Una reazione improvvisa

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???:«Che ci fai qua!?»

Esclamò sorpresa una voce stranamente familiare,
Stre allora si guardò intorno,
A terra c'era Aaron con di fronte uno strano strumento in legno,
Accanto a lui c'era un bambino che sembrava essere dell'età di Teresa,
Aveva ed i capelli di un bianco immacolato,
E degli occhi rossi come rubini,
Aaron si alzò in fretta e si mise poco più avanti allo strumento come se stesse cercando di nascondere il bambino.

Aaron:«Non rimanere lì impalato e Rispondi alla mia domanda.»

Strecatto:«huh..? AH È VERO! Scusa mi sono lasciato guidare dalla musica e senza accorgermene sono entrato!»

Aaron:«Perciò sei arrivato fino a qui solo perché hai udito la musica e ti eri incuriosito--?»

Dice con tono incredulo,

Strecatto:«No no! Sono qui perchè la segretaria mi ha detto che oggi avrei dovuto assistere questa camera!»

Aaron:«Quella vecchia megera. Le avevo detto chiaramente che non volevo che nessuno entrasse nella mia camera. Giuro che un giorno gliela farò pagare...»

Mormorò a bassa voce stringendo i pugni e guardando a terra,

Strecatto:«A-ah- Scusa non volevo farti arrabiare! Ti chiedo ancora scusa per essere entrato senza bussare! S-se vuoi me ne vado!»

Disse andando nel panico,
Quando Aaron era sul punto di rispondere si bloccò per guardare dietro di se,
Lì c'era il bambino che gli stava tirando delicatamente dalla caviglia il pantalone come per chiamarlo,
A quel punto Aaron sbuffò vinto,

Aaron:«*sigh*
Puoi restare,ma non toccare niente, oggi dovrai rimanere qui a tenerci compagnia»

Il bambino sorrise e fece segno al ragazzo "nuovo" di sedersi accanto a lui,
Stre accettò immediatamente l'invito e si mise a sedere,
Aaron si rimise nello stesso punto in cui si trovava quando Stre lo interruppe con la sua presenza,

Strecatto:«Cos'è?»

Chiese incuriosito guardando lo strumento,
Aaron sorrise felice della curiosità di Stre verso l'oggetto,

Aaron:«È un Koto,appartiene alla famiglia delle cetre, è un antico strumento giapponese»

Strecatto:«E come funziona???»

Aaron suonò una breve strofa,

Aaron:«Le corde vengono suonate con dei pletri che si indossano a ciascun dito, con l'altra fermi le corde, e le tendi in modo da diversificare il suono»

Stre non aveva capito molto bene la sua spiegazione,
Ma era rimasto stupito dalla maestria del ragazzo nel creare un'armonia così soave ed intesa con quello strumento,
Il bambino lo "svegliò" dal suo stato di stupore tirandogli delicatamente la manica,

???:«Come ti chiami...?»

Disse con una voce vuota,
Che fece venire la pelle d'oca a Stre

Strecatto:«I-io mi chiamo Strecatto! Ma puoi chiamarmi S-Stre!»

???:«Io mi chiamo Momiji...»

Stre sorrise cercando di mascherare la paura,
Aaron guardò Strinse i denti,
Si alzò e afferò il braccio di Stre portandolo nel balcone e chiudendo con forza la porta scorrevole,
Stringendogli ancora il braccio Aaron non lo degnò neanche di uno sguardo,

Strecatto:«H-hey mi fai male così!»

Nonostante Aaron sembrasse molto fragile aveva una grande forza,

Aaron:«...»

Strecatto:«Perfavore lasciami andare il braccio! Mi stai facendo molto male perfavore rallenta la presa!»

Esclamó Stre mentre cercava invano di liberarsi della sua presa,

Aaron:«Che cosa diamine ti passa in mente...?»

Strecatto«C-cosa...?»

Aaron:«Ho detto.. COSA DIAMINE TI PASSA IN MENTE!?»

Quell'incontro proibito (Strecico)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora