Capitolo 17

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I suoi messaggi continuano ad arrivarmi, messaggi che leggo e a cui non invio alcuna risposta; il primo di questi me lo ha mandato in seguito alla nostra prima e ultima notte insieme: "sei sparita. Sei con gli altri ballerini? E' stato magico, per me, questa notte. Perchè sei sparita?", sicuramente si era appena svegliato ma io, a Milano non c'ero già più. "Hobi non mi rivolge la parola. Tutti sanno di noi ed è per questo che non ci sei, vero? Yoon dice che hai parlato con lui, mancherai ai prossimi concerti perchè Sejin ti ha obbligata ad una pausa forzata. E' colpa mia, mi spiace, ha punito anche me" è stato il secondo SMS che mi è arrivato, di certo ha notato la mia assenza alle prove e ha chiesto spiegazioni, Yoongi non ha avuto il coraggio di raccontagli la verità, Nam e gli altri sanno solo che per un pò non li affiancherò ma mi dispiace il fatto che si attacchino alla speranza che prima o poi tornerò a ballare con loro. E' già passata una settimana da quella notte, mi rendo conto che si tratta di davvero poco tempo ma io ne ho una diversa concezione, a me sembra sia passato di più; la mia mente è sempre la, con loro, i Bangtan mi mancano terribilmente, mi mancano i loro sorrisi e la loro allegria, mi manca Jin e le sue premure da fratello maggiore nei miei confronti, mi manca l'esuberanza di Kook e le risate che riusciva a farmi fare, mi manca emozionarmi davanti ai gesti che Jimin e Tae si scambiano, le loro occhiate dolci e il modo in cui scherzano fra loro, mi manca Hobi con tutte le sue attenzioni, mi mancano persino i discorsi giusti di Yoongi e la sua voce che sa sempre cosa dire e mi manca Nam, di lui mi manca davvero tutto: la sua pelle, le sue labbra, il suo viso, i suoi sussurri, le sue frasi, i suoi sguardi, tutto. Non immaginavo di aver imparato a memoria l'intero itinerario dei Bangtan, l'ho scoperto solo adesso che mi ritrovo a pensare alle mete che dovranno raggiungere, in quali altre città atterreranno e prendere atto del fatto che non sarò con loro, mi mette una tristezza infinita; Viola sta cercando di distrarmi in tutti i modi, quando non è al lavoro, si precipita a casa mia per far si che io mi tenga in qualche modo impegnata per non pensare, ma è praticamente impossibile, tutto rimanda a loro, tutto rimanda a lui; mi ritrovo spesso nella stanza di Sara, immacolata come lei l'ha lasciata, niente è cambiato di una virgola dall'ultima volta che ci ha dormito, mi soffermo nella sua camera e osservo i poster alle pareti, sfioro con le dita i suoi oggetti cari, tutta la roba acquistata direttamente dal sito online dei BTS e mi domando il perchè tutto si sia ridotto a delle semplici cianfrusaglie, è tutto ciò che mi resta di lei ma anche di loro. Mi viene voglia di staccare quelle foto dai muri, di gettare via ogni cosa, ma tutto questo appartiene a Sara e non mi permetterei mai di togliere le sue cose. Viola ha insistito perchè io passassi in palestra a salutare Margherita e tutti i miei compagni di corso, l'ho fatto, è inutile rimanere segregata in casa a deprimersi, per quanta angoscia io possa provare, per quanto la nostalgia dei ragazzi mi assalga spesso, so che bisogna reagire perchè è giusto così, perchè separarmi da loro è stata la cosa migliore, devo semplicemente pensare a loro come un bellissimo ricordo e ricominciare. Margherita mi ha abbracciata stretta stretta a se, non si aspettava di vedermi, Viola non le aveva detto del mio ritorno, "allora tornerai a danzare insieme a noi?" ha chiesto festosa la mia insegnante, a questo non avevo ancora pensato, "al