22|Addio

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TAEHYUNG

«Kim Taehyung.» La guardia mi chiama, ma io rimango confuso.
L'esecuzione è domani. Deglutisco e mi alzo.
Mi toglie le manette ed io lo guardo.
«Sei fortunato che il duca Yoo sia così gentile.»

Aggrotto le sopracciglia e mi fa cenno di seguirlo.
Raggiungiamo l'uscita del carcere.
«Sei libero.»

Guardo davanti a me e sgrano gli occhi.
«Jungkook...» Sussuro, guardando il ragazzo a distanza stretto tra le braccia di quel porco.
Faccio per avvicinarmi ma i miei amici si parano davanti a me, bloccandomi.

Yoongi scuote la testa.
«Ma...» Deglutisco e stringo i denti appena li vedo baciarsi.
«Taehyung, andiamo a casa.» Jimin posa una mano sulla mia spalla.
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«Per salvarmi?» Domando, battendo le mani sul tavolo.
«Si.» Annuiscono, abbassando lo sguardo.
«

No...non doveva.»

«Ci ha detto che non devi fare nulla per salvarlo, che va bene così. Ascoltalo, noi abbiamo un piano.»
Scuoto la testa e mi alzo, afferrando il mantello.
«No.» Sbotto, stringendo la spalla.
«Taehyung fermati!»

Esco di casa e salgo sul cavallo.
«Morirai.»
Ignoro le parole di Hoseok e galoppo lungo il bosco.

Non permetterò che diventi la sua puttana, noi due dobbiamo stare insieme.
Sposerà me, non lui, ma me.
Ho così tanta voglia di uccidere quel porco.

Scendo da cavallo e salgo le scale. È ora che i signori Jeon vedano chi è che ha rubato il cuore del loro figlio.
«Signore! Non potete entrare!» Mi dice una domestica che ignoro.

In questo momento non ragiono con la testa.
Li vedo tutti seduti al tavolo ad organizzare i preparativi per il matrimonio.
Alzano gli occhi su di me e Jungkook li sgrana.
«Sporco bastardo! Come osi mettere piede in casa mia?!» Sbotta il fratello alzandosi.

Sposto gli occhi sul ragazzo.
«Jungkook, non devi farlo.»
Stringe le labbra ed annuisce. «Invece si.»

Faccio un passo avanti, ma Junghyun mi punta la spada contro.
«Amore...ti prego.» Dico, guardandolo negli occhi.
Lui sospira e stringe i pugni, con gli occhi chiusi.

Junghyun si allontana, guardandomi attentamente.
Rimango confuso, prima che qualcuno si possa buttare fra le mie braccia.
«Jungkook!» Esclama la madre.

Lo stringo forte. Mi guarda ed appoggia le mani sulle mie guance.
«Devi andartene, è un addio.» Spiega, seriamente.
«No, non voglio.» Sussurro, stringendolo di più.

Alcune lacrime rigano le sue guance, prima che io possa baciarlo.
Sorride, ricambiando.
«Junghyun, Dio santissimo, fai qualcosa!» Urla il padre.

Ci allontaniamo e lui mi guarda.
«È un addio.»
Fa un passo indietro ed io scuoto la testa.
«No, per favore Jungkook...»
«Vattene, ti prego.» Dice, con i denti stretti abbassando lo sguardo.

Deglutisco ed indietreggio, prima di uscire.

JUNGKOOK

Salgo le scale, sospirando. Ho così tanta paura, ma devo farlo. Per lui.

Apro la porta della mia stanza e sgrano gli occhi, la chiudo subito guardandolo.

«Perchè sei ancora qui?» Domando, camminando verso di lui.
Stringo la sua giacca, scuotendolo.
«Devi andartene, chiaro?»
«È assurdo, non lo pensi davvero.» Mi dice, prendendo il mio viso tra le mani.

𝓣𝓱𝓮 𝓢𝓹𝓪𝓻𝓻𝓸𝔀𝓱𝓪𝔀𝓴 𝓪𝓷𝓭 𝓣𝓱𝓮 𝓝𝓲𝓰𝓱𝓽𝓲𝓷𝓰𝓪𝓵𝓮|| TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora