Capitolo 8

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"Oh Mia, sapessi quanto mi sento impacciata! Margherita è stata una stronza ad assegnare il ruolo da protagonista ad Alessandro, mi manca il respiro quando balliamo insieme", io scuoto la testa, "ma zitta, in realtà ti ha fatto un favore" replico, "dacci dentro, amica mia, fatti notare più che puoi, togligli dalle testa quella stupida di Clelia e prenditelo, finalmente" la incoraggio, lei continua con i suoi scleri ed io sorrido, "e si tratta di Alessandro, che faresti se dovessi ballare con Jimin?" le domando scherzosamente, "ti prego, non voglio nemmeno pensarci, sverrei ad ogni passo. Tu, piuttosto, come cavolo fai a star loro vicina senza provare nessun tipo di euforia?" domanda e nella mia mente si creano diversi tipi di pensieri contemporaneamente; la parola 'euforia' mi ha ricordato la canzone di Jungkook: "take my hands now, you are the cause of my euphoria" canticchio. "Perchè così allegra, eh?" chiede Viola, "avanti, cosa mi nascondi? Cosa è successo?" domanda, mi conosce troppo bene, sa che quando chiacchiero cinguettando in realtà sono con la testa fra le nuvole perchè intanto penso a qualcosa di bello che mi è successa, "ho dormito nella camera di Namjoon" le rivelo, "che cosa hai detto?" urla lei, incredula, "non nello stesso letto, ovviamente, lui è rimasto sul divano per fare posto a me" mi affretto a specificare, "hai dormito nella stanza di Kim Namjoon? A casa dei Bangtan? Cazzo, quando?" domanda, okay, sta andando fuori di testa. "Tre giorni fa" le racconto, "ho parlato con Taehyung, finalmente sono riuscita a farmi coraggio e a dirgli di Sara. I Bangtan pensavano che non fosse prudente che io ritornassi in hotel, mi hanno vista piangere a dirotto e hanno ritenuto saggio che mi fermassi da loro" le spiego, "Nam è stato gentilissimo" sussurro e sul mio viso compare un sorrisetto da idiota, "stai per caso assumendo quell'espressione facciale da ebete?" intuisce Viola, "oh no, abbiamo perso Mia" commenta, ma non è affatto disperata, dispiaciuta o delusa dal tono di voce, sembra invece sprizzante, "quindi suppongo che non t'importi un accidente del fatto che Moreno, proprio ieri, mi abbia chiesto di te" dice. Moreno Vanetti è il nipote di Margherita, l'ho conosciuto diversi anni fa ai corsi di danza che entrambi abbiamo frequentato e si, siamo stati insieme. Marco Chiodi, in realtà, è stato il mio primo ragazzo, una storiella durata solamente l'intera estate dei miei sedici anni, niente di veramente importante, ma con Moreno è stata tutta un'altra cosa: io piacevo a lui e lui piaceva a me, gli sguardi, durante le lezioni di danza, erano molti, erano intensi, erano inevitabili, tutte impazzivano per Moreno, è ancora così, tranne Viola, lei lo ha sempre reputato uno sbruffone, un belloccio che sapeva di essere figo e talentuoso e mi diceva di lasciarlo perdere, ne aveva avute fin troppo ma no, non le ho dato retta. Con i suoi occhi color ghiaccio e i capelli neri neri, Moreno mi faceva girare la testa, lui ha reso il mio diciassettesimo compleanno davvero indimenticabile, regalandomi un bacio, il nostro primo bacio. E' stata una storia che è durata un anno e mezzo circa, insieme facevamo di tutto: andavamo a danza e uscivamo la sera, ci aiutavamo nello studio e organizzavamo i più bei modi per trascorrere i nostri pomeriggi. Per lui ho versato le prime lacrime a causa dei litigi, con lui ho capito cosa si prova quando il cuore batte, lui è stata anche la mia prima volta, insomma Moreno è stato il mio primo e vero amore ma è finita, un pò come succede con tutte le cose belle. Nonostante fossi felice con lui, Viola non lo vedeva di buon occhio, sapeva che prima o poi mi avrebbe fatta soffrire ed è stata lei a scoprire che Moreno era stato a letto con Giada, allora la nuova inscritta ai corsi, quindi la novità, qualcosa da scoprire per lui, troppo irresistibile per lasciarsela