prossimo saggio estivo ho intenzione di proporre il K-pop, è un'idea fantastica, non ti pare?" mi ha domandato, io ho sgranato lo sguardo, "tu ci darai una grande mano con le coreografie" ha detto Marghe, io ho abbassato il capo, non credo di tornare alle lezioni, non lo so ancora. Anche i miei amici sono stati contenti di rivedermi, ovviamente sono stata riempita da mille domande da parte di tutti e non solo da gente che conosco, mi è capitato che per strada mi fermassero, che mi riconoscessero, per ben tre volte i Bangtan mi hanno fatta ballare da protagonista ai concerti: è successo durante la coreografia di 'Anpanman' la prima volta, poi per 'I need u' e infine, a Milano, durante la performance finale di 'Fake love'. Anche su Instagram mi sono ritrovata numerosissimi messaggi in direct, i seguaci sono aumentati notevolmente, così come le richieste di amicizia in arrivo su Facebook e la gente che mi scrive su Messenger. C'è chi chiede come abbia fatto ad entrare nella crew di ballo dei Bangtan, c'è chi domanda informazioni specifiche su qualcuno di loro e chi, invece, si domanda come sia possibile che una ragazza italiana li abbia affiancati così da vicino, i curiosi domandando in che rapporti io sia con loro, qualcuno si finge simpatico e intanto chiede di poter avere una chance di incontrarli attraverso la mia intercessione e molti, moltissimi, lasciano insulti gratis, mossi dall'invidia e da tanta cattiveria ingiustificata; questo avviene nei social e di presenza. "E perchè mai adesso sei qui? Non sei ripartita con loro?" ha domandato Clelia, la biondona antipatica, inviperita col mondo intero, il giorno che sono passata in palestra per salutare tutti, "è qui perchè ha chiesto un periodo di pausa" ha esclamato Viola, tagliando corto, "non devi dare a nessuno la soddisfazione di vederti a pezzi" mi ha ammonita in precedenza, Vio è la numero uno, sempre, apprezzo ciò che sta facendo per me. "Non è il caso che tu ti metta nuovamente alla ricerca di un lavoro, prenditi del tempo, rilassati, frequenta i tuoi, concediti degli attimi per te stessa" mi ha consigliato un pomeriggio, doveva vedersi con Alessandro, si, alla fine si sono messi insieme, ma prima ha deciso di passare da me per capire cosa mi stesse passando per la mente, per sapere se stessi nuovamente facendo progetti, per rendersi conto di quale nuova piega avrei dato alla mia vita; non ho ancora pensato di rimettermi a lavorare, di tornare al bar del centro commerciale, in fondo i soldi adesso li ho e volendo potrei usarli per realizzare finalmente il mio desiderio, "perfetto, allora quest'estate voleremo a Tokyo" ha esclamato la mia amica, "lo aspettiamo da tutta la vita", "certo e come farai con Alessandro?" le ho fatto notare, "Mia, Ale mi piace da molto, lo sai e per fortuna sono stata ricambiata, ma cazzo, pensi che possa rinunciare al viaggio dei miei sogni per lui? Partirò insieme a te, starò in Giappone finchè non ti saprò nuovamente felice, finchè non entrerai nei teatri Kabuki, realizzandoti come attrice e ballerina, come hai sempre voluto, lui dovrà aspettarmi, se non vorrà farlo, beh, che si fotta! Non è neanche certo che io poi sceglga di tornare, sai che ho sempre desiderato, come te, trasferirmi definitivamente là" mi ha ricordato lei, il fatto è, che per quanto io arda ancora dal desiderio di visitare il paese del Sol Levante, non sono più così tanto sicura di volerlo fortemente come un tempo, però partirò, certo che lo farò, almeno credo, ne ho bisogno, mi serve un nuovo stimolo, una nuova ragione, devo continuare per la mia strada.

Sorry, I love you~Where stories live. Discover now