2.

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Sento il mio telefono squillare. Come pensavo sono i miei fratelli che mi cercano. Attacco e vedo Kostas dormire profondamente. Lo scuoto piano.
"Oi, devo andare via.." gli dico.
"Dove devi andare scusa?" si stira.
"A casa mi ha chiamato Fede.."
"Che rompi palle, Madonna." si strofina la faccia. "è se io non ti lascio andare?" si tira su, ancora in mutande.
"Eh succede la guerra, lo sai"
"Vabbè va, vestiti" mi dice e si alza.
"Lo sai che vengono a cercarmi" dico, mi alzo e mi rivesto.
"Si lo so, ma mi rompono il cazzo. Digli di stare molto calmi perché potrebbero fare una brutta fine" mi dice e rido.
"Dai, aprimi"
"Si impicciano troppo" borbotta mentre prende la chiave e mi apre. Lo seguo "puoi andare"
"Grazie, ci vediamo" dico. Lui annuisce ed io vado via. Torno a casa e i miei fratelli mi fanno un sacco di domande su dove io sia sparita. Sbuffo, che palle.

~

Appena ho chiuso la porta ho iniziato a smadonnare, ma che cazzo ho fatto? Mi sono scopato quella dell'altro clan. Ma vaffanculo a me, succederà un casino, io lo so. Che deficiente che sono. Vabbè comunque non succederà più, poco ma sicuro. Parola mia.
Il giorno dopo, fortunatamente non torna ed io tiro un sospiro di sollievo. Dopo due giorni però sento suonare. Guardo nello spioncino, é lei.
"Che vuoi?" chiedo duro.
"Te.." mi risponde.
"No non vuoi me" apro un pezzettino.
"Ma come? Prima mi dici che devo tornare, poi non mi apri? Vabbè me ne vado, ciao" mi dice.
"Ti sto aprendo, forza entra. Dopo due giorni Mh?" apro, la tiro dentro e chiudo.
"Si ho avuto dei problemi" mi dice.
"Tipo?" chiedo sedendomi sul divano.
"La moglie del poliziotto, si è incazzata"
"Ci sei andata di nuovo a scopare?" la guardo male.
"No. Mi hanno fermato con l'erba. L'ho chiamato per farmi aiutare, lei si è ingelosita, voleva sapere chi lo stava chiamando" mi dice.
"Non dovevi chiamarlo, hai capito"
"Invece mi ha salvato" dice.
"Certo, vedrai come si mette ad indagare, se già non lo sta facendo" dico, non mi è mai piaciuto quello, è un figlio di puttana.
"Ma va, lo sa che vita faccio eh" mi dice.
"Come prima non lo sapeva, ora che hai fatto glielo hai detto? Quante cazzate mi stai dicendo Camilla?" la guardo male.
"Ma chi te lo ha detto che non lo sapeva?"
"Tu, quella sera a ponte Milvio, mi hai detto una cazzata"
"Ero ubriaca, che ne so neanche mi ricordo" mi dice.
"Vabbè sta comunque attenta, ci mette un attimo a sbatterti dentro"
"Si. Tu come stai?" mi chiede.
"Meglio, la faccia ancora è gialla, ma meglio, tra una settimana penso di uscire, mi metto gli occhiali e vado. I tuoi fratelli che ti hanno detto?"
"Due palle, duemila domande" sbuffa.
"Vabbè dimmi del poliziotto, ti ci senti, ti ci sei vista"
"L'ho chiamato solo perche mi serviva, poi basta, perché?"
"Per sapere" rispondo "vuoi da bere?" chiedo e lei annuisce. Mi alzo a prendere due birre belle fresche. Le stappo e la porto anche a lei. Beviamo un po'.
"Non sei contento di vedermi?" mi chiede.
"Beh un po' ti aspettavo, non pensavo tornassi"
"Mi aspettavi.." mi guarda con il sorrisetto.
"Un po' ti ho detto e levati quel sorrisetto"
"Te lo avevo detto che tornavo, e perché mh, fai il timido?" mi chiede.
"È che ne so se sei di parola. Timido io? Pff"
"Sono sempre di parola"
"Non ti conosco quindi non lo so"
"Pero sei timido.." mi guarda.
"Nono per niente. Tu vuoi che io ti salti addosso" dico e la guardo, cazzo avevo detto basta e invece me la sto immaginando nuda. Lei allunga una mano mi accarezza dietro la testa, facendomi prendere i brividi.
"Non mi salti addosso?"
"Sei tu che sei venuta a casa mia, quindi tu che devi saltarmi addosso"
"Io?" mi chiede e si avvicina con la testa alla mia. Le guardo le labbra e lei struscia il naso con il mio. Annuisco e mi bacia il mento, guardandomi. Metto una mano nei suoi capelli mentre lei allunga una mano sotto la mia maglietta e mi accarezza la pelle.

«Kostas ma tu non avevi detto di no?» sento nella mia testa.
Mhmh, l'ultima volta, ultimissima....