scappare. Ha fatto male e non tanto perchè sono stata tradita, quanto più perchè non ho mai sospettato di nulla, mi ha sempre fatto credere che fossi l'unica, fino alla fine mi ha trattata da principessa e quando ha ammesso il misfatto, beh, mi è crollato il mondo addosso. Sara mi è stata molto vicina, forse è stato allora che ho cominciato ad avvicinarmi alla musica dei BTS e al k-pop in generale, perchè Sara me la proponeva a ruota continua come medicina per guarire dalle mie ferite e un pò ha funzionato, mi distraevo, iniziavo a starci meno male, peccato che diversi mesi dopo mia sorella se ne sia andata. Moreno è venuto al funerale, così come tutti i miei compagni di corso, ma non stava con Giada in quel periodo, no, Giada è servita solo a soddisfare la voglia di provarne una nuova, come fosse un'oggetto, deve essersi sentita usata e mi dispiace un pò, lo ammetto, comunque, Moreno aveva iniziato una storia da qualche settimana con una tipa che nemmeno conosco. "Ha rotto con la sua ex" mi racconta Viola, " ed è successo già due volte che abbia chiesto di te. Ho come l'impressione che si sia pentito della fine della vostra relazione" suppone la mia amica, io mi mordo il labbro inferiore, non la sto ad ascoltare sul serio, in realtà nelle mie orecchie è tornata a ronzare la strana domanda di Yoongi: "a te piace Namjoon?", "hey, ci sei?" fa Viola, "per quanto mi riguarda, puoi anche dirgli dove sono, puoi raccontare a tutti che mi sono trasferita a Seul, che vivo e lavoro qui. Basta che tu non dica altro" le rispondo, "okay, va bene, ma non è a questo che stai pensando. Non te ne frega un accidente che Moreno stia cominciando ad avere dei ripensamenti, non è così? C'è un'altra persona" esclama, io sorrido e con la mente torno a tre notti fa, quando con la schiena contro la porta chiusa della sua stanza, ammiravo le sue cose, l'arredo della camera, il suo spazio personale. La camera di Namjoon è di medie dimensioni, molto ordinata, l'ho trovata carinissima. Sul comodino tiene due fotografie: una lo ritrae con la sua famiglia e deve risalire a qualche anno fa, l'altra raffigura lui da piccolo, che tenero, con le guanciotte paffute e i capelli corvini. Possiede una collezione infinita di CD musicali di diverso genere, non è tutta musica coreana, ho scorto anche qualche artista americano e nell'armadio conserva bene i suoi vestiti, ne ha una marea, più di quanto una ragazza possa desiderarne, per la maggior parte si tratta di felpe morbide e t-shirts stampate. Ne ho scelta una nera semplice, senza nessun disegno, mi sono sfilata la maglietta e i jeans e ho indossato il suo indumento che mi stava a mo di vestito ma non è questo che ho notato appena l'ho messa, perchè un profumo forte, intenso e travolgente mi è arrivato alle narici e io ho aspirato a lungo l'odore che la maglia emanava. Anche il letto profumava allo stesso modo, sembrava quasi che stessi sniffando i suoi cuscini, ne ha ben due, perchè Nam dorme in un letto a due piazze, grande e comodissimo, ma non sono riuscita ugualmente a prendere sonno, non subito almeno, mi sentivo così strana in quella stanza, era la consapevolezza di chi fosse il proprietario che mi teneva sveglia, che mi metteva agitazione, che mi faceva contorcere le pareti dello stomaco, sapevo di non dover essere lì, eppure c'ero e l'aroma della colonia di Namjoon mi faceva girare la testa, non mi sentivo male, anzi, tutto il contrario, era una sensazione strana, mentre incastrate nel padiglione auricolare avevo ancora quelle parole: "Namjoon ti piace?". "Viola" esclamo al telefono, poi chiudo gli occhi, sospiro, li riapro, "forse mi sto un pò incasinando" le confesso, "lo sapevo" scatta lei, "chi è dei sette? No, aspetta, lasciami indovinare, ti stai innamorando di RM" dice, "è completamente sbagliato" mi rendo conto io, "fottiti, Mia, non cominciare con le paranoie" mi avverte.

Sorry, I love you~Where stories live. Discover now