le cose stanno cambiando, si utilizzano sempre di più le tecnologie dei babbani, come i cellulari, computer, tablet ecc. Anche Hogwarts si era attrezzata con un corso specifico per l'utilizzo di queste tecnologie. Il ragazzo che è s...