La tiro sopra di me, mentre mi sfila la maglietta e mi bacia il collo. Sospiro perché mi piace come si muove, sa quello che deve fare e lo fa anche bene. Le tolgo la maglietta, mordendola ovunque arrivi perché mi risveglia la bestia. Strappo anche questi di leggins perché non riesco a torglierli visto che sta seduta e la foga si impossessa di me. Lei inizia a darmi piacere con la mano, sento l'erezione e lei è molto contenta di sentirmi a quanto pare.
"Scopami" le dico mentre la guardo.
"Subito.." risponde e se lo mette dentro con un gesto semplicissimo, ma che a me piace sempre di più. La tengo dalle chiappe mentre la aiuto a muoversi, anche se sa fare benissimo da sola. Mi gode all'orecchio. Non voglio che si fermi. Le stringo i fianchi mentre lei mi spettina e continua a muoversi su di me finché non lancia un gridolino, è venuta. Le do una pizza sul culo, non si deve fermare. Riprende ritmo e mi scopa più forte. Stringo le palpebre, non voglio venire ancora, sento piacere ovunque. Le stringo le braccia attorno alla vita e tremo un po'. Poi sono costretto a dire basta, la sposto velocemente e le vengo addosso, ansimando ancora e con il fiatone. Mi sistemo i capelli, che botta ragazzi. Lei si sdraia vicino a me e la guardo.
"Dimmi.." mi dice.
"Niente ti guardavo, non si può?" chiedo e lei annuisce mentre mi accarezza ancora. "non è che ora ti chiamano i tuoi fratelli? Di solito rompono il cazzo" dico e porto un braccio dietro la mia testa.
"Boh, può darsi.."
"Spengilo" dico.
"Addirittura? Mi vuoi tutta per te?"
"Se stai qui, stai con me e basta, senza interruzioni" dico, lei ride e inizia a baciarmi ovunque.
"Che ti ridi?"
"Mi fai ridere" dice.
"Pericolosa sta cosa"
"Perché?" mi chiede curiosa.
"Beh potresti innamorarti" rispondo.
"Se ciao"
"Ma che ciao, sta buona"
"Io non mi innamoro, come te lo devo dire?" mi dice.
"C'è sempre una prima volta, mai dire mai" dico.
"Nah, caso mai e il contrario, sei tu il fidanzato mica io"
"E quindi? Chi te lo dice cha la amo?" Chiedo.
"Beh ci stai da sei mesi, indifferente non ti è"
"No ovvio, ma è un mese che non ci vediamo quasi, non sento la sua mancanza" dico ed è la verità.
"Non è che ti innamori di me? Visto che mi aspetti" mi chiede.
"Se vabbè, ciaone. Non farti illusioni, solo perché sono da solo e tu sai perché sono in questa situazione" dico, ed è la verità.
"Che c'entra? Dovresti avere voglia di vedere lei non me"
"Non ho voglia di vedere nessuno, mi sto godendo il relax" ribatto.
"No vero? Però mi aspetti. No mi fai schifo, con te mai, poi mi scopi" mi dice.
"Ti ripeto, sei l'unica che sa sta cosa. Piantala va, sta zitta" dico e lei scoppia a ridere mentre riprende in mano la situazione, ovvero il mio membro. "tu sei contenta di vedermi però.." dico e lei mi fa no con la testa, glielo ridico, fa sempre di no e toglie la mano.
"Oh mh. Che cazzo fai rimettila!" odio quando mi provocano e poi si tolgono. Lei mi fa no con il dito. Allora l'hai voluto tu. Le salgo sopra, spalancando le sue gambe. Le entro ancora non del tutto con l'erezione. Lei mi guarda con le fiamme ed io inizio a muovermi per darle una bella lezione. Spingo, forte, tappandole la bocca con la mano. La guardo, muovendomi duramente dentro di lei, a me per il culo non mi ci prende nessuno. Lei gode, se sei tornata qui per farti rompere gli organi lo potevi dire subito. Lei non si trattiene e viene, è più lava che altro a quanto pare. Scotta. Mi sposto e raggiungo l'apice anche io, addosso a lei. Tolgo la mano dalla sua bocca mentre la sento rivenire. Dai, tre volte? Miao.
"Tre volte ti ho fatto venire, stronza" mi sdraio.
"Ma io non la faccio, lo sono. È tuo dovere poi farmi venire" mi dice.
"Non credo. Vieni perché sono bravo"
"Beh se uno scopa è dovere dell'uomo far venire la donna" dice.
"Beh se non sei capace non scopi"
"Ti stai vantando?" chiede.
"No ti sto dicendo, visto che mi stuzzichi e poi levi la mano" dico.
"Sono stronza" rido.
"Lo vedo" dico.
"Meglio no?" mi chiede.
"Si, sennò mi annoio e quando mi annoio è la fine. Ma quanti anni hai scusa?"
"Io 18 tu?" mi risponde.
"29 quasi"
"Ma davvero?? Non me lo aspettavo" dice.
"Eh invece si. Che c'è non mi pare sia un problema, visto che fino a ieri ti scopavi la guardia. Quanti anni ha quello?" chiedo.
"38"
"Ma che sei matta??"
"Perché? È bello eh"
"Ma sti gran cazzi. È un infame" ribatto.
"No è bello, sta messo pure bene" mi dice.
"Io di più, fine della discussione" dico e mi alzo.
"Che fai il geloso?" mi chiede ridendo.
"No mi da al cazzo che vieni qua a scopare con me e mi dici del sesso con lui, e che cazzo" dico e vado a prendere gli attrezzi per l'erba.
"Me lo hai chiesto te, poi ti fai rode" dice.
"Non ti ho chiesto le dimensioni del cazzo" le tiro il cuscino. Scoppia a ridere torno di là e mentre mi guarda preparo uno spinello. Mi chiede di fare due tiri perché non le va di alzarsi. Le sputo il fumo in faccia, le fanno male le gambe dice, non avevo dubbi, con tutto quel su e giu. Gliela passo e fumiamo.

Mad LoveOnde histórias criam vida. Descubra agora