꧁𝚃𝚛𝚎𝚗𝚝𝚊𝚜𝚎𝚒꧂

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Haechan si appoggiò sulle grembo di Mark che stava indisturbato, steso sul divano. Semplicemente stava cercando la sua presenza, la sua vicinanza, "Mark," lo richiamò, l'altro rispose con un movimento della testa e allora continuò a chiamarlo, "Mark, Mark, Mark."

Lo chiamò finchè il canadese si decise a rispondergli, "Porco Doyoung in calore cosa c'è?" Lo guardò esasperato, "ti ho sentito," la voce di Doyoung proveniva dalla cucina, stava cucinando molto spesso in quel periodo. Cucinava tanto cibo e poi lo portava al dormitorio dei dream, ovviamente era solo una scusa per spiare le coppiette appena formate. Haechan sorrise, "ti amo."

Un leggero 'aw' uscì dalla bocca del maggiore nell'altra stanza, che si avvicinò per ammirare la coppietta, "che carini che siete, fermi. Devo scattarvi una foto ed incollarla sull'armadio di Taeyong, sul comodino, sui muri della sua stanza, sulle mutande rosa che gli ha comprato Jaehyun.."

I due lo guardarono scioccato, diventava sempre più strano quel ragazzo, "Jaehyun hyung? Ma allora c'è davvero qualcosa tra loro due," si guardarono ghignazzando, "c'è sempre stato ma Taeyong lo rifiuta quando può, dopotutto è pur sempre il leader. Se il manager, la compagnia o addirittura le fan venissero a sapere della loro relazione, non oso immaginare cosa potrebbe succedere."

I due abbassarono lo sguardo, erano così feriti. Volevano stare insieme ma non potevano, eppure avrebbe dovuto solo nasconderlo ad altri, cosa c'era di sbagliato in questo? Loro si amavano.

"E tu hyung?" Lo guardò Mark, "ti piace qualcuno? O almeno tra di noi te la fai con qualcuno?" Quasi rise per il modo in cui lo aveva chiesto all'altro, l'abbronzato tossì ricordandosi che in passato andava a letto con il maggiore. "Io? Scherzi? Sono etero."

I due scoppiarono a ridere dopo le sue parole, mentre una testolina rosa sbucò da dietro il muro, "Se tu sei etero io sono top."

Okay Taeyong aveva appena messo la ciliegina sulla torta. C'era sempre un caos in quel dormitorio, non si poteva dormire in pace che sentivi delle urla, come Taeil che appariva all'improvviso in salotto, sbucato da non si sa dove, "It's TAEIL TIME!"

-Hilary

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