26|Il nostro amore

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Non so più che giorno sia, che ore siano e quanto tempo sia passato da quando mi ha rinchiuso.
È così lenta la morte.

Piango silenziosamente contro al cuscino. Ho dormito per un pò ed ho sognato Taehyung.
Eravamo sdraiati in un campo di viole, dopo che avevamo fatto l'amore...sembrava così reale.

Taehyung mi manca così tanto. È un inferno senza di lui.
Sto pregando di morire, non voglio altro. Solo morire. Non ce la faccio più, il tempo sembra rallentare ogni volta sempre di più.

La morte è l'unica cosa che mi può liberare da quest'incubo. Non m'importa se andrò all'inferno, tanto niente è peggio di questo.
Sto già vivendo un'inferno qui.

Perchè la morte non mi vuole con sè? Io voglio andare con lei. Sarei finalmente felice. Finalmente libero.
«Uccidimi.» Sussurro. Mi tengo lo stomaco.
«Ti prego uccidimi!» Alzo la voce, conficcando le mie unghie nella pelle della pancia.

Sto impazzendo a stare chiuso qui.
Mi alzo guardandomi intorno ed avvicinandomi allo stiletto appoggiato sulla scrivania.

Lo prendo e me lo punto alla gola. Le mie mani tremano.
«Avanti, Jungkook...fallo.» Mi dico da solo, ma  non ci riesco. Sono un codardo.
Lascio cadere il coltello ed io con lui, chiudendo gli occhi.
_______

Mi alzo, appoggiandomi al tavolo e a fatica mi fermo davanti allo specchio.
Ho gli occhi rossi, le labbra viola e secche, la mia carnagione è pallida.

Inclino la testa, tremando mentre mi guardo.
Tocco il mio riflesso e dischiudo la bocca, graffiando il vetro.

Colpisco lo specchio, urlando e scoppiando in lacrime ancora.
Butto per terra tutto ciò che c'era sul tavolo, compresi la brocca ed il bicchiere. L'acqua si riversa a terra.

Indietreggio.
Mi inginocchio a terra ed appoggio la testa contro al pavimento, singhiozzando rumorosamente.

Sento la campana suonare e sobbalzo. Qualcuno è entrato nel palazzo. Un assassino? Un ladro?
Tanto anche se dovesse essere qualcuno del genere, io sono introvabile.

I passi delle guardie si fanno più presenti per il corridoio ed anche le voci.
Mi alzo, camminando a fatica verso la porta per capire cosa sta succedendo.
Appoggio l'orecchio per sentire.

Sento solo urla del capo guardia che sta dando gli ordini ai soldati.
Sospiro, appoggiando la fronte contro la porta.

«Dov'è?!»

Sgrano gli occhi appena riconosco la voce.
«Jungkook!»
Appoggio una mano davanti alla bocca, mentre le lacrime scorrono più velocemente.
«Jungkook!»

«Tae.» Sussurro.
Prendo un respiro profondo.
«Taehyung!» Urlo, sbattendo i palmi contro alla porta per farmi sentire.
«Taehyung sono qui!» Grido.

«Jungkook.» Lo sento davanti alla porta così mi allontano.
«Stai attento.»
Spara alla serratura ed apre la porta.
Lo guardo con gli occhi spalancati.
Stringo le labbra e mi butto tra le sue braccia.

Mi stringe forte, facendomi sentire al sicuro.
Gli tasto le guance.
«M-mi avevano detto che eri morto.» Dico confuso.
«Shh...va tutto bene, Kookie.» Mi accarezza le guance e le labbra.

«Tae...» Sussurro.
Mi stampa un bacio sulle labbra. «Amore mio.»

«Bastardo!» La voce di Yoo mi fa sobbalzare.
Lo guardo, si mette davanti a me puntando la pistola contro Taehyung.
Mi guardo attorno e prendo il bastone di ferro del camino. Chiudo gli occhi, colpendolo.

Cade a terra ed io sgrano gli occhi, notando il sangue sul pavimento.

«L'ho u-ucciso?» Tremo, scioccato.
Taehyung gli spara e mi prende la mano.
«Non lo sapremo mai, potrei averlo ucciso io.»

𝓣𝓱𝓮 𝓢𝓹𝓪𝓻𝓻𝓸𝔀𝓱𝓪𝔀𝓴 𝓪𝓷𝓭 𝓣𝓱𝓮 𝓝𝓲𝓰𝓱𝓽𝓲𝓷𝓰𝓪𝓵𝓮|| TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora